|
Sperimentazioni
recenti hanno evidenziato nuove virtù salutari e curative
La «rossa»
di Tropea, amica del cuore (e non solo)
Che
la cipolla rossa di Tropea fosse un’«amica del cuore» lo si sapeva già da tempo.
Insigni studiosi internazionali (e tra questi, il prof. Lino Businco,
luminare della scienza e della medicina)
diversi lustri addietro esaltarono a più riprese le sue virtù salutari e
curative. La proprietà più nota, evidenziata fino ad oggi? È stata quella
relativa alla capacità di difendere l’organismo dall’angina pectoris, malattia
che si caratterizza per un dolore avvertito improvvisamente al petto e che si
irradia a volte al braccio sinistro. Successivamente, però, la ricerca
biochimica, dopo una serie di esami approfonditi sui suoi estratti
standardizzati, ha messo in luce anche la capacità di ridurre la quantità di
colesterolo e di trigliceridi nel sangue, lasciando invariato il colesterolo
«buono». È già tanto e solo per questo, sua maestà la cipolla rossa di Tropea,
merita un elogio solenne. Tuttavia, i suoi pregi non si esauriscono qui. Anzi,
continuano sempre di più (piacevolmente) a sorprendere. Ultimamente, proprio a
causa delle sue molteplici doti, ha fatto il suo ingresso trionfale addirittura
nell’Università del Texas, finendo al centro di un interessantissimo processo di
studio e sperimentazione, volto a ricercare - tra le sostanze contenute nel
bulbo di color rossastro - tanti altri principi attivi: quelle molecole, cioè, a
cui è possibile attribuire (con certezza) l’azione terapeutica riscontrata
nell’intera pianta. «Già di per sé, la cipolla mediterranea», affermano gli
studiosi, «contiene un’essenza volatile ricca di glucosidi solforati, il più
importante dei quali è il disolfuro di allilpropile, a cui si deve la maggior
parte delle sue proprietà. Contiene anche enzimi in abbondanza che stimolano la
digestione e il metabolismo; oligoelementi (zolfo, potassio, magnesio, fosforo,
ferro, fluoro, calcio e manganese, nonché vitamine (A, B, C, E) e flavonoidi
dall’azione diuretica, oltre alla glucochinina», un ormone vegetale dall’azione
antidiabetica». I principi attivi della cipolla rossa di Tropea, come se il
tutto non bastasse, però andrebbero ben oltre e gioverebbero persino «a chi
soffre di ipertensione, di obesità, di reumatismi, di artrosi, di gotta e di
malattie renali». Fra l’altro, viene consigliata anche in caso di nefrosi, di
albuminuria, di ritenzione di liquidi, di renella e di calcoli renali, in quanto
«riduce l’acidità nell’orina, favorendo l’eliminazione dell’acido urico e di
altri residui tossici del metabolismo».
Agirebbe, inoltre, come antiaggregante delle piastrine, contrastandone l’eccessiva tendenza a raggrupparsi e a dar luogo alla formazione di trombi e di coaguli.
Ch dire? Davvero straordinarie le azioni farmacologiche di questo bulbo, per giunta usato pure come cosmetico sotto forma di lozioni, cataplasmi e impacchi, per ammorbidire e rendere più bella la pelle o per purificarla da impurità, acne, foruncoli, ecc.
Ma c’è di più. La cipolla è antibiotica, afrodisiaca, espettorante, diuretica, depurativa, fluidificante del sangue, vermifuga, ipoglicemizzante, tonificante e preverrebbe addirittura il tumore intestinale.
Chissà, forse anche per questo motivo costituisce da tempo un elemento fondamentale della «dieta mediterranea», che la impiega sia cruda (in insalata) sia cucinata nella preparazione di vari piatti, con l’aggiunga di un buon olio d’oliva. La cipolla rossa di Tropea, insomma, è maggiormente ricca di proprietà rispetto a quella comune e fa veramente bene alla salute. E pensare che l’espressione popolare «mangiar pane e cipolla», ancora oggi viene usata – specie dagli anziani, in quasi tutta la Calabria - per alludere all’estrema povertà di questo bulbo commestibile!
Vincenzo Pitaro
Giornalista e
Scrittore, Autore SIAE per la parte letteraria, risiede a Gagliato (CZ). Scrive
per la pagina «Arte Cultura Spettacolo» del quotidiano Gazzetta del Sud nonché
per altre testate nazionali, tra cui la rivista scientifica «MTM, Medical Team
Magazine» diretta dal professore universitario Eugenio Raimondo. Specializzato
in Comunicazione, il giornalista Vincenzo Pitaro si occupa di uffici stampa
vari, anche in manifestazioni di breve durata (Festival di Sanremo, Riva del
Garda, ecc.). Piuttosto poliedrica la sua carriera: ha al suo attivo diversi
volumi di narrativa, saggistica e poesia dialettale e, come editore, ha finanche
pubblicato testi universitari di filosofia e psicologia. Suo website:
www.vincenzopitaro.it
SoveratoWeb.Com - Il Portale di Informazione del Soveratese
|