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Michele Amadori

  


Michele Amadori - Promo cd Sono pezzi miei
Il cd è in vendita a Soverato presso DISCOEXPRESS - CARTOLERIA KUBO - EDICOLA CORAPI


UBIX FREE-PASS: MICHELE AMADORI

Se vi state chiedendo perché recensiamo per il terzo anno consecutivo su tre anni di vita di UBIX il concerto di Michele Amadori la risposta è semplice: è raccomandato. Michele è raccomandato dalla sua musica, che a noi piace e cerchiamo di spingere il più possibile. Il suo appuntamento annuale, poi, è qualcosa di magico che riesce a riempire un teatro grande come Il Vascello, anche grazie al bel gesto dell’artista calabrese di devolvere l’incasso in beneficenza. Quest’anno è stato il turno dell’Associazione Susan G. Komen Italia per la lotta ai tumori al seno, problema purtroppo attuale e sempre poco approfondito. Arrivo e vedo che il ricordo piacevole dell’anno prima è confortato dalla realtà. E’ tutto molto bello e professionale, con schermo dietro al palco e enormi cartelloni della serata ai lati dei posti a sedere. E’ un anfiteatro al chiuso in cui la band e l’artista sono al di sotto del proprio pubblico. Si spegne la luce e parte… “Luce”. Classico gioco di Amadori che adora scherzare con le parole e le sue canzoni. Il suono si aggiusta quasi subito e sul secondo pezzo, “Debole”, già posso apprezzare l’alta qualità dei musicanti. “Soverato” e “Son contento” sono due pietre miliari di Michele: tutti cantano e ridono al contrato tra i versi “Son contento, sono allegro…” e il modo piagnucoloso di cantarli. Il buio in sala c’è già da un po’ ma arriva anche nell’anima quando sento “Come siamo strani”, brano sui fatti terribili dei giudici Falcone e Borsellino. Mi colpiscono le parole “stringiamo mani”, molto Andreottiane.
Amadori spiega che durante l’anno non è rimasto con le mano in mano. Ben quattro sono i nuovi lavori che nel corso del concerto presenterà, il primo è “Un piano solo”. Il tempo di ascoltare “Sequestrato” e “Un giorno qualunque” che arriva la seconda nuova fatica, “E ritorno Paperino”. Questo è un lavoro indovinatissimo perché usa le metafora dei personaggi Disney, noti a tutti, per descrivere la vita. Vorremmo tutti i soldoni di Paperon de’ Paperoni o la fortuna di Gastone (che personalmente detesto) ma alla fine il mondo reale è vissuto dai Paperino, sempre improvvisati e in balia della vita.
Consuetudine di Michele è aprire il suo salotto ad ospiti. Il primo della serata è Roberto Casalino, di cui ho scritto tanto e bene. E’ un artista bravo e capace che gira sempre con al sua fedele band, a riprova del grande amore per la musica. Nonostante i suoi pezzi siano molto belli ad attirare l’attenzione del pubblico, bambine comprese, è il medley con cui lui ricanta i successi che ha scritto per Giusy Ferreri. “Novembre” spopola.
Il tempo di una sigaretta e qualche commento rapido e ci ritroviamo tutti a fare sport… sul “La bici rossa”. E’ il alto ludico di Michele, altrettanto meritevole di quello più intimistico. Altro pezzo nuovo, “La minoranza”,e poi parte “La viola”. Il gradimento del pubblico è notevole. Adoro queste facce trasversali che passano dalla ventenne alla suora della scuola in cui Amadori insegna. Alla faccia del target e di tutte le pippe mentali del marketing.
Subito dopo “Le tue frequenze” arriva il secondo ed ultimo ospite. E’ addirittura l’allievo di Paolo Conte, Enrico Giaretta, anche lui ospite delle nostre pagine. E’ bravissimo. Non c’è altro da aggiungere. Non suona il piano, lo vive. Lo strapazza come farebbe un grande chef con un uovo e ne tira fuori un suono che sorregge il suo strano ed affascinante modo di cantare tra bassi e urli. “Paolo il ferroviere” per uno come lui è un tributo dovuto. L’ultimo lavoro nuovo di Michele è forse il più bello. “Lezioni di Chimica” ha un refrain fortissimo e tutta la melodia è assolutamente trascinante. C’è pedigree da singolo di successo.
Ci sono volute quasi due ora a sciogliere l’emozione del cantautore che ha sfoggiato magliette belle, e altre meno, ma soprattutto un cuore immenso. Il tempo è galantuomo e ci restituisce un Amadori in grande  spolvero per un finale che porta due chicche: “Protesto”, indubbiamente la sua miglior composizione, e “Ma che m’importa”, frase bandiera del suo carattere semplice ma molto generoso.
Altra bella serata, altra dimostrazione del valore di Michele Amadori. Alla faccia degli invidiosi.

