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FOTO - GIRO D'ITALIA A SOVERATO
VIDEO - GIRO D'ITALIA A SOVERATO
Passaggio di Rik Verbrugge da Soverato | Passaggio del Gruppo da Soverato |
13 MAGGIO
QUARTA TAPPA - GIRO D'ITALIA 2008
PIZZO CALABRO - CATANZARO LUNGOMARE
Maxi-caduta in volata. Poi Cavendish stravince
Successo del britannico High Road nella 4ª tappa Pizzo Calabro-Catanzaro: ai 200 metri dal traguardo incredibile scivolone a centro gruppo, si salvano i big. Bennati chiude 3° dietro a Forster, Pellizotti resta in rosa. Tappa segnata dalla lunga fuga di Verbrugghe
CATANZARO - Mark Cavendish ha vinto la quarta tappa del Giro d’Italia, da Pizzo Calabro a Catanzaro per 183 chilometri. Il britannico dell'High Road, 21 anni, ha battuto allo sprint il tedesco Forster (Gerolsteiner). Terzo Daniele Bennati (Liquigas), uscito ai 250 metri dalla ruota di Zabel ma rimontato nel finale da Cavendish, al 5° successo stagionale e 1° al Giro d'Italia. Poi Bazayev e Lorenzetto. Franco Pellizotti (Liquigas) ha conservato la maglia rosa e la generale non ha subito variazioni di rilievo. Ancora una caduta, sul rettilineo finale, innescata da Nuyens (Cofidis): al belga è sembrata uscire la scarpa dalla pedaliera. Coinvolti almeno una quindicina di corridori.
LA CRONACA – Come previsto non parte l'australiano O'Grady, causa frattura della clavicola destra. Dopo tre chilometri si ritira anche il belga Cornu, ma intanto la fuga era già andata via, firmata Verbrugghe. Il belga, che nel 2001 vinse il cronoprologo di Pescara e restò 4 giorni in maglia rosa, è partito praticamente al pronti-via ed è stato ripreso dopo 162 chilometri (massimo vantaggio 10'). Nel finale da segnalare, in discesa, anche un tentativo di Paolo Bettini: il campione del Mondo a fine gara si è espresso sulle frequenti cadute di questi giorni: "C'è chi si lamenta, ma si cerca di passare dove non si può…".
Lasciata la Sicilia il Giro d’Italia punta decisamente a nord e si ritrova per la partenza della quarta frazione in Calabria, nella provincia di Vibo Valentia, a Pizzo. E’ la prima volta che la cittadina calabrese, affacciata sullo splendido golfo si S. Eufemia, ospita il Giro d’Italia. Il Castello, con le sue quattrocentesche torri aragonesi, sovrasta il mare e le scogliere accanto alla borgata. E’ qui che nel 1815 fu fucilato Gioacchino Murat, cognato di Napoleone, dopo il suo vano tentativo di rientrare in possesso del regno di Napoli. Importante, nel quadro economico, è l’attività della pesca, quella conserviera – sia per i prodotti ittici, sia per quelli dell’agricoltura – e l’offerta turistica balneare. Pizzo vanta anche una riconosciuta e meritata fama per la produzione dolciaria, con il gelato in particolare. La tappa si svolge per intero in Calabria con il passaggio per il capoluogo di provincia, Vibo Valentia, San Nicolò di Crissa e l’aspro, suggestivo, ambiente delle Serre calabresi con fitta vegetazione. Si trova quindi l’unica ma assai agevole salita del Passo di Pietra Spada che immette nella provincia di Reggio Calabria con il passaggio da Stilo, caratteristico centro disposto a terrazze sul fianco del monte con una bella chiesa d’epoca bizantina, Monasterace e, da qui, si costeggia il mar Jonio. Si entra in provincia di Catanzaro per Guardavalle Marina, Soverato, Copanello e Catanzaro Lido. Da qui il tracciato prevede la risalita verso Catanzaro città con il passaggio proprio nel centro storico di corso Mazzini, la larga arteria fiancheggiata da edifici del tardo ottocento che attraversa tutto il borgo vecchio, il nucleo costitutivo di Catanzaro. A fianco di corso Mazzini si sviluppano i suggestivi quartieri risalenti all’epoca medioevale per questa città d’origine bizantina, ricca di storia e di pregevoli monumenti, che ha uno sviluppo verticale condizionata dalla morfologia degli speroni su cui sorge e che s’affacciano sul golfo di Squillace. Pregevole e variata è la produzione agricola del territorio attorno a Catanzaro. La conclusione della tappa è prevista non al centro della città ma sul suo lungomare dove i velocisti, con tutta probabilità, riusciranno ad imporre la loro legge. Catanzaro è già stata sede d’arrivo di tappa nel 1930 con la vittoria di Luigi Marchisio (poi maglia rosa finale), e quelle di Nino Defilippis nel 1954, nel 1965 il belga Franz Brands: Particolare rilievo per il successo dello svedese Gosta Pettersson e Merckx secondo nel 1972 con il belga protagonista di un attacco subito in partenza da Cosenza che polverizzò la corsa. Infine, nel 1996, successo per il francese Pascal Hervé.
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