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LA MIA PARTE INTOLLERANTE - a cura del Libero Cittadino in un Libero Mondo |
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“GUARDIA E LADRI - L'INFUOCATO
SETTEMBRE SOVERATESE”
a cura di Massimiliano Riverso
Uno stato politico isterico si insedia repentinamente nella epopea a cavallo tra l'afa estiva ed il refrigerio settembrino. Memori della parodia raffigurata da Mario Monicelli nella pellicola cinematografica di "Guardie e Ladri", l'amministrazione comunale ed il gruppo di minoranza si inseguono ansiosamente, e tra una sosta e l'altra continuano imperterriti il loro personale alterco senza trovare il minimo punto di incontro. La commedia inizia il 30 Agosto 2007 quando in una assolata mattinata di agosto il Presidente del Consiglio Giancarlo Tiani, spinto dalla legittima necessità di trasparenza richiesta dai Gruppi Consiliari di minoranza, convoca "una sessione straordinaria ed urgente" per trattare il seguente ordine del giorno:
- Discussione della deliberazione di G.C. n. 164 del 30/07/2007 avente ad oggetto l’ampliamento dei posti dell’area fieristica ubicata nel campo di calcio “Nunzio Marino”.
- Mozione presentata dal Gruppo Consiliare Associazione Partito Democratico nel corso della seduta del Consiglio Comunale del 25 agosto 2007, ove si richiede l’abrogazione in autotutela di tutte le multe elevate nella zona parcheggi con strisce blu; Legge n. 865/71, art. 51.
- Individuazione aree per la costruzione di alloggi E.R.P. (alloggi di edilizia residenziale pubblica) ed annullamento delibera Consiglio Comunale n. 65/2004.
- L'adesione alla rete delle amministrazioni locali, denominata Ripam,
Con tali premesse il colpo di scena, preventivato a tavolino oppure obbligato dal prolungamento delle ferie estive, è dietro l'angolo. La sala consiliare risulta spoglia e disadorna come un albero dalle foglie caduche, difatti gli unici superstiti radicati nella sala consiliare sono Donatella Scuteri (capogruppo di Forza italia), il presidente dell'assise cittadina Giancarlo Tiani, e Pepè Froio, consigliere comunale di maggioranza autonomo alla coalizione guidata da Raffaele Mancini dopo le sue dimissioni da assessore, mentre presenti in toto i consiglieri Giorla e Severino (Associazione per il Partito democratico) e Rombolà, Calabretta, Fazzari e Gagliardi (Progetto per Soverato). Assente giustificato il solo Nicola Merenda (PpS).
L'embargo democratico sembra palesarsi grazie al presunto boicottaggio della maggioranza di centrodestra. L'incantesimo Houdiniano rappresentato dalla inconsistenza del numero legale necessario per la validità legale del consiglio comunale, si presta a numerose illazioni partorite dal gruppo di opposizione. Le tematiche scottanti da affrontare seduti scomodamente nelle poltrone consiliari, quali l'ampliamento dei posti fierisitici nell'area di Campo Nunzio Marino e il tormentone illegalità legato all'istituzione del Soverato Parking, creano il sospetto di una fuga dal confronto ad opera del premier soveratese e della sua giunta.
La questione “ambulantato” è indirizzata verso una risoluzione finale , nonostante l'insistente accusa di sottomissione e prostrazione all'intimidazione di dubbia provenienza ricevuta dal leader Mancini e dal consigliere Riccio. Difatti il Comune di Soverato ha informato l'intera cittadinanza sull'inoltro al portale comunale di una epistola griffata dagli espositori della Fiera Artigianale Campo Sportivo Marino ( ex Ippica ), nella quale si esprime soddisfazione per il successo ottenuto questa estate, auspicando l'eventualità di mantenere la medesima ubicazione anche per l'estate 2008 con diversi migliorie aggiuntive quali parcheggio interno per gli espositori, installazione di servizi igienici ecc ecc. L'indagine sui presunti mandanti della "lettera impallottolata" risulta poco chiara, malgrado numerose fonti di intelligence abbiano individuato o ipotizzato il presunto reo. La connessione tra l'ampliamento dei posti fieristici tramite ordinanza del sindaco e la rinnovata stima degli espositori fieristici, difficilmente o facilmente si concilia con la solerzia della minoranza, imperterrita nel sostenere la caduta di stile del sindaco prospettando il ritiro della solidarietà espressa in molteplice forme orali e ormai incise negli annales storici soveratesi.
Ulteriore nodo da districare è l'illegalità del Soverato Parking, dimostrata dall'avv. del Codacons, sostenuta dal consigliere Gagliardi, dal Comitato May Day e dalla maggioranza populi, considerata come la goccia che ha fatto traboccare il vaso economico soveratese, pregiudicato dalla propagazione di falle gestionali alberghiere e ristorative che hanno debilitato il riscontro economico estivo 2007.
In tale diatriba si è inserito giustamente l'assessore al Turismo della regione Calabria, il quale ha individuato un male primario che ha allontanato preventivamente il turista, ovvero le cifre astronomiche richieste per gli affitti estivi nell'agorà soveratese.
