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LA MIA PARTE INTOLLERANTE - a cura del Libero Cittadino in un Libero Mondo

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Back-Analysis Soveratese
A cura di Massimiliano Riverso

La siccità a targhe alterne imperversa ormai da molte settimane nell’oasi soveratese rendendo gli abitanti e i visitatori prigionieri di una razione giornaliera ridotta di acqua. Non si tratta di una chimera turistica tipica degli impavidi amanti del safari nella savane keniane, bensì di un incubo che rende insonne e ostica la routine quotidiana dell’estate soveratese.

La Sorical si è inserita repentinamente nella estate battagliera e controversa del “redivivo Raffaele”, il quale tra l’incudine ed il martello è costretto a sciorinare un appello dopo l’altro per mantenere l’equilibrio precario instauratosi, perennemente disturbato da una serie di cataclismi che si stanno abbattendo nella perla dello Jonio.

Le maleodoranti esalazioni emanate dall’impianto depurativo sito in Località Corvo provato dall’incedere del tempo e parzialmente efficiente x sovraccarico di utenze, si sommano alla grave carenza idrica che causa deficitaria erogazione sta determinando una situazione di disagio per l’intera utenza. Denuncia dopo denuncia le risposte tardano ad arrivare alterando lo stato psicofisico dell’”attapirato Raffaele” e rendendo il governatore soveratese un hobbit via via sempre più striminzito.

L’efficienza del depuratore policomunale è nota da un cinquantennio all’intero comprensorio, spesso soggetto in area Corvo a sniffate di popper fecale, un messaggio putrido di benvenuto ai visitatori della località ionica.

Il disservizio idrico ha determinato oltre ad una grave situazione di pubblico disagio, l’eventualità di evasione dell’acqua ad opera dell’utenza, la quale si rifletterebbe in una ingente perdita di introiti nelle casse comunali e della sovrintendente SoriCal.

La questione idrica raffigura un ulteriore slogan ammazza-turismo risaltante a caratteri cubitali nelle memoria del turista per caso giunto sulle sponde della Baia dell’Ippocampo. Abbandonato il tema Sorical addentriamoci nell’analisi della condizione politica attuale, alquanto incerta causa il necessario “rimpasto” posticipato dall’amministrazione comunale al periodo post-estivo.

L’entrata in vigore del Piano Soverato Parking, l’insurrezione popolare suscitata dal macchinoso provvedimento, il risveglio retroattivo della bella addormentata nel bosco minoranza, la equa distribuzione del turismo locale fra le varie località marine ubicate nel golfo di Squillace, hanno insabbiato la questione Froio e la consolidazione del gruppo autonomo esterno a Forza Italia.

Urge il rimpasto della giunta, urge la scelta di un assessore in quota Forza Italia che possa sopperire alla dipartita improvvisa e difficilmente interpretabile dell’Ass.Giuseppe Froio. Da settimane si paventa l’ipotesi di una nomina esterna a favore dello storico sostenitore azzurro Cervadoro, tuttavia il “berlusconiano doc” pare restio al lancio definitivo nel mondo politico soprattutto a causa dello scenario traballante che avvolge l’amministrazione soveratese, al pericolo golpe e al palese calo di consensi conseguito nell’ultimo anno.

Molti quesiti irrisolti vengono riproposti quotidianamente nelle discussioni politiche soveratesi, ovvero:

Quale sarà la motivazione di fondo che ha spinto l’ass.Froio ad allontanarsi definitivamente dal partito dominante nel centro destra?

Quali interessi e quali strategie anti-Froio avranno adottato i tesserati azzurri per costringere il navigato politico alle dimissioni irrevocabili?

Che ruolo avrà in futuro Cervadoro nel governo locale soveratese?

Punti oscuri da decifrare e da analizzare a posteriori, in particolare in riferimento al documento presentato dai capigruppo di maggioranza Francesco Manti (Udc), Renato Repici (An), Vittorio Sica (Patto per lo Ionio), Gianfranco Peronace, Donatella Scuteri e Rita Daniele (FI) all’indomani delle dimissioni di Froio dopo attenta valutazione ed accurata analisi del momento politico – amministrativo hanno invitato il sindaco ad attendere prima di procedere al dovuto rimpasto di Giunta.

Cosa si cela dietro questo periodo di riflessione?