(VitaminCor)


IL CANTAUTORE MICHELE AMADORI TRIONFA AL CONTURSI FESTIVAL

Michele Amadori trionfa al Contursi FestivalE’ Michele Amadori il vincitore del prestigioso “Contursi Festival - Memorial M° Luciano Fineschi - Concorso di Voci Nuove XV Edizione”, a cura della Pro Loco del paese termale. Il giovane cantautore ha trionfato con il brano “Protesto”, aggiudicandosi sia il premio “Luciano Fineschi” che quello per il miglior testo.
Gli altri consensi sono andati a Maddalena Landi, vincitrice del premio “Musica E’”, con il pezzo “Come vorrei”; a Carmelina Zaccone, vincitrice per i brani inediti, che ha cantato “L’era dell’Acquario”; a Rosanna Ardizio il premio “Contursi Terme”, che ha interpretato “Senza confini”. Tre intensi giorni, da venerdì 1 agosto alla finale di domenica 3 agosto, che ha visto gareggiare i 36 partecipanti, arrivati da tutta Italia, nella cornice di Piazza Garibaldi, suddivisi in tre sezioni (cantautori, interpreti di brani editi e interpreti di brani inediti), per la vittoria finale.
Michele Amadori trionfa al Contursi FestivalBravissimi i conduttori Alberto Rizzardi di Radio 192 e nella serata conclusiva Chantal dal programma “Uomini e Donne”. Coinvolgente, come sempre, il Presidente di Giuria il Maestro Luca Pitteri. Esilaranti le esibizioni del duo cabarettistico Boccasile & Maretti e di Carmine Fasano, con le sue imitazioni del suono di campane e di fuochi d’artificio. Bravissimi gli ospiti canori Marco Vito e Martina La Malfa.
Soddisfatto della kermesse il patron del Festival Antonio Briscione, presidente della locale Pro Loco, che nel corso della serata ha ricordato due amici del concorso e cioè il Maestro Luciano Fineschi, già direttore dell’orchestra RAI, al quale la kermesse è stata intitolata e per la quale compose un’inedita sigla d’apertura e il dott. Pasqualino Iuorio, che coinvolse Massimo Varini, direttore artistico di Sanremo Rock, nell’organizzazione del Festival. La Pro-Loco, infine, nei giorni di svolgimento della manifestazione, ha operato in collaborazione con l’Associazione “Telethon”, raccogliendo fondi a favore della ricerca.
Da sottolineare che il Festival (patrocinato dalla Regione Campania, dall’ E.P.T. di Salerno, dalla Provincia di Salerno, dalla Camera di Commercio di Salerno, dalla Confcommercio, dal Comune di Contursi Terme, dall’UNPLI Campania e con le importanti collaborazioni del “Musica E’” e del “Tour Music Fest”) ha l’obiettivo di valorizzare le potenzialità turistiche del territorio del paese termale e di favorire l’ingresso di giovani talenti nel mondo della musica leggera italiana.

Michele Amadori trionfa al Contursi Festival Michele Amadori trionfa al Contursi Festival Michele Amadori trionfa al Contursi Festival

