Il disastro di Soverato
Tra l'8 ed il 10 Settembre del 2000 la nostra regione si trovò coinvolta in una intensa ondata di maltempo tramutatasi in tragedia. In quella circostanza, oltre ai danni materiali, morirono 13 persone tra disabili e volontari di una associazione, ospiti in un camping costruito su di un torrente. Si è trattato di una tragedia che possiamo definire "annunciata da tempo"... Iniziamo questa breve illustrazione con la premessa che tutto il dramma che si è venuto a creare non è attribuibile solamente alla particolare configurazione barica. Oltre a questo e al dissesto idrogeologico del territorio calabrese, si deve menzionare il dissesto culturale dell'italiano medio che costruisce dove non dovrebbe... In quei giorni antecedenti il disastro, il bacino del Mediterraneo è dominato da un campo di alte pressioni che garantisce condizioni di stabilità sulla nostra regione. All'inizio di quella tragica settimana, i modelli di previsione dei vari centri meteo mondiali mostrano grosse divergenze tra loro per configurazioni bariche completamente diverse. L'ECMWF sembra il più ottimista a confronto del modello Nogaps che mostra la formazione di una ciclogenesi sul Tirreno meridionale a metà di quella tragica settimana.
Martedì inizia la svolta. La Pressione inizia a cedere sull'Italia mentre un intenso getto polare in quota sta per irrompere dall'Europa centrale nel bacino del Mediterraneo al seguito di un sistema frontale.
Questo determina la formazione di una depressione ben strutturata anche in quota sul basso Tirreno, che viene isolata per l'aumento della pressione sull'Europa centrale. Il minimo tende a traslare verso lo Ionio ma, ruotando attorno a quello presente in quota, apporta maltempo sulla Calabria. Oltre al richiamo di aria fresca da NE nei bassi strati (aria fredda anche in quota per il periodo), la struttura è alimentata dal vapore del mare che fornisce particolare energia dato che la sua temperatura superficiale si aggira ai 26°C. Il contrasto tra l'aria relativamente fredda da NE con quella più calda al suolo preesistente porta alla formazione di nubi torreggianti di particolare rilievo superanti i 10 km di quota.
Le precipitazioni assumono carattere temporalesco di forte intensità su gran parte della regione. In particolare, per Effetto Stau, i fenomeni si concentrano lungo il versante ionico dove si registrano gli elementi precipitativi più rilevanti (430 mm di pioggia in tre giorni). Domenica si osserva la sovrapposizione dei due minimi, quello in quota e quello al suolo, segno che la fase di maltempo ha raggiunto l'apice e che ormai inizia il declino della circolazione depressionaria. Dopo aver lasciato però sul posto morte e distruzione. IN RICORDO DELLE VITTIME
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ARTICOLO GENTILMENTE OFFERTO DA CALABRIAMETEO
Nel settembre del 2000 una immane tragedia colpì, non solo la cittadina di Soverato, ma tutto il territorio Nazionale. Come certamente si ricorderà, l'evento funesto, in cui persero la vita tredici persone, tra disabili e volontari di un associazione, fu causato certamente dalle abbondanti precipitazioni che imperversarono sulla zona, ma anche dal fatto che il Camping nel quale gli "sfortunati" stavano trascorrendo una vacanza, sorgeva proprio sul letto di un torrente. Da allora qualcosa si è mosso ma molto si deve ancora fare. Non rimaniamo con le mani in mano in attesa che tutto torni normale dopo la punizione, attendendo quella successiva. Invece di attendere il prossimo evento disastroso, la prossima "ira degli Dei", forse dovremmo cominciare a rimboccarci le maniche, tutti, indistintamente, provvedendo a riparare i guasti da noi stessi provocati. Tantissimi altri campeggi si trovano costruiti proprio in vicinanza di torrenti e fiumare, questo non possiamo e non dobbiamo dimenticarlo. Il territorio malato della Calabria fa sì che anche un modesto temporale può provocare danni molto gravi; assomiglia molto al "corpo" di una persona malata a cui basta un semplice raffreddore per far precipitare la situazione nel baratro. La Calabria risente fortemente dell'azione malvagia dell’uomo sull’ambiente con costruzioni selvagge e cementificazioni, con un’opera di disboscamento incredibile (pensate agli incendi di origine dolosa che ogni estate bruciano ettari ed ettari di bosco) che ha come conseguenza movimenti franosi e trasporto di materiale solido a valle, con l’abbandono delle aree montane e d’alta collina, con la costruzione di dighe e discariche, queste ultime costruite comunemente sui greti dei torrenti. In gran parte tali costruzioni risultano esser abusive e ciò è permesso da amministratori da "quattro soldi", capaci di tutto per ottenere sporchi lauti compensi. Diciamolo pure: una sorta di mafia!! Per non parlare del prelievo massiccio di materiale dal letto delle fiumare, il deposito di rifiuti e materiali inerti che sbarrano la via all’acqua. Non serve a nulla parlare troppo genericamente di dissesto idro-geologico in Calabria o meglio in Italia. La classe politica dovrebbe occuparsi di cose molto più concrete, dei problemi dei cittadini, dell'ambiente, quindi dello sviluppo del territorio. I politici dovrebbero prendersi l’impegno di investire danaro per una programma di ricostruzione ambientale. E coloro i quali non fossero interessati a tutto questo non dovrebbero essere votati. Francesco Nucera |
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