La mozione presentata sempre dal binomio di opposizione, mediante la quale si chiede l'annullamento in autotutela di tutte le multe elevate nelle zone parcheggio con strisce blu, rappresenta un punto cardine per il mantenimento dell'equilibrio economico soveratese, in quanto il possibile esito positivo del maxi-ricorso proposto da Gagliardi sull'onda degli appelli accolti dai Giudici di Pace in altre città italiane, creerebbe una falla incolmabile alle casse comunali per il dispendio di fondi legati ai singoli risarcimenti ed alle spese processuali.
Ritornando alla narrazione del film, l'eclisse più o meno giustificata della maggioranza sancita dal presidente Tiani che ha dichiarato deserta la seduta per mancanza di numero legale, ha scatenato l'ira e l'indignazione del gruppo di minoranza con conseguente indizione post-consilium di una conferenza stampa.
Le danze sono state aperte dall'ex sindaco Calabretta, (consigliere di Progetto per Soverato) alle cui esternazioni si sono associati a vario titolo l'intero connubio di minoranza, che animato dal fuoco interiore con spietato spirito critico imputa la desertificazione consiliare come la sentenza definitiva sulla morte della democrazia in città esaltando l'indebito affermarsi della manonera.
L'estinzione della democrazia si estrinseca secondo il giudizio del sinistroso Calabretta nel volontario rifiuto al dialogo della maggioranza, presumibilmente legato alla costrizione intimidatoria inflitta per ampliare i posti fieristici dell'area Mercatale Campo Marino. L'aggiuntivo imput della filippica Calabrettiana include il ritiro della solidarietà e la disapprovazione sulla non competenza della Prefettura, sorda alle richieste di rispetto delle regole e dei regolamenti continuamente violati dalla maggioranza comunale.
Antonello Gagliardi si scaglia invece contro l'informatija locale accusandola di servilismo politico nei riguardi degli amministratori del Palazzo. Il consigliere di minoranza impersonifica un novello scopritore dell'acqua calda, ignaro del secolare rapporto di accondiscendenza e manovalanza dei giornalisti alle prerogative e direttive imposte dai governi locali e nazionali, utili per mantenere intinta di inchiostro la loro discutibile penna giornalistica. Non è da meno il sostituto di Mancini al Palazzo di Città Matacera, che accusa la minoranza di abulia programmativa e di pubblicismo shock per risollevarsi dalla crisi d'identità che la affligge e incentivare il sostegno dei giornali locali.Conclude la conferenza Piero Fazzari, fautore del nascente Pd, che ritira solidarietà espressa al sindaco e al consigliere Riccio in occasione dell'intimidazione subita.
Nella rincorsa fra guardia e ladri, il gotha politico soveratese lavora senza pause alla risoluzione del problema rimpasto. La sostituzione del autonomo Pepè Froio diviene progressivamente contorta, per effetto della diatriba interna tra i conservatori legati a logiche partitiche ed i leader promotori di una nuova classe dirigenziale. Il Sindaco Mancini sostiene a spada tratta la nomina di Vittoria Sica(Patto per lo Jonio) o di Antonio Rattà(An) probabili elisir di lunga vita per una amministrazione in repentino calo di consensi. Contrari ai desideri del sindaco sono l'Udc che propone il presidente dell'Associazione Balneare Salvatore Riccio ed il Gruppo di Forza Italia che spinge per il tecnico Cervadoro oppure per la promozione della Scuteri, in base a quanto legittimato dal riscontro elettorale. La nomina del nuovo assessore avverrà probabilmente il 12 settembre sancendo la guerra definitiva interna generata dall'assegnazione della settima poltrona, da secoli rimasta vuota alla ricerca di un nuovo padrone. L'ombra del maremoto politico lambirà presto la Baia dell'Ippocampo estendendosi sino alla sala consiliare ubicata nel centro della splendida località marina.
Il gruppo di minoranza(Associazione per il Pd e Progetto per Soverato) per la prima volta inconsciamente coeso si renderà promotore della presentazione di una mozione di sfiducia contro il sindaco, che richiede la firma di otto consiglieri comunali per sfiduciare il primo cittadino. Il presunto terzo polo ancora nel limbo dell'agorà soveratese potrà esporsi, manifestando i primi segni di vita grazie alla cooperazione tra membri dissidenti di maggioranza e minoranza. Fonti interne considerano quasi certa la firma al documento di sfiducia da parte di otto consiglieri comunali, frutto di una situazione politica ormai insostenibile e delle voci provenienti da più parti negli ambienti politici che avanzano l’ipotesi di unione dell’ex assessore Froio ai 7 consiglieri do minoranza. Soverato è entrato in un tunnel senza via di uscita, in uno stato mentale assimilabile all’inconscio delle anime rinchiuse nel Castello di Cassandra.
L'operato della maggioranza risulta essere antinomico e di impervia definizione, poiché allo sviluppo infrastrutturale legato alla progettazione dell' Ecomuseo, del Teatro Comunale, della Strada di Piano, alla ristrutturazione del Palascoppa e degli edifici scolastici si oppone una deficitaria gestione amministrativa. Quale sarà la soluzione per risollevare Soverato da questo stato di convalescenza prolungato? Il rimpasto oppure lo scioglimento della giunta comunale?
Ai posteri l'ardua sentenza.
Massimiliano Riverso
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