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LA MIA PARTE INTOLLERANTE - a cura del Libero Cittadino in un Libero Mondo

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PARCHEGGIO SI, PARCHEGGIO NO! LA TERRA DEI TURISTI!!

 Nell’ultimo mese la radiosa cittadina dell’Ippocampo ovvero la famigerata “Perla dello Ionio”, è attraversata da una turbinosa diatriba riguardante l’istituzione del progetto Soverato Parking, dato in appalto ad un gruppo imprenditoriale umbro-perugino. Illustri Imprenditori soveratesi e soprattutto baldanzosi giovani privi di idee, avete perso mestamente una grandiosa opportunità  per il vostro incerto futuro remunerativo, disorientato nella ricerca del vello d’oro. Possibile che nessun imprenditore o società soveratese abbia preso parte alla gara di appalto per l’assegnazione della gestione dei parcheggi a pagamento?

Spero vivamente di aver toppato in questa mia considerazione. 

Il Caso Arcipicchia  “2+2 non fa quattro  tristemente noto alla popolazione soveratese ed in particolare alla Corte dei Conti, ha determinato un grave periodo di crisi riguardante l’amministrazione guidata dalla CdL..

Il Caso Froio è estremamente complesso da decifrare per molti abitanti della Baia dell’Ippocampo, ma rappresenta un lapalissiano sintomo di crisi per l’alleanza di centro-destra, frutto di una peculiare lotta all’interno di Forza Italia. Da non competente in materia politica soveratese presumo l’esistenza di una diatribe interna fra gli annosi rappresentanti del gruppo AN, molto affini ideologicamente ed a livello programmatico all’ex amministrazione comunale satrianese, e le nuove e vecchie leve del partito berlusconiano in cerca di un ruolo preminente nel panorama amministrativo soveratese. L’UDC resta alla finestra ad osservare con attenzione e spirito critico, disorientata dalla creazione del nuovo gruppo autonomo e dal probabile sgretolamento della maggioranza nei mesi a venire. Il prodotto finale di tale retorico conciliabolo, ha consentito in passato alla giunta comunale l’estrazione dal cilindro magico della “minimum tax” Parcheggi a Pagamento, al fine di  risalire la china e presumibilmente colmare l’ingente debito prodotto dalle ultime amministrazioni soveratesi. Nell’ultimo anno, come menzionato dai polemici e incazzati cittadini dell’antica Poliporo, l’amministrazione comunale ha deciso di sfruttare il jackpot dei cosiddetti “vantaggi del territorio”. Al fine di ottenere un risultato concreto, non si è avvalsa di un adeguato programma di sviluppo turistico, bensì di celati ed impercettibili aumenti delle tasse comunali. In particolare si è registrato l’incremento dell’imposta Irpef, della tassa sull’immondizia e del caro Acqua. Affamata come una bestia famelica ed avente disperata necessita di danaro, ha rincarato la dose promuovendo con lode e bacio accademico il Progetto Soverato Parking. Tali incrementi di tasse deleteri per l’intero contado, in particolare per la nutrita frangia di popolazione disagiata, sono adottati dai gestori comunali come mezzo ultimo per ottenere un incremento del numero di residenti ed un aumento considerevole del PIL annuale soveratese. La formula è semplice + residenti + tasse + entrate, risultato finale estinzione del debito. Geniale direi!

L’area comunale mediante una opportuna pianificazione territoriale è stata tagliata in tre fette color rosso, giallo, verde a differente funzionalità e valenza, e situate a distanza progressivamente maggiori dai principali centri di attenzione, ovvero dai punti nevralgici della cittadina marittima.(Corso Umberto e Lungomare). La delibera prevede inoltre l’istituzione di abbonamenti mensili variegati in termini di prezzo tra residenti e cosiddetti “pipari del circondariato”. Spero vivamente che le fiabe circolanti sul disco orario e sui costi siano completamente errate, altrimenti da “buon satrianoto” una nottata in fascia rossa senza abbonamento mi costerebbe 10 euro!!! Ma abbiamo perso il lume delle ragione, oppure vi siete fumati l’intera Cuturella?. Potrei aprire uno “chalet” sulle sponde dell’Ancinale, con i soldi risparmiati in 2 mesi di vacanze nella bolgia soveratese.