Nell’orbita di tali membri della maggioranza si nasconde qualche elemento golpista pronto a dare la spallata definitiva per buttare dalla torre il premier soveratese?

Analizzando sul quotidiano l’articolo di Antonio Iliano, ha suscitato la mia ilarità una delle motivazioni oggettive proposta dall’autore per il mancato rimpasto estivo, ovvero la probabile limitazione nel numero di assessori ad opera del governo centrale in rapporto alla quantità dei residenti. Nel caso in cui l’oracolo si avveri il numero di componenti della giunta soveratese passerà da 7 a 5 con conseguente indignazione sia per la mancata nomina in quota Forza Italia sia per la papabile eliminazione dalla poltrona scottante di uno degli illustri membri della giunta.

L’Ilarità insortami deriva esclusivamente dall’ultimo evento anticostituzionale che ha interessato il Basso Jonio Soveratese, cioè dal sovraffollamento della giunta nominata dal “neo” presidente della Comunità Montana in modo da “accontentare” le richieste pre-elettorali dei numerosi comuni che hanno assistito alla vittoria del centro-sinistra. Un paradosso della nostra Calabria 7 assessori per 7 sorelle comunali, una esagerazione che assimilerebbe la comunità montana di Isca a quella del Vajont o del Gran Sasso.

La diatriba parcheggi continua ad essere il leit motif delle discussioni popolari, martellando pesantemente i maroni dei cittadini ormai consumati dal canto della solita nenia. Inizialmente il piano parcheggi istituito dall’amministrazione comunale coadiuvata dalla TelePark Sis umbra nascondeva dietro di sé, un progetto di difficile decifrazione. La mancanza di informazione pubblica, l’assenza della dormiente minoranza, l’abulia della cittadinanza intera hanno dato il via libera al progetto preliminare attuato in forma quasi definitiva il 20 luglio ed entrato pienamente in vigore con il varo della zona gialla il 6 agosto.

L’assenza di informazione l’ha fatta da padrone nei primi 20 giorni disorientando cittadini, turisti locali e non, i quali ignari del tutto inserivano incautamente monete nelle fenditure delle macchinette installate in ogni dove dalla Telepark Sis. Una sorta di pseudoillegalità traspariva dal primario tentativo di regolamentazione del traffico, prestandosi a ricorsi al TAR causa mancata competenza dell’amministrazione comunale, andata letteralmente in bambola prima di dare un senso di pseudo-trasparenza al provvedimento epocale comunale.

L’oblio della comunicazione chiara e trasparente è imputabile non solo all’incompetente maggioranza priva della virtù della informatija, parzialmente giustificabile dagli attacchi di agorafobia prodotti dall’insistente ondata di protesta instaurata dal Comitato My Day conurbata con gran parte della cittadinanza soveratese, ma anche dalla accondiscendenza della minoranza interessatasi esclusivamente ai tentativi di ribaltone della destabilizzata amministrazione comunale e alla reiterazione quotidiana di comunicati stampa di protesta.

 Ibernando le ultime varianti necessarie a rendere adeguato e  legale il Soverato Parking quali strisce bianche, ulteriore taglio del prezzo inerente al parcheggio orario, spostamento delle strisce blu da barriere architettoniche(purtroppo ancora numerose) e strisce pedonali, tale provvedimento si è reso molto utile regolamentando in parte il traffico, ormai lontano parente degli anni precedenti dove vigeva il caos totale. La crescita esponenziale delle autovetture non deve essere additata come la causa scatenante del intasamento visibile nelle ore di punta in Corso Umberto, Via C. Colombo; i cosiddetti parcheggi fai da te in doppia o tripla fila, sui marciapiedi di fronte ai passi carrabili, agli incroci, sulle strisce pedonali, sono diminuiti in maniera considerevole sia grazie al contributo delle campagne a tappeto dei navigati vigili e degli impauriti ausiliari del traffico che armati del pugno di ferro hanno decorato le auto con verbali cartacei da pagare nell’immediato, sia grazie al moderno rispetto delle norme civiche precedentemente inesistenti causa lassismo generale dei cittadini, governatori e vigili urbani stessi.

