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Rubrica di Salute & Benessere a cura di Filippo Apostoliti

Numero 01 - Per eventuali Richieste e Consigli scrivere a: info@soveratoweb.it


   


Il virus fantasma dell’estate

Parlare di farmaci e malattie nella rete non è certo una novità. Alzi la mano chi almeno una volta non ha cercato grazie a Google gli effetti collaterali su un farmaco o peggio ancora ha provato a diagnosticare per sé una malattia basandosi sui sintomi raccontati in qualche pagina web.

Perché mai allora aprire una rubrica di Salute e Benessere anche su Soveratoweb?

A parte la follia del responsabile del sito, evidentemente affamato di ulteriori polemiche che investiranno la rubrica, c’è anche la voglia da parte mia di provare a dare risposte alle molte curiosità che i miei pazienti reali e spero anche virtuali mi porranno, consapevole comunque che non ci sono cattive domande ma solo pessime risposte.

Prima di iniziare ringrazio Soveratoweb per l’occasione data e chi vorrà contribuire.

Cominciamo.

 

Un allarme che sento levare in questi giorni dalle mamme è :

è vero che c’è in giro un “virus” che colpisce l’intestino?

 

Non lo so se gira, ma di sicuro ogni anno qualche nostro caro è colpito da disturbi gastrointestinali abbastanza comuni: nausea, vomito e diarrea. Lo so già che state pensando, avrei potuto scegliere un argomento più leggero per il primo numero della rubrica, ma questo è il periodo con la maggiore incidenza di questi disturbi nella nostra vita e vedere queste mamme che si aggirano per le strade alla ricerca del fantomatico virus non è proprio bello.  

 

Quando ci preoccupiamo della diarrea?

 

Quando andiamo al bagno almeno tre volte nell’arco di un giorno. Se nelle feci sono presenti muco, sangue o materiale gelatinoso dobbiamo subito farlo presente al medico che si occuperà di ricercarne le cause con analisi approfondite. Altrimenti parliamo di una forme lieve di diarrea e possiamo cavarcela con poco.

 

Quali sono le cause della diarrea?

 

Sono diverse, vediamole insieme.

La più comune è la Diarrea da colpo di freddo, quando ad esempio entriamo accaldati in un centro commerciale dove troviamo commesse ormai ibernate alle casse. In pratica è lo sbalzo di temperatura a causare uno spasmo della muscolatura dell’intestino che causa così la diarrea. In questo caso e dopo aver avuto conferma del medico è sufficiente bere molta acqua, magari ricca di potassio che è il minerale che perdiamo di più, oppure qualche succo di frutta. Se non temete l’afa e non vi vergognate davanti agli amici potete bere anche una tisana calda di camomilla, che aiuterà a rilassare la muscolatura e vi consentirà di recuperare più rapidamente le forze.

Segue poi la diarrea da caldo. Giuro che non vi sto prendendo in giro.

Ma è vero che con il caldo i batteri proliferano con maggiore facilità soprattutto nei cibi poco cotti o magari freschi e mal conservati. Noi li mangiamo e dopo qualche ora il mal di pancia ci raggiunge ovunque noi siamo e quasi sempre nella migliore serata dell’estate. Ad essere messa a dura prova è la nostra flora intestinale e a parte qualche paziente estremamente sensibile, per il quale si ricorre a terapie antibatteriche, sono sufficienti dei fermenti lattici utili per ripristinare la flora stessa accompagnati sempre da acqua.

 C’è poi la diarrea a tradimento. La colpa è dell’Escherichia coli che si annida spesso nell’acqua ghiacciata come il cubetto dei cocktail e raramente nelle verdure crude. Avvisa della sua presenza dentro di noi dopo anche 48 ore dal pasto per cui è spesso difficile risalire alla causa

dell’infezione. Non solo, è anche la patologia che dura di più, può raggiungere infatti i 5 giorni. Se siete costretti a bere un cocktail con tanti cubetti di ghiaccio al banco, per catturare l’attenzione di qualche bella ragazza, ricordatevi di farlo solo se ne vale veramente la pena perché il rischio è di trascorrere cinque giorni da soli in bagno. In questo caso, mentre voi mediterete sulla sventura ricordatevi di mandare qualcuno a comprare un antidiarroico, che non cura la causa ma attenua i sintomi.

Quali sono le complicazioni della diarrea?

 

Una diarrea mal curata può causare la disidratazione

Questo perché con la diarrea si perdono liquidi e quel che è peggio lo stomaco utilizza la poca acqua rimasta nell’organismo per tentare di digerire gli alimenti assunti precedentemente. Le conseguenze di questo squilibrio portano a calcoli renali, acidosi, torpore, tachicardia e perfino pressione bassa. Meglio evitare questi rischi assumendo sempre acqua in abbondanza e seguendo piccole norme di alimentazione. Vediamo quali.