Testo di SalernoPress


IL CANTAUTORE MICHELE AMADORI HA FATTO TREDICI

“Ho fatto tredici” ha deciso il cantautore Michele Amadori di intitolare proprio così il suo spettacolo. Così come ha deciso di destinare i proventi del suo spettacolo per scopi benefici, cioé a favore dell’A.I.S.A. (Associazione Italiana Lotta alle Sindromi Atassiche). Specifichiamo meglio: lo scorso venerdì 8 giugno, presso il Teatro “il Vascello”, in via Giacinto Carini, 78, Roma, Michele Amadori ha chiamato a raccolta tutti i suoi amici e compagni di viaggio musicale sul palco, unitamente ad altre anime belle della musica italiana, un panorama in forte crescita come denotato dal trend degli ascolti e delle vendite negli ultimi in tempi, a differenza della Gran Bretagna, tanto per fare un esempio, dove attualmente sono primi in classifica autori che hanno meritato il titolo di “gerontocomio” su alcune testate del settore (sono in vetta gruppi con artisti dell’età “media” di 50 anni e passa!). In Italia, invece, almeno nella musica, vincono i giovani come Marta Gerbi, Mauro Di Maggio (la sua “Non ti voglio fermare” ascoltatissima attraverso le radio nazionali è davvero un piccolo gioiello di poesia e musica), Nico Verrienti, Alberto Lombardi, Simone Patrizi, Alfredo Serafini, Luca Bussolotti, tutti sul palco convocati dal simpatico oltre che bravissimo Michele Amadori. Nel sito www.myspace.com/space.com/amadorimichele, tra altre cose nel descrivere se stesso, vi è scritto: “Musicista attento e raffinato di grande sensibilità , compositore versatile che spazia da canzoni dal tono intimista a brani ironici mai banali con il suo linguaggio schietto e contemporaneo capace di cogliere nei temi affrontati il succo del vivere quotidiano offrendo al pubblico dei suoi concerti grande impatto comunicativo con allegria e partecipazione. Le sue melodie così facili da ricordare sono il segno più eloquente del suo gradimento. Quarto classificato al Premio “Massimo Gorni” -Canzoni d'autore- 2003 - - 3°class. Premio Augusto Daolio 2004 - - 2°class. Premio Lunezia Giovani Autori 2005 - - 1°class. MAI”. Si consiglia di visitare, però, anche il sito personale www.micheleamadori.com. Sarà possibile avere un saggio anche dei suoi brani, in versione mp3 così come della intensità e delicatezza dei suoi testi.
In verità, Michele Amadori ha questi due tratti salienti nel suo modo di essere uomo, artista e musicista: da una parte l’ironia e dall’altra la sensibilità. Sul primo tasto (dell’ampia tastiera a sua disposizione sotto forma di talenti), vi è tutto il vissuto che parte da Soverato (Calabria) e quindi un passato recente fatto di sacrifici, di studio, di allenamento (la musica ed il canto lo richiedono, eccome!). Sul versante della sensibilità, basterebbe dare uno sguardo ai testi delle sue canzoni, alle linee di continuità dei suoi cd (da “Come siamo strani” a “Protesto” del 2005, sono tutti una specie di manifesto del suo pensiero fin dal titolo) per intuire di che pasta sia fatto quello che si autodefinisce un “cantautore tascabile” e che viaggia sulle onde della musica dal 1994. Eppure, se è vero che nelle botti piccole è contenuto il vino migliore, Michele Amadori ne è la concretizzazione più evidente. La celebrazione/concerto dell’8 giugno scorso è stata un momento riassuntivo dello stato delle cose a “Casa Amadori”. Sprazzi di allegria, attimi di ironia allo stato puro, gioia di condividere un palco nel nome della musica ma anche momenti toccanti come quando la voce di Michele Amadori si rompe per un po’, nell’accennare quanto sia difficile organizzare un concerto simile, quando ai giovani –appunto- si lascia davvero poco spazio. Ma le questioni delle majors sono su un altro pianeta, almeno per una sera il folto pubblico (davvero di ogni età!) ha potuto festeggiare, cantare a squarciagola testi imparati ascoltando i cd di Michele Amadori, alcune canzoni hanno visto decretato il loro successo proprio in internet. Si conclude tutto in uno spirito “alto”, mimando i movimenti tutti insieme nelle ultime canzoni, col sorriso sulle labbra. E persino con qualche bambino addormentatosi sentendosi a casa propria. Un gran bel successo davvero per il bravo e simpatico Michele Amadori. La sua allegra brigata di compagni e colleghi, il mondo variopinto, allegro e delicato delle sue canzoni, la perizia dei musicisti che hanno riempito lo stage alternandosi fin dall’inizio agli strumenti, sono stati un qualcosa di immediatezza e bellezza raramente ravvisabili nel mondo musicale italiano degli ultimi tempi. Che le grandi case discografiche finora non se ne siano accorte, dimostra quanta poca attenzione alberghi dalle loro parti. Ma questo è tutt’un altro discorso. Appunto.
Un ultima precisazione: l’intero ricavato della serata è stato destinato all’Associazione AISA: quest’anno è andata così per decisione dello stesso Amadori che, fino alla scorsa edizione aveva optato per altre finalità. L’A.I.S.A. Associazione Italiana per la Lotta alle Sindromi opera nel campo del Volontariato Sociale e Sanitario per incoraggiare e promuovere la ricerca scientifica genetico-molecolare, biochimica ed immunologica sulle atassie; svolge attività di informazione e promozione della prevenzione sulle stesse, presta sostegno globale ai pazienti atassici, alle famiglie ed ai disabili in genere, aiutandoli nella risoluzione dei problemi derivanti dalla comparsa delle malattie, raccoglie fondi per operare e realizzare i progetti come il Centro Europeo di Aprilia. Le sindromi atassiche, più comunemente chiamate atassie, sono un gruppo di malattie rare neurogenetiche, generalmente progressive, gravemente invalidanti ed attualmente incurabili. I sintomi iniziali compaiono in età compresa tra l’infanzia (Atassia di Friedreich) e la quarantina d’anni (Atrofia cerebellare, Olivo cerebellare, Olivo-ponto cerebellare, etc.). Le persone affette perdono gradualmente la capacità di coordinare i movimenti, diminuendo la loro autonomia fino a diventare, nei casi più gravi, completamente dipendenti. Si calcola che solo in Italia vi siano 5.000 persone affette. La relativa rapidità di queste malattie rende spesso difficile e tardiva la diagnosi esatta. Solo da pochi anni una intelligente e meritoria forma di collaborazione internazionale, alla quale partecipa l’Italia, ha consentito di avviare ricerche coordinate sull’argomento ed ha permesso di individuare e rendere diagnosticabili geneticamente oltre 50 tipi di atassie. I proventi derivanti dalla raccolta dei fondi effettuata durante lo spettacolo così come in altre iniziative pubbliche, sono destinati alla realizzazione del Primo Centro Pilota Europeo e del Bacino del Mediterraneo per la cura e lo studio delle sindromi atassiche che sorgerà ad Aprilia (Latina) quindi in una zona strategica del territorio laziale, in quanto essa è posta contemporaneamente a metà strada tra Roma e Latina, prospiciente i Castelli Romani ed a pochissima distanza dal litorale romano. Inoltre, esso sarà il primo in Europa e nel Mediterraneo ed il secondo Centro al Mondo, dopo quello realizzato in Canada. Il Centro Pilota sarà dotato non solo della tecnologia e degli strumenti scientifici più moderni ma soprattutto consentirà la ricerca ed il confronto a livello internazionale, ponendosi come polo di attrazione scientifica ai massimi livelli. Allo stesso tempo, fornirà agli ammalati di sindromi atassiche conoscenze e personale medico-scientifico all’avanguardia ed una moderna struttura di accoglienza per le famiglie degli ammalati stessi, che condividono con essi nella vita quotidiana condizioni di difficoltà non sempre comprese appieno dalla società civile e talvolta persino dalle istituzioni locali e nazionali. Quindi, un grande “Bravo” a Michele Amadori, procedi pure così. Sicuramente non sarai mai solo.