Analizzando gli interessanti spunti riportati dai cittadini soveratesi nella Pagina Libera del sito, cercherò di fornire delle risposte appropriate:

“Il Residente a Soverato, tempo fa, si poneva degli ironici e critici interrogativi:

Per quanto riguarda i residenti cosa si farà si darà loro un permesso per parcheggiare nella via di residenza? Io e quelli come me che abitiamo nei pressi in cui a luglio si fa la fiera di s. Anna e a Pasqua la Fiera dell’Angelo la macchina ce la metteremo in tasca o dovremo lasciarla altrove costretti a pagare?

Nell’ambito condominiale e privato auspico che gli abitanti siano in pieno possesso di posti auto prestabiliti, altrimenti sarebbe un vero cataclisma. Sarete costretti a lunghe promenade sotto il sole cocente delle 14 e ad interminabili code per trovare la chimera di un adeguato parcheggio. Spero che i residenti siano giustamente agevolati ed abbiano la facoltà di  parcheggiare in ogni fascia senza limitazioni di sorta.

Il comune vuole recuperare seriamente soldi per le casse vuote? Perché allora non comincia a vedere quanti non hanno la residenza, ma hanno il domicilio e dunque vivono a Soverato tutto l’anno usufruendo degli stessi diritti di chi ha la residenza e paga le tasse del comune di Soverato. Per quale motivo io che ho la residenza e pago fior di quattrini di tasse per il comune di Soverato devo essere costretto a pagare anche il parcheggio come coloro che hanno solo il domicilio e che quindi non pagano nessuna tassa al comune?

Tale problematica riguarda la totalità dei comuni italiani, dove a differenza dei residenti, i domiciliati sono esenti dal pagamento di specifiche imposte. Non si tratta di un difetto legislativo in quanto le medesime imposte vengono regolarmente pagate dai domiciliati nei loro comuni di residenza.

“Il Contribuente stufo e deluso ,molto polemico ed autocritico. si poneva delle domande interessanti, degne di essere analizzate:

      Quanto dell'euro che noi pagheremo resterà nelle casse comunali

Probabilmente entrerà nella fenditura del salvadanaio “a porceriuzzu” custodito  preziosamente dall’Amministrazione Comunale, per ristabilire l’equilibrio necessario all’economia soveratese. Onestamente penso rappresenti anche una mossa adeguata per risollevare le sorti del bilancio soveratese, tuttavia opportunamente modificata non dovrebbe creare scompensi all’intera comunità.

     Come verranno utilizzate tali somme?

Necessariamente per investimenti nel campo delle politiche sociali e turistiche. “Oops  scherzavo!”. Sicuramente verranno in primo luogo adottati pel colmare il bilancio in passivo erroneamente calcolato. Malgrado ciò, auspico che il restante gruzzoletto possa determinare il rinascimento soveratese a livello infrastrutturale e soprattutto sociale. 

I cittadini cosa ne pensano? Qualcuno glielo ha chiesto?

La votazione è stata effettuata per “alzata di mano” nel corso del consiglio comunale, in presenza dei vari rappresentanti di quartiere. Tali scelte civiche che riguardano ed interessano strettamente la popolazione richiedono una opportuna consulta tra i cittadini direttamente interessati dall’opera e dalla sue conseguenze, allo stesso modo di pianificazioni territoriali. Probabilmente il comune di Soverato avrà fornito le date delle riunioni, ove veniva trattato lo scottante argomento del giorno, pertanto era compito e diritto del cittadino far sentire la propria voce e proporre una opportuna soluzione.  Ipotizzo che una nutrita frangia della popolazione abbia ignorato tale consulta programmativa. Il mio umile consiglio è quello di monitorare attentamente l’operato dell’amministrazione, evitando di lamentarsi e piangersi addosso alla fine della vendemmia.

E’ possibile installare i parchimetri sui marciapiedi? Quando si rompono sono i cittadini a doverli riparare oppure il comune pagherà l'occupazione di suolo privato ?

Saranno problemi della azienda destinataria dell’appalto.

