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RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Anche Catanzaro sarà coperta dalla tecnologia Wi
Max
Contributo di
Salvatore Ferragina
Arriva anche
a Catanzaro la tecnologia WiMax che consentirà l'accesso a reti di
telecomunicazioni a banda larga e senza fili. Nell’ultima riunione della Giunta
comunale, infatti, è stata accolta la proposta dell’assessorato alle Innovazioni
tecnologiche, retto da Roberto Talarico, di siglare un protocollo d’intesa con
la Linkem Spa, società che anche per la Calabria si è aggiudicata dal Ministero
delle Comunicazioni la licenza WiMax. A breve il sindaco Rosario Olivo e i
rappresentanti della Linkem s’incontreranno per ratificare l’accordo.
L’innovativo sistema di connessione WiMax consentirà ad uffici amministrativi,
cittadini ed imprese la navigazione in Rete ad alta velocità e la possibilità di
effettuare chiamate. Inoltre consentirà la connessione ad Internet senza fili in
aree geografiche molto ampie e difficilmente raggiungibili dalle infrastrutture
tradizionali, quali cavi e fibre ottiche. Questa caratteristica rende il WiMax
uno strumento efficace per ridurre il digital divide nazionale fornendo servizi
Internet e voce a banda larga.
Il WiMax presenta, inoltre, indubbi vantaggi e caratteristiche peculiari che
rendono tale tecnologia più adatta in determinati contesti, quali l’elevata
elasticità tecnologica e impiantistica; le operazioni minime di installazione e
manutenzione, in quanto non occorre scavare perché gli apparati sono agevolmente
accessibili, nonché il basso impatto ambientale e visivo.
Grazie all’installazione di poche antenne, è possibile infrastrutturare
un’intera città in brevissimo tempo evitando di creare i forti disagi alla
cittadinanza a causa dei lunghi tempi per la realizzazione degli scavi necessari
per l’interramento dei cavi e della manutenzione.
“Si tratta – ha commentato l’assessore Talarico – di una vera rivoluzione perché
riusciremo a fornire all’intera città l'accesso alla banda larga wireless,
coprendo un bacino di utenza molto più ampio rispetto a quello odierno. Questa
tecnologia permetterà di portare la rete anche in ambienti rurali o ad alta
densità industriale, penso ad esempio alla zona tra il quartiere Germaneto e il
comune di San Floro, dove le aziende soffrono moltissimo l’assenza dell’Adsl.
Questa tecnologia è ideale per una città dalla particolare morfologia com’è
quella di Catanzaro, che si estende per circa 25 km sviluppandosi in un
territorio variegato e complesso, tra colline, vallate e pianure. Che si
caratterizza anche per le differenti alture dei suoi quartieri che svariano dai
quasi 700 mt. fino al livello del mare”.
L’accordo con la Linkem, di durata ventennale, si integra “coerentemente - si
legge nel protocollo d’intesa – con quanto previsto dal Por 2007/2013, in merito
alle azioni per garantire ai cittadini, imprese e Pubblica Amministrazione,
l’accesso alle reti riducendo il divario infrastrutturale riguardante la banda
larga”. “L’aspetto da non sottovalutare – ha spiegato Talarico – al di là dei
chiari vantaggi che i cittadini avranno da questa tecnologia, è che gli impianti
saranno realizzati a costo zero per il Comune. Infatti l’ente dovrà mettere
soltanto a disposizione della Linkem i siti di sua proprietà sui quali dovranno
essere installati gli apparati tecnologici per la realizzazione del sistema”.
Nell’accordo di programma quadro è anche previsto “un piano di utenze agevolate
per consentire la diffusione più capillare della rete”. “Ciò significa che
accedere al sistema – ha detto l’assessore - non comporterà esborsi eccessivi,
anzi il canone mensile per l’utilizzo sarà davvero molto conveniente. Con il
WiMax – ha concluso Talarico – l’Amministrazione Olivo pone un altro tassello in
quel percorso di miglioramento dei servizi tecnologici da offrire ai cittadini
intrapreso fin dal suo insediamento. Questo consentirà un notevole sviluppo
della rete internet, dell’informazione e servirà alla crescita sociale dei
nostri ragazzi, che avranno, sotto questo profilo, le stesse opportunità delle
città più avanzate. Un passo avanti nell’ottica di una città accogliente anche
sotto l’aspetto puramente tecnologico”.
Segnalato da CLAUDIO APICELLA
Niente fili molto caos
di Alessandro Longo
L'Italia è in fondo alle classifiche del WiFi. Ma se molte aree non sono connesse, ci sono comuni coperti due o tre volte. Perché non esiste alcun coordinamento
Che fine ha fatto la rivoluzione WiFi, la promessa di Internet veloce senza fili a buon mercato? Mentre all'estero va avanti, in Italia pare azzoppata nel presente e sotto grosse nubi nel futuro. Le iniziative non mancano, ma sono prive di un coordinamento complessivo. A cominciare dal WiFi più noto: quello in luoghi pubblici, aeroporti, hotel. In Italia ci sono 4.100 punti di accesso WiFi di questo tipo: un quinto di quelli francesi.
Anche in Spagna ce ne sono di più. Ed è un mercato stagnante, "rimasto di nicchia, solo per le persone che viaggiano per lavoro", dice Mario Gelmini, responsabile marketing fonia e broadband di Telecom Italia, che ha una delle reti più capillari (mille punti di accesso). Altro che Internet per le masse, insomma. Gli utenti WiFi sono circa 200-300 mila in Italia e non hanno vita facile: "I prezzi delle connessioni da noi sono alti e in concorrenza con le reti mobili banda larga degli operatori cellulari, diffuse e ben funzionanti", spiega Stefano Quintarelli, uno dei massimi esperti di Internet in Italia. All'estero invece il WiFi è popolare anche perché è facile averlo gratis. "A Londra", racconta Quintarelli, "è normale fare le riunioni di lavoro nei bar con il WiFi gratis. Prendiamo un caffè e tutta la mattinata lavoriamo al tavolo". A New York o a Vancouver è la stessa cosa, in Italia è fantascienza. Pesano vari motivi, come l'assenza di grosse catene (tipo Starbucks), ma più di tutto una legge: il decreto Pisanu, voluto dal precedente governo Berlusconi, che impone stringenti misure di sicurezza a chi offre accesso a Internet. I bar e i negozi dovrebbero investire in sistemi informatici complessi per ottemperare e quindi rinunciano. Solo in Italia, tra i paesi occidentali, c'è una legge così.
Un filo di speranza, per rendere popolare l'accesso WiFi, viene da un progetto che la Provincia di Roma annuncerà a metà dicembre: "Al lancio avremo 40 punti di accesso WiFi a Roma e in una ventina di comuni: un'ora gratis al giorno per utente", spiega Francesco Loriga, dirigente sistema informatici della Provincia e responsabile del progetto WiFi. Coprirà un centinaio di comuni, con un investimento da 2,5 milioni di euro. Anche in questo caso si combatte con leggi che mettono i bastoni tra le ruote dell'innovazione: "L'apparecchio che dobbiamo installare per creare una rete WiFi costa ormai poco, circa 100 euro. Ma ci dobbiamo pagare sopra una tassa di 50 euro", dice Loriga.
Sta crescendo molto di più un tipo speciale di WiFi: quello che porta Internet banda larga nelle case, nelle zone di digital divide, attraverso reti senza fili. È un sostituto dell'Adsl, che in queste zone non è disponibile. Sono una quarantina gli operatori che offrono questo servizio, quasi sempre piccole aziende locali, e hanno un bacino di circa 100 mila utenti. A oggi la rete più grande è di Ngi (del gruppo inglese BT), che copre 3 mila comuni nel nord Italia. "Finora, dal 2007, abbiamo speso 4 milioni di euro, ne investiremo altrettanti nel 2009, quando copriremo il 90 per cento della popolazione del Nord", spiega Luca Spada, amministratore delegato di Ngi, che conta di raggiungere il profitto tra otto mesi. Questo è un business fatto da aziende che hanno scelto di andare in zone dette di 'market failure', cioè dove i grandi operatori hanno rinunciato a offrire servizi perché temevano di perderci.
Il rischio però è che tutto sia poco coordinato. Infatti ora diverse Regioni e Province stanno facendo bandi di gara dove il vincitore sarà finanziato con fondi pubblici per creare una rete in zone di digital divide e offrire servizi banda larga senza fili. Alcune delle ultime gare, anche se sono state ideate per combattere il digital divide, finiranno per coprire comuni che sono già raggiunti dai servizi di operatori senza fili. I quali vi hanno investito propri soldi, senza sussidi. "Ora ci troveremo un concorrente che potrà fare prezzi stracciati perché sostenuto da fondi pubblici, mettendo al rischio il nostro investimento", dice Spada. A fine ottobre e il 7 novembre si sono chiuse per esempio le gare 'anti digital divide' della Regione Veneto e della Valle d'Aosta (2,4 e 1,9 milioni di euro). "Copriranno comuni già raggiunti da noi e altri, come FastAlp, E4A e PopWiFi. Per esempio, in provincia di Vicenza", dice Spada.
Non solo: tra un mese arriva un bando di gara da 7 milioni dalla Regione Lombardia, dove "la copertura per alcune province è stata già decisa e riguarda purtroppo anche comuni già raggiunti da noi e da altri", continua Spada.
Il danno è doppio. Da una parte, c'è spreco di fondi pubblici, che potrebbero essere utilizzati tutti per le zone in vero digital divide (così invece qualche comune resta scoperto mentre altri hanno due o tre reti sovrapposte). Dall'altra, il pericolo di trovarsi un bando di gara tra le ruote scoraggerà i provider a portare banda larga a zone sfortunate. Si noti infine che è una situazione anomala anche perché le regole comunitarie permettono l'intervento di fondi pubblici per reti banda larga solo in zone di digital divide (di 'total market failure'). Com'è potuto succedere? "Per decidere i comuni da coprire, abbiamo chiesto ai provider di dirci dove avevano già messo le antenne. Ma non tutti hanno risposto al nostro appello: peggio per loro", dice Stefano Cominato, dirigente informatico per la Provincia di Vicenza.
"Il problema è che si agisce senza un coordinamento dall'alto. Manca un registro che permetta agli enti pubblici di sapere in quali zone gli operatori offrono i propri servizi", spiega Quintarelli. Eppure più volte i governi (dal 2001) hanno annunciato una 'cabina di regia' ministeriale, per il problema digital divide: per coordinare gli investimenti pubblici con quelli privati, evitare sovrapposizioni e sprechi.