Francesco Tortora ( Culturalnews.it )


PROTESTO
Il nuovo disco di Michele Amadori

 (ESTATE 2005) Definirlo ancora un giovane cantautore è cosa inesatta quanto banale. Michele Amadori, anche se ai più risulta sconosciuto non avendo alle spalle una etichetta discografica, è un artista a tutto tondo con i suoi quattro album e dodici anni di canzoni alle spalle. Se poi per giovane cantautore intendiamo tutti colori che non hanno ancora avuto la fortuna di lanciare la propria musica a livello nazionale, con le major che la fanno da padrone, parliamo allora di Michele Amadori come giovane e originale cantautore soveratese che ha appena sfornato il suo cd dal titolo ”Protesto”. Artista davvero bravo a tenere il palco e a catturare l’attenzione della platea nei suoi concerti, ha un grande talento nella ricerca di linea melodiche e arrangiamenti non scontati, riuscendo a fare suoi stili e generi anche molto diversi tra loro. Quest’album molto vario e complesso in tutto e per tutto sicuramente evidenzia tutti i lati del suo carattere e delle sue influenze musicali. Undici brani, undici singoli. Registrato lo scorso anno a Garlasco (PV) all’Angelo studio di Ron, il disco dopo varie attese esce al momento in tiratura limitata e autoprodotto.

