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25/04/2013
- SOVERATO
Festa della
Liberazione
Non vogliamo dimenticare il sacrificio di quanti hanno dato la vita per riportare la democrazia e la libertà nel nostro paese. Come non ricordare che almeno 600 furono i Calabresi che diedero il contributo in vari modi alla Resistenza, e oltre 250 sono stati i caduti. Non mancano ancora oggi odiosi attacchi fatti di denigrazione e revisionismi. L’idea per taluni di riscrivere la storia è sempre all’agguato. Noi diciamo che la storia quella vera, ha dato il suo giudizio definitivo sul fascismo, sulla dittatura e sui crimini commessi: leggi razziali, confino, torture e stragi di civili in connivenza con i nazisti. Non solo i cittadini, ma soprattutto le istituzioni, i partiti, le associazioni e le forze sindacali, tutti si devono sentire impegnati sempre a difendere i valori della Resistenza e dell’antifascismo sanciti nella Costituzione. Noi facciamo la nostra parte, e la facciamo anche nelle Scuole. La libertà e la democrazia non sono valori acquisiti per sempre, esse vanno difesi e praticati ogni giorno e in ogni luogo. Ci rendiamo perfettamente conto che stiamo attraversando un periodo diffide, ma se perdiamo la speranza non renderemmo onore ai tanti giovani donne e uomini che diedero la vita per regalarci questa Repubblica. La nostra luce di speranza è la Costituzione. Se prevale l’indifferenza, come forse è successo negli ultimi anni, il rischio è sempre all’agguato. Per questo, bisogna ampliare i presidi democratici con la partecipazione. Fausto Pettinato - 25-04-2013
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