Perché se a Catanzaro il costo del biglietto è di 0,52 centesimi a Soverato è di 1 €?

Semplice siamo nel maestoso quartiere residenziale della Florida italiana “Bellair”, i prezzi sono comparati alla qualità della vita ed alla bellezza del posto. Un attimo di riflessione gente, in nessuna della metropoli italiane vigono tali prezzi! Possibile che in un nanosecondo Soverato si sia trasformata nella New York nostrana.

“Il Contribuente conclude sentenziando: “MI SA CHE INVECE DI PARCHEGGIARE… SCAPPERANNO VIA!!! E DI CORSA… “. Gentile amico penso che Soverato si sia trasformata in una donna dai facili costumi, ovvero una botta e via.

     “LOsservatore Soveratese” fortemente legato alla problematica turistica, considera il PaP come il caprio espiatorio del attuale esodo di numerosi bagnanti verso gli accoglienti e pacifici lidi circondariali (Montepaone, Davoli, S.Sostene e Sant’Andrea).

Caro Osservatore, tale accorgimento denominato Soverato Parking, se in futuro non verrà ulteriormente modificato, , costituirà un ulteriore incentivo per affittare ombrellone, lettino e cabina lontano dalla costa del sughero. I prezzi allucinanti proposti dagli avidi gestori dei lidi, caratteristici lavoratori stagionali meno nobili rispetto ai contadini veneti che nel XX secolo migravano in Sudamerica per la stagione dei raccolti, hanno già determinato lo spostamento definitivo di un considerevole flusso di gente e una importante perdite in cash alle casse soveratesi.

Tali soggetti hanno tentato di giustificare il tutto paragonando Soverato a Rimini, ma non si rendono conto che sono due realtà completamente diverse? A Rimini con 1000 si passano anche 15 giorni, qua non stai neanche una settimana con i prezzi che ci sono negli alberghi, per non parlare dei fitti delle case. Non solo anche la posizione geografica è differente, il che non è poco. Come si fa a non pensare che si sta per fare un grande favore ai paesi vicini, i quali vedranno aumentare il loro giro d’affari mentre qua diminuirà, così come lo si farà a quel buco chiamato centro commerciale il tutto a discapito dell’economia soveratese.

Potresti essere un opportuno aiutante di Giulio .Tremonti o Padoa S., vista la tua lungimiranza e attenzione rivolta al ramo economico.

In tutta onestà, tralasciando le notevoli bellezze naturalistiche che contornano tale ramo di costa, non è minimamente pensabile paragonare Soverato ai centri turistici della Riviera Romagnola, della Versilia, delle Cinque Terre, della Costa Azzurra.

I fattori discriminanti sono molteplici:

Prezzi Elevatissimi in ogni ambito, in particolare nel campo affitto abitazioni e locali. Mensilità esorbitanti per l’intero anno solare, con picchi massimi nella stagione estiva(Giugno – Agosto) assimilabili a soggiorni dorati nei quartieri alti di Los Angeles oppure in suite esclusive a Saint Tropez. L’economia soveratese è in declino in quanto il turista occasionale, non il periodico emigrante del film Bianco Rosso e Verdone, ha deciso di investire i suoi risparmi in realtà limitrofe quali la milanese Gagliato, Davoli, Satriano, Montepaone, località dove i prezzi sono dimezzati rispetto al polo soveratese, nonostante la irrisoria distanza dall’ombelico del  mondo calabro. Ulteriore punto a favore è la temperatura mite e ventilata rispetto alla opprimente canicola soveratese.

 Le spese incomprensibilmente sostenute nei svariati lidi che delimitano il lungomare.

Il dazio mensile ombrellone-lettino-cabina versato ai gestori dei bagni chic e falsamente perbenisti necessita un mutuo decennale alla adiacente filiale Carime di Corso Umberto. Per tale motivo è giustamente appellata la “Città dei Lidi”.

Prendiamo in considerazione il settore ristorativo.

Numerosi ristoranti dell’area(non menziono le generalità per evitare fastidiosi problemi) presentano menù platinati ed inaccessibili ad un qualsiasi medio-borghese turista italiano. Alternative e complementari ai vari 5Star&Co sono le accoglienti rosticcerie interne rispetto al lungomare, guidate da Benito, il Ritrovo dai succulenti calzoni e primi piatti.