Il cd sarà disponibile a Soverato e dintorni per la fine di Luglio. Chi vorrà acquistarlo lo troverà di sicuro nei negozi di dischi e in qualche edicola. Il concerto e la presentazione del cd invece è prevista a Soverato mercoledì 17 AGOSTO 2005 alle ore 22.00 nella Villa Comunale (ingresso libero).

Da Ottobre invece partirà la promozione nella capitale con diversi concerti e la diffusione nelle radio regionali di gran parte dell’Italia.

Il prezzo del cd è di 10 euro. Con l’acquisto permetterete a Michele Amadori ad avere più risorse disponibili per la promozione della propria musica.

In Anteprima Web assoluta il nuovo singolo tratto da "PROTESTO"di Michele Amadori

- - La Viola - -


In occasione della prossima uscita di "PROTESTO", il nuovo disco di Michele Amadori, SOVERATO WEB presenta un'intervista speciale con il cantautore soveratese

Domanda: Da cosa ha tratto l'ispirazione per scrivere i pezzi di questo nuovo cd?

Risposta: Quando ho l’ispirazione scrivo di getto, ma non penso mai alla canzone come brano da inserire in un disco. Quando decido di fare il disco ho tanto materiale a disposizione ed allora è come assemblare un puzzle. Spesso infatti vengo criticato perché i brani sono completamente diversi tra loro. Ma sono fatto così… ed a me piace!

D: in questo lavoro... oltre ad una buona ispirazione... si riscontra anche una migliore qualità per quanto riguarda gli arrangiamenti, i musicisti, e la registrazione....dove lo ha inciso? con quali musicisti?

R: ho inciso a Garlasco (PV) all’ Angelo studio di RON con i musicisti che attualmente sono in tour con lui. Suonare con loro è stato molto stimolante... sono dei grandi professionisti e delle bravissime persone! gli arrangiamenti li ho curati io! Infine la masterizzazione si è svolta al new Profile a Milano

D: in questo cd si sentono diverse influenze.. dal tango alla bossa dal rock alla melodica.... ma lei fa world music?? quali sono gli artisti che la influenzano maggiormente?

R: Non so se faccio world music, se faccio pop, se faccio swing o se faccio rock. Io metto in musica le mie emozioni. ognuno di noi si emoziona per cose diverse. In questo disco c'è l'influenza della musica in generale... della musica che ascolto,della musica che mi piace. Io sono tutto e niente. Prendere o lasciare

D: Lei che rapporto ha col silenzio? ...è un suo alleato o ne ha paura?

R: il silenzio è importante nella vita come nella musica (viene chiamato pausa). per me è il silenzio è musica. Può essere assordante. Serve soprattutto per comprendere meglio...

D: quale è il brano che la rappresenta di più? ...dove ha messo tutto se stesso?

R: senza ombra di dubbio penso che l'originalità e la rabbia di protesto siano la mia carta d'identità in questo disco. Musicalmente non sottovaluterei la traccia numero 5 "La hija de Lorca". Dico musicalmente perchè il brano è in spagnolo ed il testo non è mio. Comunque in ogni brano c'è un aspetto del mio carattere e della mia persona!

D: infatti questo è anche uno dei miei brani preferiti!! ...chi ha collaborato con lei nella stesura dei pezzi?

R: Gene Froio, l'amico di sempre, ormai valido collaboratore da 10 anni e poi i cantautori Enrico Nascimbeni (ha scritto per Vecchioni, Baccini,Turci) e Oliviero Malaspina, autore dei brani di C. De Andrè comunque vorrei precisare che la maggior parte dei testi li ho scritti io... perchè in fondo oltre ad essere compositore sono e rimango un cantautore!

D: lei è alla ricerca della nota perfetta? cosa è la perfezione nell'arte?

R: A me le cose perfette non sono mai piaciute. E comunque spesso quello che per lei è perfetto per un altro invece non è così. Per me l'arte è ingegno..

D: lei quindi si definirebbe un ingegnere dell'arte?

R: ingegnere dell'arte? Io non mi definisco in nessun modo... sono soltanto un cantautore che scrive le canzoni prima di tutto per esigenza personale... poi che la mia musica arrivi al cuore della gente non può che farmi piacere

D: secondo lei la musica è una forma di comunicazione? e se... si.. cosa ci vuole comunicare Lei con la sua musica?