Nonostante tutto, le aziende non hanno perso la voglia di scommettere nel business del wireless. Anzi: è proprio adesso che si comincia a fare sul serio, con investimenti di centinaia di milioni. La nuova avventura si chiama WiMax, evoluzione del WiFi per portare la banda larga in case e uffici. Sono arrivate le prime offerte e sono di Linkem, che vi spenderà 180 milioni da qui al 2012 per coprire varie regioni (a partire da Lombardia, Lazio, Puglia, Calabria, Piemonte). A sostenere Linkem c'è, tra gli altri, la Sopaf dei fratelli Magnoni, già fiancheggiatori di numerose imprese finanziarie del settore tlc (come la scalata Colaninno a Telecom Italia). "Su di noi hanno investito già oltre 20 milioni", dice Rota. Ancora di più punterà Aria, sul Wimax: 250 milioni da qui al 2011 e lancerà le offerte il 15 dicembre (in Lombardia, Toscana, Veneto, Umbria). Ha il sostegno, tra gli altri, di Goldman Sachs. Sorprende una simile scommessa, in un business tutt'altro che garantito: "Il WiMax potrebbe rivelarsi un abbaglio. Non ha spazi sufficienti di mercato, l'Adsl e le reti Umts sono ormai troppo diffuse. Non rientreranno mai in quell'investimento", prevede Quintarelli. E non è il solo a pensarla così.
Se però la scommessa riesce, scompiglierà i rapporti di forza nel mercato tlc italiano, portando nuovi concorrenti. Se invece fallisce, sarà il colpo di grazia al già malfermo e più volte azzoppato business del wireless.
(03 dicembre 2008)
L’ESPRESSO.IT
SEGNALATO DA CLAUDIO APICELLA
Taiwan, è prossimo il regno del WiMax
Roma - La scorsa settimana si è tenuto a Taipei (Taiwan) il WiMax Expo, dove i principali costruttori mondiali hanno dato ulteriore dimostrazione delle potenzialità di questa tecnologia. L'ex sindaco della città e ora Presidente, Ma Ying-Jeou, all'esterno del Taipei World Trade Centre ha potuto saggiarle con mano e ha "visto" nel WiMax la soluzione ai problemi che, sinora, la popolazione residente ha individuato nell'impiego di Internet in mobilità con le attuali strutture.
A Taipei, infatti, già dal 2006 Ma Ying-Jeou aveva portato a compimento un ardito piano di copertura che ha messo in condizione la maggior parte della città di fruire di Internet in mobilità. "i servizi WiMAX porteranno cambiamenti sostanziali alla vita delle persone e aiuteranno il Presidente Ma a realizzare il suo sogno: quello di trasformare Taipei in una cybercittà", spiega Chen Anyi, manager dell'Institute for Information Industry locale.
Anche a Taiwan si stanno dunque configurando tutte quelle dinamiche, riproposte anche in altre realtà nazionali e internazionali, tipiche dell'avvento di un nuovo sistema di telecomunicazioni.
Il dilemma per gli operatori - spiega Physorg - è il timore che la clientela sterzi decisa verso la nuova tecnologia, vanificando i pesanti investimenti profusi nell'abbracciare, perfezionare e aggiornare il mondo 3G/LTE. Una dinamica ben conosciuta anche altrove, che spinge le industrie - ma soprattutto gli operatori - a illustrare vantaggi e solidità di un sistema preesistente, piuttosto che sostenere un'innovazione più radicale.
Ci sono - secondo molte fonti - opportunità di finanziamento e sostegno da parte delle amministrazioni locali, che possono raggiungere anche il 50 per cento. Tuttavia non mancano gli ostacoli, primo tra tutti quello rappresentato dall'opposizione di chi ritiene l'impianto di nuove stazioni radio base una minaccia alla salute.
Molte le realtà che in tutto il mondo si stanno muovendo nel tentativo di ridurre i costi legati all'avvio del WiMax. Ma le prospettive taiwanesi in particolare, secondo gli esperti, sono allettanti: Rich Kerr, dell'americana NetWave Wireless, prevede che a Taiwan "l'uso del WiMax diventerà generalizzato entro il 2010". Secondo le previsioni dell'Institute for Information Industry locale, nei prossimi cinque anni il business complessivo indotto sarà di circa 74 miliardi di dollari.
Cifre, dunque, che dovrebbero lubrificare un processo intensamente discusso in tutto il mondo e che, nonostante le promesse tecnico-economiche, continua a incontrare spesso ostacoli regolamentari e non, attriti e attese forse persino troppo elevate.
Marco Valerio Principato” - punto-informatico.it
Segnalato da APICELLA CLAUDIO
TROPPI acronimi... la soluzione è: “CONOSCERLI!”
Il progresso tecnologico ha portato inevitabilmente allo sviluppo di tecnologie che pur avendo nomi diversi porteranno i consumatori (intelligenti) a informarsi sul funzionamento di ciascuna.
Quello su cui però vorrei mettere l’accento è: sicuramente quando gli acronimi sono troppi creano confusione a colui che si trova nel momento di dover decidere quale tecnologia sia più idonea per accedere ad un determinato servizio e per motivi di difficoltà nell’utilizzo o per la poca voglia di essere disposto a perder del tempo nella ricerca, alla fine sceglie quella che si riesce ad ottenere nel minor tempo possibile. La scelta è condizionata principalmente dal fattore costo, facilità di utilizzo ed in secondo luogo dalle prestazioni e dal vantaggio che si otterrebbe alla scelta di un’altra poco conosciuta. Allora è lecito chiedersi: ” ma per l'utente di "oggi e domani" varranno le ultime affermazioni che ho fatto? ”
Personalmente credo di no...l’utente di domani sarà un “imparato” conoscitore della diversità di vantaggio,in base al tipo di servizio, nelle utilizzo di una tecnologia rispetto ad un altra per cause indotte” . Noi apparteniamo alle generazioni che hanno visto nascere il sistema della telefonia mobile e nonostante le reti si siano evolute in maniera molto dinamica (pensiamo ad esempio al vecchio sistema TACS ) chiunque sa di cosa si parla quando qualcuno dice GSM, UMTS a differenza del DVB-T/H/etc. (nel satellitare il problema “troppi acronimi” esiste davvero...) o WiMax che sono ancora poco conosciute da molti e, avvolte, anche mal interpretate da altri.
L’utente di oggi che sà usare il computer, il telefonino, lo smart phone o qualsiasi tipo di tecnologia in grado di farci convergere nella comune rete di incontro “INTERNET”, fa la scelta della tecnologia anche in base al vantaggio in termini di prestazioni del servizio ed essendo le nuove generazioni nate in un “mondo già globale” e tecnologicamente avanzato, saranno proprio quelle che non si accontenteranno di poco!!
“Informiamoci sempre su quante “vie” esistono per avere un servizio e solo così riusciremo a dare segnali giusti al mercato che si regolerà di conseguenza e garantirà sempre condizioni di concorrenzialismo che favoriranno un abbassamento generalizzato dei prezzi.”
In effetti negli ultimi post c’è stato un cambio di argomentazioni... se rimanevamo troppo legati al WiMax rischiavamo di far diventare questo, un argomento di pochi; il passaggio alle nuove tecnologie è stato quindi necessario a far capire a tutti che non esiste solo il wimax ...il motivo per cui è nato questo “BLOG” è stato oltre che per parlare del Wifi e del WiMax anche di informare le persone. Certamente non abbiamo l’ambizione di sostituire wikipedia... ma già il fatto di sapere di cosa si parla quando si pronuncia una acronimo è un aiuto in più per chi legge.
Ho letto l’articolo sugli hot spot wifi a Reggio... io direi: finalmente!!! E noi che facciamo? Aspettiamo? Se qualcuno ha proposte da fare che le metta sul tavolo cosi ci confrontiamo ... poi credo non ci saranno problemi per colui che ha l'innovazione tecnologica a valutarla assieme l'aiuto di altri esperti.
Anonimo TeChNoLoGy
Wireless a Reggio Calabria
I nuovi hot-spot wi-fi pubblici saranno gratuiti per tutti, ne usufruiranno così turisti, residenti e soprattutto gli studenti. Basterà un portatile, un palmare o un telefonino con la possibilità di collegamento wifi e sarà possibile connettersi in rete direttamente dalla spiaggia reggina. È la principale novità che arriva dall’appuntamento di oggi all’Auditorium “G. Versace” del Ce.Dir. che ha visto molti esperti del settore dialogare con le istituzioni in un workshop dedicato alle tecnologie digitali e della comunicazione multimediale. Un’iniziativa che si inserisce nell’ambito dei progetti che il comune ha attivato come: il progetto “InfoSms” che attraverso l’uso dei messaggi fornisce informazioni di pubblico interesse, o particolare urgenza, ma anche appuntamenti culturali, manifestazioni sportive, ai residenti. Sono più di quattordicimila gli iscritti, sempre in questa ottica si inserisce il progetto “Wap” con un sito comunale consultabile anche via cellulare. Una rete che è anche e soprattutto pensata in termini di area dello Stretto, vedi lo “St@rt & People” che vede coinvolti i due comuni di Reggio e Messina. La rete a fibra ottica copre un’area della città di Reggio pari a 13Kmq consentendo allo stesso Comune di “fare rete”, fornendo gratuitamente a buona parte del territorio le sue risorse di connessione ad uffici comunali e circoscrizionali, ospedali ed anche le scuole (50 tra materne, elementari e medie), che oggi possono contare sull’attivazione di un collegamento Adsl. Puntare sulla tecnologia è una scelta che sembra risultare vincente se si considera che sito istituzionale del Comune (www.comune.reggio-calabria.it) è considerato il primo sito web istituzionale del sud Italia ed è al tredicesimo posto della classifica nazionale tra i comuni italiani. I tempi per realizzare quest’innovativa opera non sono stati specificati, anche se si prospetta l’opportunità di avere entro luglio questa novità assoluta di una via marina, dal Tempietto al Lido comunale, sempre “on-line” e aperta 24 ore su 24 a tutti. Con più precisione lo spazio coperto è quello che nella foto vedete colorato in verde. Tecnicamente il funzionamento è un po più complesso, infatti l’Italia attua procedure d'identificazione restrittive per l'accesso a Internet. Il settore è regolamentato dalla legge creata dall'ex ministro dell'Interno Beppe Pisanu, il decreto "anti-terrorismo" che obbliga all'identificazione di ogni utilizzatore di Internet. Questa legge penalizza i cittadini onesti per i quali diventa più complicato usufruire delle reti Wi-Fi ed anche gli operatori hanno difficoltà ad offrire il servizio legale. La norma prevede che ogni utente del wifi debba essere identificato da parte del gestore del servizio, con verifica di un documento ed annotazione di nomi e tempi d'uso. All’estero funziona così: nel caso di hotspot gratuiti, è sufficiente avviare il computer, trovare la rete wireless, dal browser inserire nome, cognome ed indirizzo email (nei casi più restrittivi, spesso non servono) e poi navigare liberamente ed utilizzare la posta elettronica. Per quelli a pagamento è naturalmente necessario aggiungere i dati della carta di credito per supportare i costi del servizio. In un intervista il dottor Antonello Novellino, Vice Questore Aggiunto del servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni ha dichiarato che: “Si reputa condizione sufficiente per soddisfare i requisiti previsti dalla normativa vigente, l'utilizzo del telefono mobile quale mezzo per attivare le procedure necessarie ad ottenere le credenziali di accesso alla rete, in quanto consente l'identificazione, seppur indiretta, dell'utente.” L'esempio di richiesta di accesso alla rete attraverso la tecnologia Wi-Fi e della necessaria identificazione, potrebbe quindi essere il seguente: l'utente, dopo aver avviato il proprio dispositivo in un'area coperta dal segnale, ed aver aperto il proprio browser, potrà navigare in un ambito ristretto che consentirà, quindi, la sola registrazione al servizio. La pagina che si aprirà conterrà un questionario ove l'utente immetterà i propri dati anagrafici, il tipo e numero del documento, la propria email ed il numero del telefono mobile. Una volta inviati i dati al fornitore del servizio, quest'ultimo utilizzerà il numero telefonico fornito dall'utente per inviare un messaggio SMS contenete le credenziali (password) di accesso. Una volta che l'utente terminerà le procedure di autenticazione ed avrà immesso le credenziali ricevute, allora potrà procedere liberamente alla navigazione in rete. Proporremo questa strategia al signor D’Agostino Responsabile della Rete Civica del comune che si è mostrato molto disponibile ad ogni tipo di consiglio, anche dall’esterno.