Prendiamo in considerazione i locali notturni, analizziamo accuratamente i prezzi dei cocktail degustati nei conservatori lidi vip, da secoli “la stessa manestra!”. Nonostante il periodico cambio di rotta e slogan: “ Soverato la tua estate Fashion, Tentation, Passion” la solfa è sempre la stessa! I 7 euro farebbero rabbrividire anche l’armatore Onassis. I famigerati lidi trend annoverano ultimamente fra i loro extralussi anche il pagamento dell’entrata, neanche fosse il Bilionaire di Briatore recente paesano. Il Fiume Gange si mantiene nella media, risultando maggiormente accessibile al pueblo unito; pecca unicamente per il fatto che è tremendamente ridotto per accogliere la folta generazione post-adolescenziale, stanca “dell’unz-unz” house che tormenta i cervelli soveratesi dall’alba al tramonto, dall’Appennino alle Ande. Le limitate discoteche dislocate nell’ enclave soveratese costituiscono un focolaio ardente di gioventù, tuttavia presentano prezzi onerosi per associare ad una notte danzante una semplice cenetta a base di antipasto, primo piatto e dessert. Ricordo ancora con rammarico i 5 eurozzi sprecati per la degustazione di un cocktail analcolico, “cazzo 5 eurozzi!” per un aperitivo costituito da 3 spruzzate di succhi discount ed un leggero tocco di soda guizza. Analizziamo adesso le peculiarità dei locali notturni trendy, patrimonio esclusivo del Vip catanzarese munito di “golfino,camicetta jeans e scarpa sportiva assolutamente griffate” e di qualche sparuto fighetto soveratese. Le numerose disco dislocate nei depositi alluvionali del Beltrame, sulle falesie e parti basse di Caminia sono molto esose oltre ad essere esclusive e selettive, per le persone in infradito, pinocchietto e t-shirt aderente.

Paolino Hendel nelle vesti di CarCarlo Pravettoni , pietra miliare di Mai Dire Gol, proferiva con sorriso sardonico e avido: “ è la lira si impenna, in tal caso è l’euro si impenna”. 

Per nostra fortuna esistono posti come “Marcello&Co”, aspramente criticato dagli imprenditori dei lidi per la politica al ribasso instaurata da anni; il delizioso “Chocolate” panacea della fame chimica, ove crepès, cornetti assortiti e brasilene riescono a colmare gli sfizi e le voragini creati dall’alcool e dallo smoderato consumo di cannabis, ma anche dalla vera e propria “gulia nostrana”. Periodicamente discuto animatamente con il gentile gestore, poiché non è possibile  pagare un mega-cornetto bianco e nero solamente 1 euro!.

Completamente estraneo all’andazzo generale è il Lido Marechiaro, uno dei pochi stabilimenti al passo con i tempi, che nonostante il deleterio fascio di costa demaniale in cui sorge, presenta una organizzazione al pari delle principali località turistiche (Costa Azzurra, Versilia e Riviera romagnola) quali animazione, attività ricreative, concerti dal vivo, tornei estivi e prezzi conformi agli spogli portafogli giovanili. 

Dissertiamo infine sulla “ Collezione Inverno-Estate soveratese”. I prezzi dei negozi chic del corso, tra i quali spiccano PacoRabanne&Co sono similari ai maestosi atelier siti in via della Spiga o Via MonteNapoleone. Mi chiedo costantemente, visto che la popolazione soveratese veste sempre all’ultimo grido, quanti prestiti effettuate periodicamente nelle varie filiali per godere di tale sfizi? Presuppongo siate tutti indebitati e “muru muru cu spitala”, come enuncia un noto proverbio locale.

Degno di noto nella diatriba PaP sono le considerazioni del sordo “Don Chisciotte della Mancia,” autore del “Silenzio da far scoppiare le orecchie”. Rispondo in merito ad alcune considerazioni differenti dal filo conduttore precedente:

-   Non vi sono mezzi di collegamento seri tra i paesini!