Si evince dalle innumerevoli considerazioni ed opinioni sul vigente Piano Parcheggi, l’esaltazione della irrazionale inciviltà di molti visitatori indicata come effetto primario indotto dall’approvazione del provvedimento comunale. Si tratta di asserzioni parossistiche, visionarie di cervelli deteriorati che tentano di aggrapparsi a qualsiasi liana nella foresta soveratese per annientare il piano indetto dallo stregone governatore della tribù soveratese. L’istituzione di servizi navetta e di aree parcheggio costruite in zona Caramante, Trento Trieste, Cuturella e zona sud Via Amirante ottimale come idea alternativa alla situazione vigente, avrebbero determinato un ulteriore allontanamento della popolazione turistica, generalmente locale affetta da un incurabile pigrizia. Nell’articolo precedente avevo risaltato la funzione primaria di introito comunale azzera-debito del piano parcheggi. La gabella del terzo millennio risulterà utile a rendere in attivo il bilancio poco solido del comune soveratese, soprattutto se il 15% sulla carta decurtato dalle casse della TelePark Sis assuma una diversa valenza in differenti sedi rispetto ai documenti ufficiali.

La crisi economica turistica della Perla dello Jonio rappresenta l’alter ego del successo economico della giunta Mancini fornito dal Piano Parcheggi.. Si paventava un crack soveratese devastante, un inflessione economica mai verificatasi nella storia soveratese, in realtà l’effetto del provvedimento comunale incentivo alla carenza di strutture di accoglienza turistica ed all’usuraio costo della vita hanno determinato una ridistribuzione dei vacanzieri nelle comunità limitrofe. Davoli, Montepaone, Montauro, Cz Lido e Sellia Marina, le quali  hanno subito una metamorfosi trasformandosi repentinamente in farfalle variopinte dello Jonio.

L’assist favoloso fornito da Mancini ha consentito ai comuni ed agli imprenditori locali extrasoveratesi di espandersi economicamente in maniera decisa grazie alla proliferazione di locali divenuti di tendenza vedi Giardino dei Sensi, Villa Blanca e Blue 70, grazie alla presenza di imponenti villaggi e alberghi in grado di accogliere fitte ondate di turisti non-indigeni Calaghena, Villaggio Gugliemo, Radasiri, Baia dell’Est, grazie alla mentalità tendente al progresso all’evoluzione lontana parente dello staticismo soveratese.

Emblema di tale trasformazione è Cz Lido trasformatasi da sito di locazione del depuratore catanzarese in una accogliente e ridente località turistica, che con i dovuti paragoni potrebbe essere assimilabile a livello organizzativo alle peculiari mete turistiche della riviera romagnola. La mia visita in occasione della manifestazione CatanzaRock è stata illuminante, in quanto finalmente nel Basso Jonio Soveratese ho individuato una mentalità cittadina completamente estranea al provincialismo locale. Tale tendenza rappresenterebbe il principale espediente per la rinascita della splendida Soverato dotato di un potenziale di sviluppo ancora non noto ai disattenti cittadini della Baia dell’Ippocampo.

Un argomento ben presto caduto nel dimenticatoio ed in parte insabbiato dal giornalismo locale riguarda la sollecitazione informale rivolta al Presidente del Consiglio Comunale e rimasta priva di esito, che necessitava la convocazione urgente del Consiglio Comunale con all’ordine del giorno la discussione sulle motivazioni che hanno indotto il Sindaco e la Giunta ad assumere l’atto deliberativo n. 164 del 30 luglio scorso (MODIFICHE ED INTEGRAZIONI DELIBERAZIONE N. 102/2007. FIERA ESTIVA CAMPO NUNZIO MARINO: INDIRIZZI E DIRETTIVE.), con il quale hanno deciso di ampliare il numero dei posti nell’ambito dell’area fieristica del campetto Nunzio Marino. I Gruppi Consiliari Centro Sinistra Progetto per Soverato e Associazione Partito Democratico, attribuiscono l’incremento dei posti a cui è seguita immediatamente anche l’assegnazione di nuovi posti disponibili, alla intimidazione rivolta nei confronti del Sindaco Mancini e dall’Ass.Riccio.

La situazione non risulta ancora chiara, ovvero le forze dell’ordine probabilmente hanno individuato il mandante della busta contenente proiettili calibro 9, ma probabilmente le indagini proseguiranno per mesi alla ricerca dei reali motivi che hanno spinto il presunto ambulante o altri personaggi a porre degli ostacoli all’operato della giunta. La considerazione della minoranza sulla funzione dell’intimidazione mi sembra opportuna, ovvero nel caso in cui il governo soveratese si presti ad inginocchiarsi alle richieste illecite penso sia arrivato il momento di fare le valigie ed abbandonare il Palazzo Comunale, in quanto il diritto perderebbe la sua essenza intrinseca.