 

Come alimentarsi?

 

Innanzitutto non mi sembra scontato consigliarvi di rinunciare per qualche giorno alle sagre paesane. Purtroppo i calabresi hanno la malsana idea che ogni malanno passi con la trippa o che il batterio intestinale venga ucciso da una padellata di pipi e patate: duole informarvi che non è così! A parte l’acqua di cui abbiamo già parlato, possiamo utilizzare:

 

- the che depura

- carote e mela che rendono più consistenti le feci ed evitano la perdita ulteriore di acqua

- riso che alleggerisce la digestione e ricombatta le feci

- carne ai ferri o prosciutto crudo senza il grasso

- patate

- pesce lesso

- pane tostato

- breasaola

- parmigiano

 

Dobbiamo invece evitare:

- bibite ghiacciate

- caffé

- succhi di frutta col sorbitolo e fruttosio, che peggiorano il quadro.

- latticini

- pane fresco e pane integrale

- fritti, soffritti e sughi grassi

- insaccati del maiale di ogni specie

- cibi piccanti

- formaggi vari

- dolciumi

- aglio, cipolla e sedano

- broccoli, carciofi, cavoli, ceci, cime di rapa, fagioli, fave, legumi, lenticchie, piselli, ravanelli

 

Tocca precisare ad un paziente che mi aveva chiesto precisazioni che il tasso può essere mangiato, ma solo in umido. Confesso che quando lo chiese rimasi un po’ interdetto, diciamo.

 

E se abbiamo solo nausea e vomito?

Quasi sempre è uno stafilococco causato da cibi mal conservati come latte e carne, che col caldo si sono riscaldati. Nelle forme lievi durano una mezza giornata, ma se persistono sarà opportuno avvisare il medico che di solito interviene con un antinausea e se è proprio necessario per alleviare il dolore con un antispastico. L’alimentazione richiede solo liquidi. Un piccolo trucchetto consiste nel bere un cucchiaino di caffé di acqua e solo dopo aver accertato che non vi abbia dato fastidio potete introdurre altri liquidi. Se rimane il vomito potete succhiare un pezzo di ghiaccio. Curiosamente in uno studio clinico avvenuto nel Massachusetts (ma gli americani fanno curiose ricerche,mah!) è stato dimostrato che succhiare un blocchetto di ghiaccio rilassa l’intestino e consente più velocemente il recupero.

 

Nel caso di febbre?

 

Fermo restando che allora dovreste accendere un cero in chiesa perchè la vostra estate è proprio uno schifo, urge visita del medico per accertare che non sia salmonella presa mangiando uova o pollame bensì una reazione eccessiva del vostro organismo.

 

Chi è più esposto?

 

Come in tutte le cose, i bambini e gli anziani sono più esposti al problema. I bambini perchè il sistema immunitario è ancora fragile e perdono acqua e peso troppo rapidamente, rischiando la disidratazione. Gli anziani perchè hanno spesso altre patologie per cui la perdita di acqua e tutti i minerali in essa contenuti possono causa squilibri gravi.

 

 Ma allora il virus che allarma le mamme c’è oppure no?

 

Non quello che crede la mamma comune, ma esistono in verità quattro tipi di virus che possono agire a livello dell’intestino causando contemporaneamente però vomito e diarrea, spesso accompagnata dalla febbre, e non un sintomo solo. Spesso compaiono anche il mal di testa, febbre e brividi e possono durare anche dieci giorni. I virus incriminati sono: Rotavirus (più comune ad aprile e novembre), Adenovirus, Calicivirus (nel qual caso ve lo meritate perchè si prende con le ostriche, parlo per invidia ovviamente), Astrovirus (nel periodo invernale).

Il rischio maggiore non è la disidratazione perchè intervenendo celermente evitiamo problemi quanto il fatto che sono trasmissibili e richiedono una maggiore attenzione delle condizioni igieniche.

Conclusioni

Non credo mi capiterà mai in farmacia una estate senza pazienti con problemi intestinali. Però una volta sarebbe bello che il numero si riducesse. Allora, forza, stiamo attenti agli sbalzi di temperatura e recuperiamo quando è possibile con bevande a temperature ambiente, evitiamo le cose ghiacciate che tra l’altro aumentano la sudorazione, controlliamo la conservazione dei cibi nelle nostre cucine e se mangiamo fuori stiamo attenti a cosa scegliamo dal menù (scordatevi il pesce spada fresco) e badiamo se l’ambiente ci sembra rispettoso delle condizioni igieniche.

 

 

   

Per eventuali richieste e consigli scrivere a: info@soveratoweb.it


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