Esiste un problema annoso riguardante il collegamento con i paesi limitrofi, tuttavia ritengo che le distanze limitate dal cuore soveratese non richiedano una organizzazione articolata dei trasporti. Viviamo in comuni differenti, ma Satriano, Davoli, Gagliato, etc si identificano in frazioni illegali di Soverato. Unica opzione da valutare attentamente consta nell’organizzazione di servizi navetta per raggiungere le discoteche soveratesi e limitrofi, sia per consentire agli adolescenti la possibilità di uscire dal guscio paesano sia per evitare che autisti annebbiati dal cannabis e dall’alcool guidino nelle malstrutturate strade circondariali

  Alla fine a parte il casino ed il "nome", paesi come Montepaone, Montauro, Davoli etc..etc..  offrono le stesse cose se non a volte di più. Di eventi, a parte il passeggio e piccole trasgressioni giovanili, non se ne vede neanche l'ombra.

Con tutto il rispetto, tranne qualche localino carino sparso qua e la, vedi il Persifal, l’epicentro della vita notturna è senza ombra di dubbio Soverato. Dal punto di vista dell’intrattenimento serale, senza Soverato la nostra area sarebbe defunta e sepolta. Anche una semplice vasca, mettendo da parte la curiosità nostrana, lungo lo splendido lungomare, leggermente storpiato da panchine “sdirrupate” e cassonetti orribili, è estremamente degna di nota e tonificante nelle luminose e torride notti di estate calabre. 

Francesco Chiaravalloti ha illustrato ironicamente con opportuno spirito critico ed acume, l’assetto attuale della cittadina soveratese, adottando il Soverato Parking come trampolino di lancio per analizzare il decadentismo turistico soveratese:

“Sento parlare di turismo soveratese da quando ero piccolo, ma ora che sono cresciuto mi rendo conto che sono tutte parole, quello che c'è a Soverato nella stagione estiva (che qui è il solo mese di Agosto) non è affatto turismo, quelli che vengono a Soverato non sono affatto turisti bensì emigrati che tornano (dopo aver sgobbato tutto l'anno) a trovare i parenti, oppure catanzaresi che vengono a fare il loro mese di vacanza, ma ormai sono molti di meno ed in continua diminuzione, si, perche pochi sono disposti (giustamente) a pagare tremila euro al mese per affittare un appartamento per stare a "Soverato", o di alloggiare in un albergo con prezzi altissimi, zero servizi e strutture scarse e obsolete. Ma a parte il fatto dei turisti e il fatto che l'alta stagione va dal 3 al 18 agosto, il problema è che qui le persone non sono invitate a venire e restare, ma piuttosto a scappare, si perche i prezzi di qualsiasi struttura turistica sono alle stelle (e poi ci si lamenta che non si lavora) chi ha i prezzi competitivi lavora sotto l'invidia del vicino che lo guarda e fa di tutto per ostacolarlo (...) mancanza di strutture e soprattutto di organizzazione!”

Soverato la famigerata Perla Dello Ionio rappresenta da decenni, insieme alla rocciosa Caminia l’epicentro turistico dello splendido Golfo di Squillace. Ricordo ancora con stupore la rivoluzione sociale ed urbanistica apportata dall’Amministrazione Calabretta “Pedalando Volare”. L’antica Poliporo da brutto anatroccolo si trasformò improvvisamente in un meraviglioso cigno. Gli interventi oculati della giunta Calabretta trasformarono una semplice cittadina marina del Basso Ionio, senza infamia e senza lode come molti paesi del vicinato, in una splendida realtà turistica metà prediletta dei montanari calabresi, degli emigrati nostrani e soprattutto di piccole colonie italiane provenienti dal napoletano, dall’ urbe romana, dalla Brianza, alla scoperta della rupestre ed accogliente Calabria. Dopo il boom turistico precedente all’entrata in vigore dell’euro, il centro soveratese iniziò ad attraversare un periodo di crisi nerissima. Il numero dei visitatori estivi diminuì in maniera esponenziale raggiungendo il livello minimo nella stagione 2006 2007. Gli abitanti del soveratese sono pienamente consapevoli delle cause principali di tale declino e della mancata crescita turistica di tale attraente bellezza.  