Ken Curatola, Calmug (Calabria Macintosh User Group).
IL WIMAX PER SOVERATO
Ben ritrovati, Credo che l’intervento di Marco Papaleo sia stato esauriente in molti punti, la cosa che volevo marcare è proprio il fatto che negli ultimi POST, siamo usciti un po fuori strada. Nei miei primi interventi infatti evidenziavo la grande mancanza ti cultura dello sviluppo tecnologico,i bachi infrastrutturali e la TOTALE assenza delle istituzioni nel campo dello avanzamento informatico a Soverato. Ovviamente mi sono soffermato sulla tecnologia WI-MAX, perché a mio modesto parere mi sembrava e mi sembra tuttora una tecnologia che se utilizzata correttamente e onestamente, può dare una spinta significativa allo sviluppo del territorio.
Per quanto mi riguarda preferisco ragionare con voi per proporre e studiare un’alternativa all’immobilità delle istituzioni locali e delle grandi aziende di telecomunicazioni, che lasciano marcire il nostro territorio nell’arretratezza infrastrutturale.
Come ha scritto anche Marco, lasciamo a casa le 1000 terminologie perché non fanno altro che confondere e deviare il nucleo del discorso, come tutti avranno letto sul web le aste di distribuzione delle frequenze WI-MAX sono già state quasi tutte assegnate, sono stati messi in ballo milioni di EURO per accaparrarsi i bandi regionali nonostante, come avete potuto notare molti diffidano ancora di questa tecnologia, forse qualcuno si confonde tra la tecnologia e chi o come te la offre, il compito di ogni consumatore e assicurarsi che il prodotto che gli viene proposto o servito sia il migliore o fra i migliori specialmente quando si parla di beni primari per lo sviluppo economico-sociale, ovviamente non tralasciando mai l’aspetto tecnologico, che forse e quello che mi diverte di più. Ricordando che ogni mio discorso partiva con una base di fondo, che era quella del diritto all’innovazione tecnologica e la pesante critica alla fossilizzazione e indifferenza delle istituzioni locali.
Ho saputo che la tanto BOLLENTE delega all’innovazione tecnologica è stata rigirata dall’ultracinquantenne P.M. al già citato A.R.!!!, pensate cambi qualcosa!?............fatemelo sapere.
APICELLA CLAUDIO
p.s. (per la cronaca anonimo wifi&………non ti ho citato)
Troppe sigle...
Ciao a tutti,ne approfitto dell’interessante discussione (e del fatto di essere stato citato da anonimoWiFI&ecc. ;)) per buttar giù qualche riga esprimendo la mia opinione sul tema delle telecomunicazioni in generale. Cercherò di non spingermi sul tecnico e di sfiorare soltanto i punti approfonditi nei vostri post. Innanzitutto credo che questo sia un periodo “delicato” per il settore TLC. Sono state citate molte sigle, WiMAX, WiFi ,LTE, ecc. Ovviamente questo è sintomo di dispersione e porta ad una poca chiarezza e fiducia nell’utente che deve usufruire del servizio. Si tratta di un fenomeno nuovo, in un certo senso in controtendenza con l’obiettivo che ha guidato il settore TLC nell’ultimo secolo, vale a dire la “standardizzazione”. La diffusione radiofonica e televisiva seguiva fondamentalmente lo stesso schema trasmissivo in tutta Europa, ma così anche la rete telefonica, internet, per poi arrivare a TACS e infine GSM. Ora invece sembra che per garantire lo stesso identico servizio si possa scegliere tra una miriade di standards concorrenti. Il così tante volte citato WiMAX è visto come un’ “alternativa” all’evoluzione della rete 3G (LTE, come citato da anonimoWiFI&ecc), DVB-H è un alternativa ad MBMS o a T-DMB, o ancora a MEDIAFLO ecc. Probabilmente ciò può essere giustificato dalla momentanea saturazione dei bisogni degli utenti. In questi ultimi anni, i sistemi si stanno evolvendo non perchè ci siano effettive nuove esigenze da parte di un mercato di massa, ma semplicemente per la fisiologica tendenza dei sistemi stessi ad innovarsi. Basti pensare ad HSDPA: ricevere diversi Mbit/s su un terminale mobile è un qualcosa che soddisfa pienamente la richiesta della maggior parte degli utenti; ciononostante, è già stato studiato ed è in fase di test il sistema pronto a soppiantarlo. In poche parole, al contrario del passato, oggi è la tecnologia che sta creando i nuovi bisogni. Ecco perchè non credo sia di gran valore discutere su quale dei sue sistemi sia migliore, perchè entrambi funzioneranno! Riprendo infatti la discussione relativa a WiMAX ed LTE dicendo che i due sistemi sono molto simili (per usare un eufemismo...), e molte delle differenze risiedono esclusivamente nelle configurazioni opzionali che si possono adottare. Il paradosso a cui si sta assistendo è il moltiplicarsi di sigle e numeri che si differiscono solo in sottigliezze sistemistiche. LTE, WiMAX sono due sistemi che hanno stessa interfaccia radio, praticamente stesse prestazioni e garantiscono in sostanza la stessa capacità. Ovviamente sarà l’operatore o il manifatturiero a scegliere l’uno o l’altro, ed è ovvio che operatori che hanno lavorato per anni e che hanno investito ingenti risorse sulla rete 3G difficilmente lasceranno la strada già percorsa.
Concludo con un dettaglio tecnico che però può essere utile a spiegare l’evoluzione futura dei terminali. Tutte le recenti sigle sono caratterizzate dalla stessa interfaccia radio che è diventata lo standard de facto dei moderni sistemi (vale a dire la modulazione OFDM). Ciò è di fondamentale importanza perchè probabilmente (molto probabilmente), in un futuro prossimo si riuscirà a superare l’”anarchia” generata dalla molteplicità di sigle tramite terminali che possano essere configurati tramite operazioni software (software radio). Il nostro palmare o cellulare sarà in grado, cioè, di “sentire” il segnale trasmesso in una determinata zona e configurarsi in modo da riceverlo e decodificarlo correttamente, indipendentemente dal fatto che sia WiMAX od LTE, rendendo tutte queste discussioni, come spesso accade in questo campo, delle mere e sterili guerre commerciali, che, disorientando gli utenti comuni, saranno la gioia soltanto degli operatori e dei fornitori di servizi, sempre abili a sfruttare la confusione creata nei consumatori.
Marco Papaleo
Wimax: grazie Shannon!
Ciao, bello l'intervento sulle nuove tecnologie; io non sono un esperto ma studio ingegneria delle TLC a Roma è ho 22 anni.
Mi fa piacere che a Soverato ci siano delle persone competenti che conoscono bene l'ambiente delle TLC... non vi nascondo che sono andato a leggere un pò di informazioni su nuovi acronimi e tecnologie di cui prima non ne conoscevo neanche l'esistenza tra cui MIMO, LTE e le grosse potenzialità dell'OFDM.
Solo una cosa volevo aggiungere:
"Anonimo ..&.. tu dici che è giusto che dica la sua anche chi di tecnologie non ne capisce ma hai visto i toni e le nullità delle informazioni tecniche che escono fuori da chi non ha neanche un minimo di scolarizzazione!"
Non penso assolutamente che chi non ha una laurea non possa parlare di HI - TECH ma credo che sia necessaria una certa conoscenza di base che solo l'università può dare (dietro ogni acronimo che viene pronunciato c'è dietro una grande teoria matematica!!!)
Ad esempio ora sto studiando il teorema del grande Shannon (è veramente emozionante leggerlo soprattutto se si parte dal punto storico in cui si inserisce) chi non ha letto almeno una volta questo teorema, secondo me, non può neanche permettersi di pronunciare la parola "telecomunicazioni o comunicazione".
Anche io sono del parere che è bene aspettare prima di fare delle valutazioni; Bello il passaggio sulle nuove tecnologie!!
Che ne dite se introduciamo anche nozioni matematiche???
Francesco - Ringraziamo tutti Shannon!
WiMax contro tutti?