I progetti del Patto Territoriale del Versante Jonico delle Serre e del Soveratese sono stati approvati dalla giunta regionale e sono in arrivo circa tre milioni di euro nella nostra area. I progetti che verranno finanziati in seguito alla sottoscrizione dell’accordo con il ministero per lo sviluppo economico prevista per settembre prossimo, riguardano i lavori di decongestionamento dei volumi di traffico del centro di Soverato (1 milione e 150.000 euro) imputato da molti come effetto scatenante del Soverato Parking. In realtà si tratta di un problema pluridecennale legato alla limitatezza alla viabilità delle strette strade soveratesi in particolare di Corso Umberto, anello debole della tortuosa viabilità centrale.

In particolare per Soverato a partire dal 2008 verranno varati i lavori per il primo lotto della trasversale. La realizzazione dell’opera consentirà ai non residenti di attraversare Soverato senza passare per il centro abitato evitando il caratteristico ingorgo esteso lungo l’intero tratto del Corso, inoltre un ulteriore vantaggio fornito ai residenti da tale variante consta nel raggiungimento della varie zone della città senza passare attraverso il traffico del nodo centrale. Inoltre, si potrà raggiungere Soverato superiore comodamente, in breve tempo senza difficoltà di traffico.

Concludo il mio articolo con un riferimento alla palese strumentalizzazione frutto esclusivo della paura dell’insuccesso politico mista alla imposizione del potere.

Negli ultimi tempi l’obiettività di analisi inerente al microcosmo soveratese è stata fortemente inquinata dalla stampa locale e dalle tv locali. Parlare di strumentalizzazione giornalistica mi sembra ovvio, poiché da tempo tutte le amministrazioni di qualsiasi colore, compreso il governo Mancini si prestano alla manovalanza di giornalisti al guinzaglio per esaltare il proprio ego politico, celare i fatti e discreditare quotidianamente la porzione di popolo in minoranza. La strumentalizzazione politica del comitato My Day sembrerebbe cosa certa, da quanto palesato da alcuni gestori locali e dalla pubblica cittadinanza. In realtà risulta praticamente impossibile nella storia politica italiana osservare proteste pubblico-sociali nelle quali la res pubblica risulti inesistente, risulta praticamente improbabile che la maggioranza o la minoranza di qualsiasi urbe nazionale non esprima la propria opinione, il proprio disagio nei confronti di provvedimenti civici erronei o malcostruiti.

Massimiliano Riverso

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REPLICA BACK-ANALYSIS SOVERATESE

Ho letto con interesse l’articolo riguardante la realtà soveratese, sui primi punti mi trovi d’accordo, compresi i quesiti posti sulla sostituzione di Froio, anche se hai tralasciato qualche nome, su altri non ho conoscenze, ma per quanto riguarda i parcheggi avrei delle obiezioni.

Se guardiamo la diatriba parcheggi dal punto di vista sociale possiamo affermare che è stato un argomento che ha fatto sì che l’estate passasse volando senza avere il tempo di annoiarci. Quella sorta di pseudoillegalità cui fai riferimento dopo l’incontro avuto con l’avv. F. di Lieto si è scoperto che non è più tanto pseudo come ritieni.

Lasciamo perdere l’oblio della chiara e trasparente comunicatività, la quale nel tentativo di riacquisire consensi la maggioranza ha sostituito con varie forme di delirio facilmente dimostrabile, passiamo a parlare della regolamentazione del traffico cui fai riferimento qualche paragrafo dopo.

Non è vero che i cosiddetti parcheggi fai da te siano spariti, purtroppo io ogni giorno per tornare a casa devo passare o da via Amirante o da viale Magna Grecia e ti assicuro che i parcheggi in doppia, tripla e altra fila non sono spariti cosi come non sono spariti i parcheggi di fronte ai passi carrai, sulle strisce pedonali, agli incroci e altri in quanto gli ausiliari che tu hai nominato possono fare multe solo per ciò che riguarda le strisce blu, i vigili urbani se mi porti una foto di un vigile in servizio vinci il primo premio. Proprio ieri, cosi come oggi, via Amirante risultava bloccata dai parcheggi fai da te e due vigilesse al bar che mangiavano, è diventato più conveniente parcheggiare in divieto di sosta, dove nulla possono gli ausiliari, che non correttamente nelle strisce blu. Tutto ciò ha solo del ridicolo!