Sono perfettamente concorde con Francesco su numerose dissertazioni, cause primarie del declino turistico, ovvero:

Assenza secolare di strutture : Alberghi , Hotel, Bed and Breakfast, Ostelli per i Giovani, Villaggi Turistici. Nel campo innovativo del B&B, la Calabria muove i primi passi grazie allo spirito imprenditoriale di alcuni giovani del posto e soprattutto grazie ai finanziamenti stanziati dalla Regione Calabria. Tuttavia la carenza strutturale ed organizzativa alberghiera limita enormemente l’afflusso dei turisti italiani e soprattutto esteri. Tali strutture aiuterebbero anche il settore occupazionale giovanile.

Mancanza di attrattive ed alternative: dopo la giornaliera “vasca”ed il periodico tour de force Gange, Marinella, Baia Rais non pensate che il turista si spacca i cocomerosi attribuiti. Eliminate la Festa della Madonna di Porto Salvo nel mese di Agosto, il Magna Grecia Festival, ed i coloriti Giochi di Eutimo, la visita al Giardino Botanico e l’esplorazione dei fondali colonizzati dal simpatico Ippocampo, dopo appena 5 giorni la gente scappa poiché è la solita routine(Che noia che barba,che barba che noia!!).

Non omettiamo il problema depurazione, in quanto l’impianto nella stagione estiva non è in grado di smaltire il sovraffollamento merdoso provinciale. L’Assessorato all’Ambiente ed i comuni limitrofi interessati direttamente sulla funzionalità dell’opera, collaborano assiduamente per venire a capo al problema. Auspichiamo in una risoluzione rapida della questione. Non trascuriamo ulteriormente la probabile chiusura del tratto di statale compreso fra Cz Lido e Scolacium, il quale potrebbe determinare una cortina isolante del polo soveratese. Sono stati presentati numerosi progetti architettonici e urbanistici, per l’estensione del lungomare in modo da unire i principali paesi del basso Ionio, creando una conurbazione turistica ed attrattiva eccezionale per l’area. Il progetto del Porto di Satriano, temutissimo dal sindaco Mancini a causa della famigerata erosione costiera, potrebbe favorire lo sviluppo del turismo velico con l’attracco delle imbarcazioni care a molte famiglie erranti nei mari italici, inoltre fornirebbe posti di lavoro a molti giovani dell’area. Avete notato che le barche soveratesi sono assediate nei parcheggi comunali! La costruzione di villaggi e di ostelli nell’immense aree grezze, dimenticate dall’urbanizzazione moderna  ed una propagandistica campagna pubblicitaria potrebbero determinare l’esplosione turistica di tale cittadina stupenda. A livello naturalistico la costa soveratese e l’intero Golfo di Squillace paragonate a Cervia , Cinque Terre, Viareggio sono estremamente superiori. Le lacune etniche quali mancanza di iniziativa, di spirito, di organizzazione e di ingegno degli imprenditori nordisti tarpano le ali ai gabbiani che aleggiano sul mare nostrano. Con una oculata progettazione e programmazione turistica Soverato diverrebbe uno dei principali poli turistici dell’intero Meridione. 

Concludo rievocando la storia dei Parcheggi a Pagamento.

L’istituzione dei Parcheggio a Pagamento è estremamente deleteria, se non viene opportunamente modificata con varianti a livello di prezzo e organizzazione. Conosco a fondo la mentalità dei turisti e soprattutto la riluttanza ad elargire soldi dei miei conterranei. Una proposta adeguata sarebbe stata quella di adibire gli immensi spazi e piazzali di via Amirante e Trento Trieste a parcheggi gestiti dal comune con una spesa minima di un euro a giorno, e collegarli al lungomare mediante un opportuno servizio navetta con una periodicità di 30 minuti. La Babele del parcheggio estivo esisteva, ma la confusione delle lingue regnerà soprattutto a partire dall’estate 2007. 

"I fanciulli trovano tutto nel nulla, gli uomini trovano il nulla nel tutto." G.Leopardi

 Massimiliano Riverso “LIBERO CITTADINO IN UN LIBERO MONDO

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