Ciao a tutti,
ovviamente Claudio quando scrive l'articolo sa che AIRSPAN è colui che fornisce la tecnologia al primo operatore carrier WiMAX Australiano e cioè Hervey Bay’s Buzz; ma come lui stesso diceva non bisogna essere esperti informatici per capire determinate cose tra cui il fatto che AIRSPAN non è assolutamente un competitor della Hervey Bay’s Buzz (come lui scrive) per 3 motivi:
1) non è un provider ma un fornitore tecnologico
2) Airspan stesso fornisce la tecnologia alla Hervey Bay’s Buzz
3) Hervey Bay’s Buzz fornisce servizi non tecnologia
quindi non sono affatto concorrenti ma partners :) di conseguenza il titolo del tuo articolo è sensato.
Devi sapere che le certificazioni per le tecnologie wireless si fanno in ambienti controllati e le prestazioni che ne scaturiscono tengono conto del fatto che al sistema è collegato solo l'oggetto che si sta certificando di conseguenza sarebbero troppo ottimistiche e poco veritiere; ad esempio ieri con un telefono HSDPA ho fatto 3.4 Mbit/sec (netti!!!) connesso in ambiente controllato....(andavo più veloce del netto della fibra ottica in ambiente normale....tanti vero :)) invece, per esempio, a Milano, dove io e te ci troviamo, se ne fanno molti di meno in HSDPA!!!
E' normale che Airspan difenda la propria tecnologia perchè quando nasce un nuovo sistema è necessario un certo tempo di "integrazione" tra la società che fornisce il servizio e quella che fornisce l'hardware, un pò come un ragazzo ed una ragazza che incominciamo a frequentarsi e quindi a conoscersi (scusate la passionalità...); nel caso della Hervey Bay’s Buzz e Airspan cosi non è stato quindi la loro partnership si può ritenere conclusa!!!
Come ho detto nel mio precedente articolo la tecnologia WiMax non è ancora "matura" quindi questo non significa che non è o non sarà mai "buona". Parlando con dei colleghi di Nokia e Nortel anche loro credono che per come è stato concepito il WiMax e per l'uso che se ne sta facendo in alcuni paesi del mondo ci saranno delle "affinature" che si potranno fare solo una volta che le reti saranno lanciate e alcuni addirittura temono che per l'italia la mazzata sarà ancora più grossa per vari motivi morfologici ed economici...io conoscendo le società coinvolte nel WiMax in Italia credo che alcune di loro hanno tutte le intenzioni ad utilizzare tecnologie valide e riconosciute a livello internazionale, altre invece faranno i "ladruncoli di strada". Il fatto che un singolo vendor abbia avuto problemi con la tecnologia, non sorprende Miguel Myhrer, senior executive di Accenture: “Il WiMax conoscerà fallimenti spettacolari in futuro, e sarei più sorpreso se così non fosse” ma Myrher poi aggiunge ’ la stessa cosa è successa ad altre tecnologie: anche il CDMA - una delle tecnologie alla base del funzionamento dei cellulari 3G – “ha avuto problemi appena lanciato in Corea, ma ora è una tecnologia che non presenta alcun tipo di problematica”. Quest'ultima citazione di Mayer potrebbe sembrare un pò in contraddizione con la prima ma è chiaro che il motivo per qui non lo è sta nel fatto che siamo ancora all'inizio, quindi prima di poter fare pesanti assunzioni di "successo o insuccesso" bisogna essere legati a dati concreti reali e che riguardano la nostra nazione (come ho scritto alla fine del mio precedente articolo)!!!
Facciamo un passo avanti...
La novità della tecnologia WiMax sta nel fatto che utilizza le tecnologie OFDM e MIMO che sono le tecnologie che introducono un consistente miglioramento nella copertura ed efficienza di spettro rispetto alle altre tecnologie wireless; un miglioramento tale da aumentare di un fattore tre la velocità e di diminuire dello stesso fattore tre i costi.
Ma anche LTE (Long Term Evolution sarebbe l’evoluzione degli standard di telefonia mobile GSM/UMTS) utilizza OFDM nel down link...(credo che Marco P. avrà qualcosa da aggiungere su questo...speriamo di non troppo tecnico se no poi faremmo fatica a capirlo ;)
HSDPA (HSUPA uscirà a breve...pochi mesi!!!) ed LTE sono/saranno forti antagonisti del WiMAX e delle sue evoluzioni; la disponibilità di HSPA oggi e di LTE nel prossimo futuro riduce di molto le prospettive di successo su larga scala del WiMAX, soprattutto come applicazione in ambito internet e banda larga mobili, basta leggere le statistiche di mercato e i business model dei medi e grandi carrier!!!
Morale personale: Mi auguro che il fallimento vissuto dalla Hervey Bay’s Buzz non sia collegato in nessuna maniera “col fallimento della tecnologia in sé” e ci tengo a specificare che sono e sarò un grande sostenitore delle tecnologie wireless.
Anonimo WiFi&WiMax&GSM&UMTS&HSDPA
@Claudio: riuscirai a fare un articolo dove non utilizzi un aggettivo che sminuisca la mia persona?
Concludo...
...quello che dà fastidio al lettore che legge l’articolo di colui che si firma “anonimo” è che vuole sapere chi dice una certa cosa e le sue condizioni socio-politiche, sociali, il suo livello di cultura o di scolarizzazione, il mestiere che fa e così via.
Firmando le voci chi scrive se ne assume la piena responsabilità e chi legge si regola sul taglio dato all'articolo, conoscendo l'autore.
E’ chiaro che non firmando l’articolo qualcuno potrebbe pensare che non mi assumo la piena responsabilità di quello che scrivo, ma da quello che ho scritto si evince chiaramente che qualcosa di tecnologia capisco; L’effetto collaterale della firma di uno che potenzialmente si sa che è un “esperto del settore” è che risponde solo colui che sa quel che dice (al contrario di altri che dicono quel che sanno, di conseguenza l’argomento sarebbe aperto a “pochi eletti” e gli altri si limiterebbero solo ad osservare. Tutti quanti possono dire la loro anche se non ne capiscono e/o ne vogliono capire ancora di più.
WiMAX: ...stop alle bufale!
Dopo giorni e giorni di buio anonimowifi, rivede la luce, allacciandosi alla dichiarazione di un PROVIDER! (non di un ente di controllo o di certificazione) lancia un’offensiva confusa e poco tecnica sul futuro del WIMAX. Per evitare di fare la stessa figura di anonimowifi (poi tramutato in anonimowifi&wimax), vi allego la contro dichiarazione di AIRSPAN l’azienda concorrente di Hervey Bay’s Buzz, in australia, a voi...
" Roma - Ma quale fallimento del WiMax? Airspan non ci sta e si scaglia contro le dichiarazioni di Gart Freeman, CEO di Buzz Broadband, provider australiano che è stato pioniere del WiMax e che ora intende ripensarci. Airspan accusa l'ex partner, a cui ha fornito l'hardware di connessione, di aver sottostimato i costi e implementato in modo errato la connettività wireless. La replica di Airspan ci va giù pesante: non è la tecnologia WiMax il problema, come ha voluto dichiarare il CEO di Buzz, è invece il modo in cui è stata adottata, l'investimento insufficiente e l'impermeabilità alla necessità di un maggiore supporto esterno da parte di terzi. In sostanza, Airspan accusa il suo cliente: per bocca del CEO dell'azienda, Declan Byrne, ha fatto sapere che i dispositivi forniti dall'azienda comprendono soluzioni micro- e macro-cell, con Buzz che ha optato "per le stazioni base a microcella per poter ridurre i costi. Una problematica esplicitamente legata all'equilibrio tra range del servizio e costi da sostenere". Airspan ha dunque inutilmente offerto i suoi dispositivi HiperMAX pensati per l'utilizzo dei dispositivi desktop indoor, e questo ha provocato i problemi denunciati da Buzz, in particolare l'impossibilità di un comodo utilizzo del VoIP da parte dei suoi clienti. Ma Buzz sarebbe scoperto secondo Airspan anche nella gestione del traffico (QoS). Buzz non avrebbe adottato le misure tecniche minime per collegare i dispositivi Airspan ad Internet. "Fin dall'inizio, i servizi tecnici di Airspan avevano determinato che la rete di Buzz non era sufficientemente dimensionata, causa la necessità di contenere i costi, e non disponeva di un QoS efficiente, e che questi fattori erano la causa diretta dei problemi di qualità del VoIP sulla rete". Come se non bastasse, Airspan sostiene di aver offerto a Buzz persino di finanziare l'analisi della situazione da parte di una parte terza, ma proprio Gart Freeman avrebbe deciso di procedere per la propria strada senza l'aiuto di nessuno. Byrne è dunque molto diretto: "Il signor Freeman ha rifiutato l'aiuto di terzi, Buzz Broadband non ha investito sufficienti risorse tecniche e finanziarie per mettere in campo una rete funzionale alla soddisfazione dei propri clienti (...) È spiacevole che il signor Freeman abbia sentito il bisogno di diffondere in un modo tanto esplicito le proprie difficoltà. Il WiMax si è dimostrato già un enorme successo dal punto di vista tecnico, e le accuse di Buzz, anche se possono essere così facilmente dismesse, rappresentano una distrazione per l'industria del WiMax e sostanzialmente un disservizio ai milioni di utenti di banda larga soddisfatti nel Mondo".
Credo che sia un pò come affermare che “L’UMTS” sia una tecnologia scadente solo perché chi te la offre non è in grado di soddisfare i bisogni dell’utente. Infine credo che non ci sia bisogno di ulteriori spiegazioni, anche chi non lavora nel campo dell’informatica può benissimo comprendere e farsi una propria opinione sulle dichiarazioni della Hervey Bay’s Buzz. Sperando che il confuso (anonimowifi&wimax) non aspetti un’altra dichiarazione del genere per rifarsi vivo!.
Claudio Apicella
WIMAX: siamo sicuri che è MAX?