R: sicuramente la musica è anche una forma di comunicazione. E' un linguaggio comprensibile a tutti i popoli. io con la mia musica comunico le mie emozioni, i miei pensieri, l'allegria, la rabbia...

D: si ma il messaggio universale che coniuga la sua produzione... qual'è? ...cosa ci vuole dire?

R: messaggio universale? piano,piano... le mie sono storie che ognuno di noi vive giornalmente... essendo musicista, le storie che mi riguardano le trasformo in note! tutto qui...

D: se lei dovesse spiegare ad un marziano cosa è la musica... badi bene.. ad un marziano... cosa gli direbbe? e quale pezzo gli farebbe sentire per fargli un esempio?

R: beh, se avessi paura non esiterei a fargli ascoltare Paolo Meneguzzi con la speranza di vederlo scappare. Se invece lo trovassi simpatico inizierei con l'adagio di Bach! o forse con B. Marley .. con la chitarra di DJango con F.Buscaglione.... beh, dovrei prima vedere il tipo di marziano... e poi associare l'artista giusto al suo carattere! magari basterebbe Cristina D'Avena!

D: mi dica un aggettivo per ogni pezzo presente nel suo nuovo disco!

R: il nuovo disco è nell'ordine... interessante, descrittivo, geniale, ironico, dolce, melodico,  forte,originale, romantico, allegro, vero!

D: cosa si aspetta dal nuovo disco?

R: cosa mi aspetto? Un produttore coraggioso che lo ascolti a fondo ed abbia il coraggio di produrlo.

D: quando uscirà nei migliori negozi di dischi?

R: beh, per me l'importante è che esca e che ci sia una buona promozione. Poi si può vendere anche in macelleria o nei supermercati... nei migliori negozi di dischi c'è il peggio!

D: a chi si sente di ringraziare?

R: questa volta un ringraziamento particolare va alle persone che hanno creduto in me finanziando parte del progetto. Ho degli amici di cui ne vado fiero! Questo progetto esiste anche grazie a loro!

D: quando potremo vederla di nuovo dal vivo?

R: dal vivo? mal che vada a dicembre... comunque aspetto di stampare il disco. Seguirà un piccolo tour per promuovere il cd!

D: io le auguro tanto successo... ma se non dovesse arrivare... a chi darebbe la colpa?

R: se non dovesse arrivare il successo va bene lo stesso. Ricorda? Egoisticamente parlando le canzoni le scrivo per esigenza personale. Se proprio di colpa devo parlare, la darei ai produttori discografici

D: Quante delle canzoni da lei scritte nella sua vita sono dedicate a donne?

R: sicuramente più della metà! le donne sono la mia linfa quotidiana!!!

D: ci parli della Viola (si può scaricare gratuitamente in fondo a questa pagina.. n.d.r.) come è nato questo piccolo "capolavoro"? è nata prima la musica o le parole? ...da cosa ha tratto ispirazione?

R: ermeticamente le rispondo che su "la viola" è nato prima il testo... l'ispirazione è stata il mio giardino.

D: è vero che lei si sente poco apprezzato proprio nella sua terra?

R: Io nella mia terra se escludo gli amici NON SONO APPREZZATO PER NIENTE! Non è polemica, giuro, è realtà!

D: come se lo spiega questo strano fenomeno?

R: del perchè non sono apprezzato? Per la gente di Soverato rimarrò il bambino che cantava con i figli di Calabria, che suonava la "PIANOLA" alle feste, l'organista della chiesa ed il piano bar al Miramare!

D: del resto non sarà facile levarsi da dosso l'onta del pianobar al miramare.... soprattutto per il suo look dell'epoca... che si rifaceva molto al noto cantautore partenopeo Nino D'Angelo!!

R: guardi,forse confonde un po' gli anni. Il caschetto l'ho portato dai 7 ai 10 anni. Se poi si riferisce a qualche maglione "sgargiante" usato in scena negli anni 90 al Miramare,sono d'accordo con lei!

D: Infine la saluto e le auguro tanta fortuna! e le faccio l'ultima domanda... se non avesse fatto il cantante... o comunque il musicista....... che lavoro avrebbe fatto?

R: Mi sarebbe piaciuto studiare teatro e magari provare a recitare... d'altronde il palcoscenico è la mia casa!

Luca Iannelli
inviato speciale di SOVERATO WEB


Foto del Tim Tour 2004 a Reggio Calabria


Sugnu e ‘cca!


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