Per quanto riguarda la gabella non so cosa risulti a te, ma poche scelte di utilizzo può fare il sindaco in base all’ordinanza del ministro.

Non può fare altro che piacere sapere che finalmente le località considerate da anni solo satelliti siano finalmente riuscite a staccarsi dall’orbita di Soverato, se solo adesso si riuscisse ad organizzare queste realtà per lavorare assieme allo sviluppo di un grande centro a vocazione turistica sarebbe magnifico.

Oggi si è tenuto il consiglio, dalle voci che arrivavano c’era battaglia sull’argomento ambulanti, non avendo potuto partecipare attendo aggiornamenti.

Non parlerei di strumentalizzazione del comitato My Day, direi piuttosto che le parti si sono invertite, cioè invece di essere l’opposizione a far partecipare la popolazione nel suo operato è stata la popolazione a far partecipare l’opposizione, ma solo come uditrice nel senso che se avesse voluto essere direttrice dei lavori avrebbe dovuto richiamare il popolo alla partecipazione, ma così non è stato, e dunque messa in disparte.

Detto ciò non aspettiamo altro che il termine di questa guerra scatenata dal Sindaco senza alcun motivo plausibile.

Osservatore Soveratese

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PUNTO DI INCONTRO N°18 : INTERVENTO DI ALBERTO

 Punto di InContro a cura di Massimiliano Riverso si sta rivelando un ottimo mezzo di analisi del mondo soveratese, un momento di riflessione per tutti gli aficionado alle vicende che interessano da vicino la nostra terra. La lunga disamina del rapporto pro-contro Soverato necessita un ulteriore approfondimento agli argomenti del giorno trattati. Il problema di erogazione idrica che ha lasciato a bocca asciutta in 3 occasioni gli abitanti soveratesi è dovuto all’eccessiva richieste delle utenze, che nel mese di agosto hanno raggiunto le 30000 unità. Analoga considerazione deve essere fatta per il problema depurazione, legato anch’esso al congestionamento prodotto dalla crescita enorme delle presenza nella città soveratese. Ulteriori delucidazioni riguardano il rimpasto richiesto dalle dimissioni dell’assessore azzurro Froio a breve sostituito da un membro, probabilmente Cervadoro, in quota Forza Italia. Al centro si stanno movimenti due movimenti, uno derivanti dagli scissionisti del governo Mancini e l’altro derivante dai dissidenti di Progetto Comune per Soverato. Presumo che presto confluiranno nel medesimo correntone creando la terza voce al dualismo CdL-CentroSinistra. La questione ambulanti risulta di difficile decifrazione. L’ampliamento dei posti fieristici dislocati nel campetto Nunzio Marino si presume sia legato a pressioni insistenti sulla giunta ad opera degli ambulanti + agguerriti (l’aggettivo dovrebbe essere un altro!!!). Se tale variazione rispetterà le illazioni elaborate dal centro- sinistra, la solidarietà fornita dall’intera cittadinanza, si trasformerà in sdegno nei confronti dei due amministratori interessati dall’atto di intimidazione. A quel punto ritengo che l’amministrazione rieletta con enorme scarto debba levare le tende dalla sala consiliare, in quanto cadrebbero i presupposti della “democrazia” attuale. Ultima considerazione riguarda il Soverato Parking. Il Codacons chiamato in causa dal comitato My Day ha rimarcato alcune irregolarità nell’applicazione del piano parcheggi, riguardanti sia il rapporto non paritario tra strisce bianche e blu e sia l’ubicazione erronea delle aree di parcheggio. Il provvedimento civico di ardua assimilazione si è rivelato, malgrado l’atteggiamento prevenuto iniziale a sborsare euri un ottimo sistema di regolazione del traffico. Mi auguro che Il periodo di sperimentazione termini presto rendendo definitivo il “salto di qualità” nella viabilità soveratese. Ultimissima nota riguarda la strumentalizzazione dei giornali locali principali il Domani ed il Quotidiano, teoricamente mass media di diffusione della propaganda rispettivamente di Calabretta e Mancini. In tale quadro risulta l’imprenditore Limoncelli nuovo destinatario del golpe ordito verso l’amministrazione comunale.

Saluti a tutti

Alberto


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