Secondo il primo operatore carrier WiMAX Australiano Hervey Bay’s Buzz , il WiMAX sarebbe un “disastro“. Il CEO del carrier Buzz, Garth Freeman, in una confereenza sul WiMAX tenutasi a Bangkok negli scorsi giorni, ha denunciato le carenze del WiMAX, evidenziando il fatto che quando le antenne non sono a vista il segnale diventa inaccettabile con latenze troppo elevate per permettere applicazioni come il VoIP. Quello che ha colpito delle sue dichiarazioni è stato proprio il fatto alla stessa conferenza di un anno fa il CEO aveva espresso un parere totalmente positivo a favore delle tecnologia del WiMAX e che in seguito lo stesso operatore ha spinto sulla pubblicità proprio a favore del servizio VoIP molto più conveniente degli altri operatori, campagna pubblicitaria che ha fatto salire in due mesi il 10% della clientela del carrier Buzz e del 25% il valore azionario. Secondo il CEO Freeman, il WiMAX è destinato a non durare, l’utilizzo delle frequenze 3GHz per trasportare segnale oltre le pareti dei palazzi e un “aspettativa poco realistica”, la cosa interessa anche l’Italia visto che le frequenze WiMAX che si andranno ad utilizzare saranno esattamente quelle 3GHz. Il carrier australiano ha deciso quindi di abbandonare il WiMAX e di dedicarsi a altre tecnologie. beh.... come già avevo anticipato nei precedenti commenti la tecnologia WiMax non è una tecnologia ancora "matura", in particolare, l'articolo pone al centro della questione il fatto che se le antenne non sono in visibilità le prestazioni non sono molto buone....ma lo sapevamo già dalle sperimentazioni che sono state condotte in Italia nel 2006!!!! Adesso aspettiamo i dati Italiani.....diffidate dai primi commenti che usciranno poichè le licenze sono state appena vendute e per fare delle valutazioni concrete servono dei campioni statistici di almeno un anno.
Anonimo WiFi&WiMax
P.S.: tra un pò ci sarà il lancio di una nuova iniziativa...questa andrà a beneficio dei piccoli e medi services provider, di conseguenza anche a noi!
Progetto wireless: Una “SBERLA SULLO JONIO”
In queste festività, grazie ad un po’ di ferie, ho avuto la possibilità di scendere a Soverato. Fortunatamente sono stati giorni intensi, perché ho avuto molte risposte a quello che cercavo. Un’altra cosa che mi ha fatto piacere. È stato proprio aver avuto la possibilità di parlare civilmente e molto educatamente con una persona che ho citato nei miei interventi precedenti, ma non aggiungo altro per evitare di deviare il discorso. Sembra proprio una casualità, ma mentre vi scrivo, il famoso quotidiano IL SOLE 24 ORE, manda in TV una pubblicità dove invita gli ascoltatori a visitare il loro sito internet, la domanda mi sorge spontanea, perché il più famoso giornale italiano di finanza ed economia, sponsorizza il sito internet? Invece di fare come si è sempre fatto, cioè invitare tutti ad ACQUISTARE in edicola il giornale in formato cartaceo??. O perché uno tra i giornali conosciuti al mondo il “ NEW YORK TIME” fra circa 5 anni smetterà di stampare su carta?, rinviando la risposta alla fine, vi invito a ragionare con me su quello che mi è capitato di sentire in piazza o al bar mentre mi confrontavo con miei coetanei e non solo.
Mentre si discuteva dei miei interventi sul sito, tutti o quasi mi chiedevano precisazioni su questo WI-MAX, ma nelle loro domande oltre la lecita curiosità, mi era sembrato di carpire anche un pò di scetticismo, dopo una mezz’oretta notavo che lei mie risposte non erano esaurienti, quando parlavo di WiSP,WI-MAX,WI-FI, HOTSPOT, bla bla bla…. Loro mi guardavano m’bambolati!!, dopo un nanosecondo BOOOM “la sberla sullo jonio”, mi ero reso conto che stavo parlando di wi-max, a miei coetanei (22enni), che a stento conoscevano internet, quando gli chiedevo: MA VOI LO SAPETE COS’E’ INTERNET?, ero costretto a sentire risposte come; eeeee che sei esagerato CLAUDIO una mail la sappiamo mandare tutti, tutti abbiamo Messenger, musica e film ormai a manetta!, ovviamente io ribattevo dicendo; E POI??..... da li solo silenzio, cioè non c’era nessuno che conoscesse internet al di fuori di un minimo servizio che può essere offerto al PRIVATO.
Quasi nessuno a Soverato conosce internet come bene a servizio della comunità, semplicemente viene sminuita la su funzione , un po’ come comprare la FERRARI e non andare oltre CZ LIDO,facciamo un esempio, tantissimi hanno sicuramente visitato YOUTUBE.COM, ma oltre a vedere il semplice filmatino, vi siete mai resi conto di quello che offre questo portale??.... vi rendete conto che possiamo rivedere interviste, filmati inediti da tutto il mondo, spezzoni di film storici e non solo, le mitiche azioni dei mondiali 06, a permesso a qualsiasi utente in grado di montare un video di diventare un piccolo regista. L’esempio lampante delle potenzialità della rete c’è la offre tutti I giorni SOVERATOWEB.IT, quanti di noi grazie al sito riescono anche se come me a 1200km, a essere partecipi alla vita soveratese.
Ribadisco che non bisogna fidarsi dei POLITICI (in Calabria dei politicanti), anche se questa amministrazione a differenza delle precedenti ha qualche elemento giovane all’interno, dopo aver visto che la delega all’innovazione tecnologica e sta affidata ad un 60enne, non mi sembra abbino tutto questo potere politico, questi politicanti pensano a criticarsi a vicenda per I PARCHEGGI, PER L’ISOLA PEDONALE SUL CORSO, PER IL TURISMO BLA…BLA..BLA….!.ma secondo voi i giovani hanno bisogno di questo!?? Io avrei pensato che una soluzione a questa crisi giovanile soveratese, sia la creazione di una CONSULTA GIOVANILE apolitica da questa politica,e soprattutto vogliosa di restare e investire sul territorio, forse e proprio la forza che e mancata a me e alla mia generazione che è quasi tutta FUGGITA da Soverato!. Tornato al discorso WI-FI, in questi giorni di ferie ho avuto anche la possibilità di aggiornarmi e approfondire il progetto wireless , che si dovrebbe discutere in comune, inoltre, non ho capito se è stata un’iniziativa del comune o di un privato, poi come mai sul sito c’è il nome di RATTA’ e non quello di Matacera, ma la cosa che mi ha colpito di più è proprio il fatto che il cablaggio della rete wi-fi , se passa in comune, dovrebbe partire dal LUNGOMARE, per poi arrivare alle scuole e all’acquario ect.ect.ect..
La domanda mi sorge spontanea, perché sul lungomare? E non magari in piazza dove i ragazzi e non solo passano il 97% dell’anno? Ma non mi dite che ancora pensano al turismo!? mmmmmmmm forse si……….. Turista!!! Sta quasi diventando un BESTEMMIA!! Ora che non vivo più a Soverato e vedo da fuori cosa succede, mi sembra più di capire che quello che si fa, lo si fa per chi viene non per chi ci vive! In primis c’è sempre il TURISTA!.
In fine l’UE ha diffidato l’italia, oltre che per il monopolio telecom sulle reti, anche perché nella nostra cara nazione solo il 40% circa del territorio e cablato per banda larga, (se però consideriamo che anche L’ADSL a 2mb come quella di Soverato è banda larga) pensateci un po su……., perché ora che abbiamo una piccola possibilità non diamo l’esempio di buona politica sociale!?
Comunque tutti mi hanno rimproverato perchè sono un po lungo nei miei interventi, quindi non scrivo tutto quello che vorrei, però concedetemi questa.
ANONIMO WI-FI???? Ma ti sei perso!
Dai tira fuori il nome, anzi le pa…e!
PER L’INFORMAZIONE , LO SVILUPPO ECONOMICO E SOCIO-CULTURALE DEL MIO ANZI DEL NOSTRO TERRITORIO
Claudio Apicella
Progetto Wireless
Premetto che sono un nuovo utente, non conosco nessuna regola quindi sono giustificato. Ho provato a leggere le vostre risposte, ma, sarà per colpa della fine di una settimana piena di lezioni, io ancora non vi ho capito. Non sono un esperto di computer, ma sono un amante. Amo il cavo e non la rete wireless. Dopo questa piccola introduzione su di me, volevo dire anche io la mia. La comodità di avere la rete wireless è notevole, ormai è dovunque e si cerca di fare qualunque cosa con essa. La comodità di connettersi ad Internet sulla spiaggia come diceva qualunque è bella. Di differenze ce ne sono e basta andare su google e cercarsele per informarsi. Non sono qui per fare un copia incolla. Non capisco una semplice cosa: se il wimax copre fino a 50 km (secondo quanto letto da me) ma ha una velocità inferiore e il wifi copre fino a 10 metri, ma ha una velocità maggiore, secondo voi costerebbe di meno fare un'unica antenna o fare anche 7 antenne come diceva qualcuno disposte in varie zone della città (consideriamo anche un aspetto non da poco: la manutenzione, nel caso wimax si controlla una sola antenna)? So che molti di voi pensano alla velocità di connessione, ma scusate mica dovete scaricarvi file da 17 mb, dovrebbe essere un servizio per accelerare lo sviluppo tecnologico di Soverato e dei paesi circostanti, non per dire "ah Soverato c'ha il wimax!!" ( esempio stupido: finalmente l'ospedale di Soverato potrebbe avere un portale internet dove vedere persino quante persone ci sono in coda al pronto soccorso, oppure chiedere al comune certificati in modo da arrivare là con il codice e ritirarli o pagamenti ecc) e il tutto gestito comodamente stando seduti sulla spiaggia. Questo non toglie niente nell'avere la propria ADSL a casa. Di certo la transazione bancaria non la faccio mica col WIMAX, ma la faccio a casa con il vecchio cavo. Non mi voglio dilungare su false proposte, perchè ci sarà gente che proporrà di meglio. Naturalmente c'è chi parla di problemi di utenza.... ma secondo voi un server è fatto per appoggiare 10 persone? allora se 1000 persone si connettono su soveratoweb che succede cade? logicamente va curato anche l'aspetto delle utenze, ma hanno inventato i canali non per caso. E poi scusate perchè negli altri paesi lo hanno accolto e qua no? Penso che il vero problema siano le frequenze ridotte a 35 MHz piuttosto che i 3,5 GHz. Spero che un tecnico possa spiegare il vero problema invece che far parlare una massa di pecoroni come noi che non sanno nulla (...detto in tono scherzoso...non fate polemica).
Domenico Nisticò
PERCHE' SI AL WI-MAX
Devo dire la verità in questi giorni di tumulto internettiano/soveratese, tra amici, conoscenti,frequentatori del sito e non solo!, mi sembrava di carpire una certa difficoltà nel comprendere quello di cui si parlava. Sottolineando che non mi va di deviare il discorso tecnologico, cercherò in parole povere di analizzare a modo mio l’intervento precedente per cercare di rendere accessibile il discorso a tutti, invitandovi a partecipare alla discussione e cercando di utilizzare termini informatici conosciuti.
Dal mio banale punto di vista, sul testo di “anonimowifi” si preclude il fatto che Soverato non sia un PAESE in “digital divide”perché cablato per linea ADSL. Con digital divide (divario digitale detto anche DD) si intende il divario esistente tra chi può accedere alle nuove tecnologie (Internet, Computer) presenti nel mondo, e chi non può farlo per motivi diversi come reddito insufficiente, ignoranza, assenza di infrastrutture (come nel caso dei paesi in via sviluppo).
Domandina: Secondo voi vedendo Soverato da un punto di vista d’informatizzazione, e o no in DIGITAL DIVIDE?
Ricordando che:
WiMAX è un sistema a grande copertura (molti chilometri) che usa spettro licenziato per connessioni punto-punto a Internet da un ISP a un utente finale. Vari standard 802.16 offrono diversi tipi di accesso, mobile (simile a quello fatto con telefono cellulare) o fisso (in alternativa a quello realizzato con cavi).
Wi-Fi è un sistema a corto range (decine di metri) che usa spettro non licenziato per offrire accesso a una rete locale. Solitamente la rete locale è poi anche connessa a internet e così l'utente ha accesso anche alla rete globale.
In parole povere il WI-MAX può essere fornito solo da un ISP inoltre LICENZIATO PER CONNESSIONI PUNTO-PUNTO. Quindi un servizio che deve essere stipulato tramite contratto, perciò con obblighi verso l’utente o il cliente. Come leggete sopra il WI-FI e un sistema a corto raggio,che vi offre un accesso alla rete LOCALE, che poi vi devierà sulla RETE GLOBALE.
INOLTREEEEEE da non dimenticare che L'asta per l’assegnazione del WI-MAX prevede delle concessioni provinciali o regionali di durata decennale, che assegneranno ad un WiSP (wi-max service provider) l'esclusiva del servizio su un determinato territorio. L'esclusiva del servizio dovrebbe garantire un adeguato rientro economico degli investimenti. Tuttavia, la tecnologia del wi-Max consente di coprire vasti territori con una singola antenna, e richiede investimenti molto limitati rispetto ad altre tecnologie, anche wireless. Poi considerando la durata delle concessioni, si creeranno dei monopoli legali e locali.
Volevo rivedere l’analisi sulla probabile banda minima garantita per utente.
Però io farò un esempio un po’ più pratico, circa 8 mesi fa in collaborazione con l’agenzia di consulenza informatica per cui lavoro, abbiamo progettato e implementato, una rete wireless per una società interinale di 250 dipendenti (per sola navigazione), e la banda minima garantita che abbiamo acquistato per coprire le esigenze è stata di 2Mbps, e ti posso assicurare che tutto funziona correttamente….
Soverato è una cittadina di 10000 persone, ma in questo caso calcolerei i nuclei familiari e non la popolazione intera… e da quello ne leverei il 50% per calcolare la simultaneità delle connessioni, come se ci fosse un nucleo familiare su due connesso… spero si esser stato chiaro….:)
Quindi direi che per garantire almeno 1000 connessioni in contemporanea (con una navigazione decente) dovresti avere come banda minima garantita, almeno 6Mbps… praticamente impossibile in Calabria perché non ci sono ISP (in questo caso telecom) che possono garantirti una connessione a 6Mbps, a meno che non fai una CDN che ha costi d’implementazione abissali!.
Vi ricordate cosa citava il “anonimowi-fi” nel suo primo intervento!?? leggete…..
Claudio Apicella ma lei è un pazzo a dire no ad una tecnologia che entra per la prima volta in Calabria e che porterebbe i cittadini di Soverato ad avere accesso ad internet all’aperto.
Guardate un po’ che “CHICCHE” inaspettate,
La prima WiFi Cittadina in Calabria
L’Amministrazione Comunale di Fuscaldo si è fatta promotrice per la diffusione nel territorio comunale della connessione ad internet utilizzando la nuovissima tecnologia Wireless. L'iniziativa è stata realizzata con la collaborazione della CALU’ S.p.A. in via V. Fuscaldo 13, Marina di Fuscaldo (CS)
guardate un po’ cosa e successo mercoledì 18 aprile……….
Il Comune di Olivadi guarda al Wi-Fi
Presentazione della Banda Larga di Calù ai Sindaci della zona di Olivadi
Mercoledì 18 Aprile si è tenuta presso i locali del comune di Olivadi la presentazione dei servizi della Calù S.p.A. agli amministratori pubblici della zona. Durante la conferenza, mandata in onda da Tele Jonio, i nostri rappresentanti hanno avuto modo di descrivere nei particolari, sia gli aspetti tecnici che quelli economici dei servizi messi a disposizione del pubblico, mettendo in risalto i vantaggi della connessione wireless rispetto all'uso del normale doppino telefonico. Al termine dell'incontro, il Primo Cittadino di Olivadi ha espresso apprezzamento per la soluzione tecnica proposta per abbattere il Digital Divide e fornire ai suoi concittadini la possibilità di fruire di un accesso veloce ad Internet.
eeeeeeehhhh??????? scusate se ho un pò deviato il discorso ma quando ci vò.. ci vò..
Tornando a noi, proprio sul sito della CALU’ s.p.a si segnala il fatto che la stessa azienda abbia intrapreso l’iter per l’assegnazione della licenza di distribuzione del WI-MAX. Nella maggior perte dei casi i comuni che richiedono la copertura senza fili, sono per lo più paesini, cioè, territori più o meno vasti (2/5 km),il giusto per coprire l’area comunale,fate un rapido calcolo, una comunità come OLIVADI, che ha esagerando 1000 abitanti tra residenti e non, e che ogni giorno sempre esagerando ha il 15% della popolazione collegato ad internet, sia giunge a un risultato di…..??? 150 utenti????? 150…?? Paragonabili a quelli di una normale azienda o campus universitario.
Io penso che CALU’ s.p.a. sia partita alla rincorsa del WI-MAX , perché cosi grazie a mezzi e tecnologie più potenti (wi-max e apparati vari correlati) si possa sviluppare in tal modo da arrivare a coprire anche vasti e popolati territori come il soveratese, dove il bacino d’utenza specialmente nei mesi estivi si triplica (o triplicava fate voi…), ovviamente mezzi più potenti servizi migliori e sicuri. Una puntualizzazione che non mi è piaciuta e quella sul costo che dovrebbe affrontare la cittadinanza per adeguarsi al WI-MAX. Tutti sanno che ogni tecnologia in fase di sperimentazione ha come pecca i costi elevati (es.10 anni fa il costo dei cellulari non era minimamente paragonabile a quello di oggi,lo stesso vale per PC fissi e LAPTOP ect. Ect. Ect.), una volta sperimentati e testati, si passa alla fa d’industrializzazione e commercializzazione e di conseguenza, adeguamento dei prezzi fino ad arrivare al cliente. Credo basti…..
Una cosa che mi è sembrato di capire dall’intervento di M.P. è proprio la questione,se la popolazione di Soverato ha veramente bisogno di questo servizio che il comune vuole offrire inizialmente in certe aree della città, ovviamente a spese dei cittadini. Se c’è veramente bisogno, di pagare con le nostre tasse un progetto vistosamente LIMITATO (come quello presentato in comune), o sperare che nostri i soldi vengano investiti in un progetto tecnologico in fase d’industrializzazione e di lancio commerciale con potenzialità enormi?
Rispondendo alla tua domanda dove chiedevi
· Sareste disposti a spendere una tale cifra per una connessione sporadica a Internet tramite WiMax?
1. penso che sia sbagliato minimizzare il WI-MAX parlando di sporadica connessione al web, considerando che con una potenziale linea WI-MAX si possa usufruire di più servizi come telefono VOip, radio, televisione, ovviamente queste opzioni sono gia disponibili a chi possiede una banda larga nel NORD ITALIA(es. nel milanese)
2. anzi che debba essere proprio l’amministrazione comunale (per questo esiste la delega ALL’INNOVAZIONE TECNOLOGICA)ad indirizzare e istruire la cittadinanza magari distante da nuove tecnologie, INTERNET e tutti i servizi ad esso correlati,finanziando corsi d’informatica base per sensibilizzare vecchie e nuove generazioni all’utilizzo di questo mezzo di potenziale infinto (INTERNET), ricordando che non è un tuffo nel vuoto perché il WI-MAX è già presente e in via di sviluppo in Europa.
penso che la sfiducia verso queste nuove forme d’innovazione si dovuta all’ignoranza nei confronti della RETE (web), fondamentalmente la maggior parte dei soveratesi conosce internet al 20% delle sue potenzialità, non conosce….ovviamente sono problemi correlati al DIGITAL DIVIDE, esempi banalissimi, quanta gente usufruisce di agenzie di viaggio ancora oggi per prenotare biglietti aerei o delle ferrovie nonostante basta collegarsi a siti dedicati, quanta gente acquista ON-LINE?,quanti hanno un conto in BANKING ON-LINE (es.banca fineco), altro esempio a Milano l’azienda che gestisce la nettezza urbana AMSA, sul proprio sito ha una parte dedicata per la raccolta dei RIFIUTI INGOMBRANTI (es. mobili, frigoriferi, condizionatori, lavatrici), cioè tu mandi una mail dicendo che devi buttare 1 mobile 2 sedie 1 scrivania e 1 lavatrice, loro nell’arco di 8 ore lavorative ti rispondo comunicandoti la loro disponibilità giorno e ora del ritiro dei rifiuti, ovviamente sotto casa!!, tutto questo vi può far capire come sarebbe più facile comunicare con aziende di servizi senza file a sportelli o lunghe attese al telefono,ma semplicemente con una MAIL comodamente seduti a casa o sul luogo di lavoro, ma nel caso di Soverato anche sul lungomare. Penso anche una cittadinanza se vuole ritenersi tale, deve prendere carico delle proprie responsabilità e sfruttare la forza del popolo sulle istituzioni per sostenere il diritto all’innovazione tecnologica, in un mondo dove ormai non conoscere il PC in certi casi è quasi come essere analfabeta, rievoco il dovere delle istituzioni a prevedere e finanziare (con i nostri soldi) progetti che veramente possano dare una svolta socio-culturale al nostro territorio.
Per mio modesto parere il progetto attualmente pensato per Soverato e solo una banale copertura del DIGITAL DIVIDE che affligge il nostro territorio. Per questo ribadisco bisogna puntare veramente a TECNOLOGIE che posso farci dare una svolta. Un’ultima cosa, mi è sta fatta pesare in quasi tutti gli interventi, anticipando che il sottoscritto non conosce la persona in discussione e non ha niente contro di lui,si è un po’ marciato sulla mia banale battuta sul GIOVANE CONSIGLIERE A.R., ricordando che è un personaggio pubblico (politico)e quindi non credo si possa offendere per una caz…..ta del genere e tenendo conto che lui a differenza mia può veramente con il suo ruolo fare qualcosa di concreto per soverato, quindi spero vivamente che se il vostro consigliere si sia offeso e risponda alle mie provocazioni con i FATTI! (es.se RATTA’ portasse il WI-MAX a soverato non potrei che essergli grato)
Continuando, non mi sembra che i toni in piazza e nei bar siano diversi da quelli che ho scritto nei miei interventi e pure solo il fatto che tutto ciò si pubblicato su un sito accessibile potenzialmente a migliaia di persone, crei tanto scompiglio!
PER L’INFORMAZIONE , LO SVILUPPO ECONOMICO E SOCIO-CULTURALE DEL MIO ANZI DEL NOSTRO TERRITORIO
Claudio Apicella
Progetto Wireless
Caro anonimo WiFi & WiMax ho letto con molto interesse il tuo commento tecnico e mi fa molto piacere che si sia aperta una parentesi tecnica di alto livello, come quella da te esposta. Io ho visto nascere il Wifi ed è da 10 anni che lavoro su questo tipo di tecnologie; sono perfettissimamente d’accordo su tutte le osservazioni da te espletate in materia e aggiungo che il WiMax non è ancora una tecnologia matura per il tipo di servizio che serve a Soverato. Inoltre penso (e lo dico con rammarico ) che il WiMax in Calabria non avrà mai successo visto i costi e le modalità di assegnazione delle licenze nel bando di gara… Sono fermamente convinto anche io che il WiFi sia la tecnologia più idonea e sicuramente si troverà a cooperare con il WiMax ma solo in altre zone di Italia. Di tecnico non ho nulla da aggiungere, tranne per il fatto che il TDD e l’FDD possono sicuramente migliorare l’ulteriormente la contamporaneità d’utenza del WiMax. Ho fatto 2 calcoli veloci e a occhio per portare il WiMax in tutto Soverato ci vorrebbero circa 150.000 euro… (non scherzo!)
Anonimo hai una offerta commerciale migliore della mia?
Ciao a tutti!
Antonio Misani
Wi-Fi or WhyMAX?
Ciao a tutti, innanzitutto visto che molti di voi non amano parlare con persone senza nome (;)), firmerò questo post. E' la prima volta che scrivo su questo sito e lo faccio perchè mi sta particolarmente a cuore uno degli argomenti trattati, cioè la copertura wireless della nostra cittadina. Premetto che non ho nè intenzione, nè tanto meno voglia di fare polemiche, e di scagliarmi contro questo o quello. Non posso però non rammaricarmi per il tono della discussione, tono che dal mio punto di vista, non consente di portare avanti un dibattito costruttivo. Credo sia infatti quanto meno politicamente scorretto additare una persona come "pazza", per di più scrivendo da anonimo. Non credo che l'obiettivo della discussione debba essere quello di palesare o vantare le proprie conoscenze in materia, mandando in confusione i curiosi che cercano semplicemente di capirne un pò di più. D'altra parte, però, sono veramente contento (e lo dico senza ironia) di scoprire che Soverato è ricca di persone competenti sull'argomento. Non sono sicuramente in grado di dire se una tecnologia sia meglio di un'altra, wi-fi o WhyMAX (WiMAX, scherzo...), e credo anche che il problema che ci si deve porre è soltanto in secondo luogo di natura tecnologica. Entrambi gli standards sono infatti validi dal mio punto di vista e l'obiettivo finale dovrebbe essere, secondo la mia modesta esperienza, la completa integrazione e non la scelta in favore dell'uno o dell'altro (ma per questo ci vorrà tempo...). Non credo ad esempio che wi-fi, sebbene datata, sia obsoleta, anzi, nella maggior parte dei casi, le tecnologie più robuste sono quelle che riescono a sopravvivere e convivere con le nuove tecnologie (basti pensare a GSM, che con GPRS ed EDGE riesce ancora a coesistere con la rete 3G). Allontanandomi da queste discussioni, sulle quali sarete sicuramente più esperti di me, credo che il problema fondamentale sia capire di cosa necessita Soverato. Prima di scegliere il tipo di servizio da offrire, credo sia opportuno valutare in maniera oculata, quella che può essere la clientela, e capire soprattutto quale può essere il valore aggiunto prodotto dal medesimo servizio. Proprio per questo credo che questa discussione, se portata avanti con toni più pacati, possa essere utile per sensibilizzare le persone e "modernizzare" la cittadinanza.
So che scrivere troppo fa calare l'attenzione, ma lasciatemi spendere due parole sul discorso politico. Claudio, sai ovviamente che A. R. è un mio caro amico e non per questo voglio difenderlo a spada tratta. Credo però sia ingiusto chiamarlo pseudo-consigliere. E' legittimo ed è anzi un tuo dover di cittadino criticarlo apertamente (e ti assicuro che anche io lo faccio pur essendo suo amico da tanto tempo), ma non è corretto dargli degli appellativi che sembrano creati per sminuire la sua persona a prescindere dal suo operato. Credo inoltre che un “politico” non debba essere una persona esperta in materia tecnica (altrimenti i tecnici a che servono), ma debba essere una persona in grado di prendere decisione sensate sulla base di informazioni che provengono da persone più esperte di lui. Sono convinto che alla base di ogni valida decisione ci sia uno studio, e a volte penso che sia proprio questo a mancare nella classe politica calabrese. Proprio per tale motivo spero che questi dibattiti spingano anche gli amministratori stessi ad informarsi, a studiare ed anche, perchè no, a copiare da altre realtà simili alla nostra. Sono fermamente convinto che una buona conoscenza a priori delle diverse realtà, consenta di prendere decisioni molto più semplici e meno azzardate. So che sembrerà mera retorica, ma io ci credo veramente...
Marco Papaleo
Progetto Wireless
Cari lettori e informatori, dovrebbe essere proprio questo lo scopo di un blog….cooperare per trovare una soluzione comune…eviterò qualsiasi tipo di polemica rivolgendomi soprattutto a chi conosce le potenzialità del WiMax e del WiFi in maniera tale DA RAGIONARE IN MODO CONGIUNTO sulla cosa. Cercherò di entrare nel cuore del problema senza tirare fuori troppi dettagli tecnici... In un ambiente come quello di Soverato a mio parere la tecnologia WiMax non conviene per i seguenti motivi:
1) Soverato ha già L’ADSL fortunatamente ( ripeto fortunatamente!); la tecnologia WiMax è stata pensata soprattutto per i comuni Digital Divisi (che come diceva Claudio in Calabria sono 289). Domanda ma se è buono il WiMax perché non lo portiamo anche a Soverato? Perché siamo 10000 e se dividi i 70mbps teorici ( e ripeto teorici poichè in realtà il valore reale può aggirarsi attorno al 60% (poi ovviamente tutto dipende dalla morfologia….) per il numero di abitanti nel caso di contamporaneità di utenza avremmo 3,5 kbps; ma supponiamo pure che ci siano delle connessioni contemporanee di 1000 persone (il che è un dato statistico attendibile perché considera il 10% della popolazione) allora il throughput netto per utente diventa di 35kbps. Un qualsiasi ISP porrebbe un limite di banda utilizzabile da un utente e se vi do i dati di questo rimanete scioccati. Ed ecco che cade il mito dei 70mbps…Quello che dice Gentiloni si riferisce ad un dato ottenuto in condizioni di clearsky, territorio pianeggiante, LOS (linea di vista ) e aggiunta di osservazioni teoriche che nulla hanno a che vedere con il dato sperimentale reale. Prego tutti coloro che ne hanno voglia di dare una occhiata alle sperimentazioni WiMax fatte in Italia. Inutili i commenti su quella che potrebbe essere l’efficienza spettrale teorica…
2) WiMax fisso che è diverso da WiMax mobile (sono tra loro non compatibili) è stato pensato per portare la banda larga “fondamentalmente” tramite l’utilizzo di CPE (customer premise equipment) o un sistema di tipo nomadico che riesce a mantenere le comunicazioni anche in caso di basse velocità dell’utente (ciò non vuol dire che con un portatile non ci si può connettere ma dovrebbero essere dislocati nel territorio un numero di base station Wimax uguale a quelle che servirebbero a dare la copertura in WiFi (RF planning)….Ma se vogliamo fare una copertura di tipo fisso esiste il problema del canale di ritorno (return link) cioè se hai una antenna WiMax distante supponiamo 10 Km dal tuo telefonino o portatile, come fa il segnale del tuo telefono o portatile ad arrivare all’antenna WiMax? Non arriva perché non c’è abbastanza guadagno in antenna o potenza in trasmissione! Allora qualcuno dirà facciamo hotspot WiMax? Nessun ISP investirebbe in hotsot WiMax a Soverato perché costerebbe un abisso e non ne avrebbe un ritorno economico visto che i numeri dell’utenza outdoor (quindi statisticamente pochi rispetto agli indoor) sarebbero molto bassi.
3) Il Wimax andrebbe bene a coprire i paesi che non dispongono di ADSL come ad esempio Satriano, Davoli, etc. etc. Questo a mio parere non vuol dire che noi rimarremmo fuori dalla “nuova tecnologia” ma ne utilizzeremmo un’altra utile per gli scopi a cui serve e cioè una semplice connessione a internet inizialmente, poi, in base alle esigenze, si vedranno i tipi di servizi da dare che come ho scritto in precedenza non dovranno essere molti se no calano troppo le prestazioni!
Purtroppo il problema non è solo tecnologico ma anche commerciale; se mettessimo il WiMax a Soverato ci dovremmo dotare tutti di schede WiMax che ci consentirebbero di comunicare con il sistema WiMax che funzione a frequenze diverse dal WiFi….al momento queste schede non sono in commercio in Italia ma lo saranno “forse” per i primi di Gennaio!! Avete idea di quanto costino…vi dò un dato del costo di tali schede in America: solo 280 dollari (per il resto non so quale sarà il prezzo in Italia….come al solito all’inizio costeranno molto e poi col passare del tempo il prezzo si abbasserà!
Domande:
· Sareste disposti a spendere una tale cifra per una connessione sporadica a Internet tramite WiMax?
· Siete d’accordo a far rimanere fuori, dall’accesso internet all’aperto (outdoor), tutti coloro che dispongono già di un portatile o telefonino capace solo di connettersi all’802.11 b/g e cioè al WiFi?
Se la risposta è si allora il WiMax va bene…ma sfido chiunque a portare in comune un progetto che abbia una offerta commerciale proponibile. Se la risposta è no allora il WiFi è quello che ci serve ed esiste già da anni.
Per ciò che riguarda l’UMTS io lo chiamerei “sorellastra” perché se è vero quanto si dice in base a chi prenderà le licenze macroregionali (Tim, Vodafone, 3) questi hanno un interesse “come molti sanno a parcheggiare il WiMax” e a far sviluppare meglio l’UMTS per interessi commerciali propri ( da qui le lamentele dei piccoli ISP!!!!).
Chiedo scusa se qualcuno si è sentito offeso, non è certamente mia intenzione offendere le persone ma le cose che ho letto prima del mio intervento erano, al di là della proposta, solo offensivi nei confronti di chi, a mio parere, sta andando verso la direzione giusta.
Basta offese e basta copia e incolla di cose, seguite da interpretazioni di cose non dette dal sottoscritto!
RIPETO
Spero qualcuno integri le proprie considerazioni TECNICHE con le mie in modo da ragionare in maniera CONGIUNTA sul progetto per Soverato.
PS: Caro Luigi Mazza mi riservo il diritto a non firmarmi…
”LIBERTA’ VA CERCANDO CH’ E’ SI CARA COME SA CHI PER LEI VITA RIFIUTA” (Dante)
ANONIMO WiFi & WiMax
Intervento di Luigi Mazza
Francamente mi sembra esagerato dare dell’ignorante parlando di wireless o wimax. La cosa bella,anzi, è che si discute e si presentano delle idee, chi propone non è mai ignorante! Ignorante è chi ignora i problemi. Nel nostro piccolo facciamo democrazia, speriamo solo che chi di dovere legga tutto , e tiri le somme, perciò deve leggere cose utili e non insulti gratuiti tra chi propone una soluzione, e chi un’altra. Anzi, chiedo scusa, almeno Claudio Apicella si firma, gli anonimi non si firmano e restano anonimi; poi le idee restano criticabili sempre, con Apicella siamo amici da anni ed anni e litighiamo sempre per idee opposte! Non ci capisco nulla di tecnologie wimax ecc., se ci sono esperti a Soverato, si facciano avanti, in Comune, a presentare le idee e le soluzioni più avanzate… Se devo dire la mia, Soverato ha problemi più seri rispetto al tipo di connessione alla rete! Non per ripetermi, ma per esempio bisogna darsi da fare perché è una cittadina che per gli under 25, praticamente non ha vita sociale, tra indifferenza e voglia di apparire “perla dello jonio”, c’è in mezzo un forte disagio… la droga (l’eroina) è forse una conseguenza, ma è una mia idea; mi sembra una cittadina che si preoccupa solo di prepararsi per la stagione estiva, e per 9 mesi l’anno, parliamoci chiaro, è di una tristezza infinita. Sono mie idee e, le condividiate o meno, restano tali. Io vorrei che dal Palazzo di città qualcuno desse ascolto ai ragazzi, anche a quelli che non scrivono su Soverato web, per vedere quello che succede e non si dice, per capire… per capire per esempio perché tutti se ne vogliono andare. Solo a settembre ho conosciuto tanti ragazzi che si son trasferiti per finire il liceo a Bologna e Roma… Vogliamo chiederci il perché???
Una volta si andava via solo per lavoro, per trovare università migliori, o semplicemente per cambiare aria; oggi si va via per evitare il rischio di continuare una vita sterile, con pomeriggi tutti uguali intorno a una piazzetta.
Luigi Mazza ( p.s. , se avete tempo consultate il sito http://www.ilcalabrone.net/ )
IL DIGITAL DIVIDE di ANONIMOWIFI
Ciao!!! Sono ancora Claudio! Si si Claudio Apicella quello che a differenza di “anonimowifi” si firma nelle lettere aperte o nelle proposte pubblicabili sul sito. Volevo precisare un paio di punti che il nostro “pseudo”esperto (anonimowifi) ha voluto puntualizzare nel suo piccolo e crudo intervento tecnologico!.
Nella sua pubblicazione “anonimo wifi” scrive: Claudio Apicella ma lei è un pazzo a dire no ad una tecnologia che entra per la prima volta in Calabria e che porterebbe i cittadini di Soverato ad avere accesso ad internet all’aperto. Ma perché scusate il wi-max NON DA COPERTURA INTERNET “ALL’APERTO”? e poi il servizio internet all’aperto come lo chiama “anonimowifi” sicuramente non arriva per la prima volta in Calabria! Perché sia le università di REGGIO CALABRIA che quella di Cosenza, e tanti altri privati nel loro piccolo offrono una copertura internet, come direbbe il nostro “anonimowifi”all’aperto.
Poi ancora scrive : Ma che racconti di WiMax e tutta la roba che hai copiato dal sito di Beppe Grillo presentandola come la scoperta dell’America…..
Inviterei tutti a scrivire “wi-max” sul noto motore di ricerca google, e vediamo se il mio è un copia incolla da sito di Beppe Grillo, comunque… per facilitarvi (http://www.google.it/search?hl=it&client=firefox-a&rls=org.mozilla:it:official&hs=1ur&q=wi+max&btnG=Cerca&meta ) Cioè io che parlo di distribuzione delle banda larga senza fili (WI MAX) nel soveratese (Montepaone, Davoli, Satriano, ect. Ect.) sono un pazzo e copione, lui che sponsorizza e sostiene un progetto OBSOLETO come copertura di qualche zona di Soverato in wi-fi ovviamente sembrerebbe essere un esperto!.
Però a differenza sua vorrei rimanere su questioni tecnologiche che più mi competono e non scendere in banali offese.
Anonimowifi scrive: Soverato non è un paese digital diviso (cioè ha già l’ADSL ) di conseguenza a quale ISP interesserebbe portare la larga banda outdoor ( all’aperto ) a Soverato!!!
Infatti nel mio intervento scrivo appunto che è stata proprio colpa dell’ISP (PROVIDER) che in calabria siamo ancora costretti all’ADSL e che deve essere proprio il comune o l’amministrazione a lanciare questo progetto!!!! Ma forse nessuno di voi sapeva che il delegato all’INNOVAZIONE TECNOLOGICA DEL COMUNE DI SOVERATO è l’incolpevole PIETRO MATACERA!!! E poi invece sul sito del comune (www.comune-soverato-it ) scrivono che l’importantissimo progetto tecnologico e innovativo è stato presentato da RATTA’!. Ci sarebbe da riflettere, ma preferisco parlare di tecnologia e non di politica di BASSA LEGA,perché con tutto il rispetto per chi sta in comune, delegare una persona di età avanzata come MATACERA all’innovazione tecnologica , penso sia AUTOLESIONISMO, e un anche po’ di menefreghismo visto e considerato che ci sono ragazzi molto più giovani e interessati in comune a cui dare questa delega!.Ma ritorniamo alla tecnologia, io a differenza di “anonimowifi” mi sono informato,ovviamente su una rete a (fastweb fibra- ottica)sono andato sulla nota enciclopedia on-line wikipedia IT, e cercando copertura ITALIANA ADSL tenendo conto che qualsiasi connessione superore alla velocità 56kb/s può essere definita banda larga. Come possiamo vedere tutti compreso “anonimowifi” in Calabria solo 120 di 409 cioè il 29,34% e coperto da BANDA LARGA!e come ha scritto “anonimowifi”( leggete e informatevi prima di scrivere roba senza senso).
Poi continua scrivendo : sei spaventato della copertura contemporanea di utenti :-) ma è da anni che tutti abbiamo l’ADSL in casa a Soverato mica esiste un problema di contemporaneità di utenza…
Cioè??????????? Contemporaneità d’utenza??? , visto che io sono un semplice 22enne tecnico informatico in una multinazionale assicurativa, mi domando perché (come potete visionare liberamente su http://www.repubblica.it/2007/10/sezioni/scienza_e_tecnologia/gara-wimax/gara-wimax/gara-wimax.html )un ministro come GENTILONI ci tenga tanto a questa nuova tecnologia ! aaaaaaaaahhhhhhhhhhhh sii forse anche lui come scrive ”ANONIMOWIFI” su di me e un’ignorantone!! E siii proprio un’ignorantone che propone cose lette da sito di BEPPE GRILLO!!! Anzi per evitare qualsiasi diffamazione faccio come mi piace tanto un copia&incolla di quello che il ministro Gentiloni ha detto al lancio del bando sul WI-MAX
Il ministro dice: potranno essere raggiunte anche aree "più difficili sia dal punto di vista economico che morfologico" e dove è quindi più spiccato il 'digital divide' con il resto del Paese. (repubblica.it)
Si si confermo sto Gentiloni è proprio una capra va a proporre ad una delle 8 sorelle mondiali una tecnologia proposta da GRILLO. Ma la domanda nasce spontanea!, perché i paesi più evoluti della comunità europea e non solo spingono, ho già hanno avviato il processo di cablaggio nazionale del WI-MAX?? sono diventati tutti GRILLINI?? sono IGNORANTONI come me?? O nessuno conosce le potenzialità della ADSL come le conosci tu!???
“Anonimowifi” perché non proponi il progetto importantissimo e d’innovazione tecnologica di RATTA’ al ministro Gentiloni?? Magari lui che è meno ignorante di me potrà darti una spiegazione da ministro!.
Per chi non lo sapesse faccio l’ennesimo copia&incolla da wiki.it
Con digital divide (divario digitale detto anche DD) si intende il divario esistente tra chi può accedere alle nuove tecnologie (Internet, Computer) presenti nel mondo, e chi non può farlo per motivi diversi come reddito insufficiente, ignoranza, assenza di infrastrutture (come nel caso dei paesi in via sviluppo).
Ma io mi domando!! Ma “anonimowifi” è un impiegato TELECOM che difende L’ADSL?? Ricordando anche la piccola statistica degli ignoranti di WIKI.IT solo 120 comuni su 409 sono coperti da banda larga, dicendo anche che un RIPETITORE WI-MAX può coprire fino a 50KM di distanza!. Come ho scritto nelle lettere precedenti io parlavo di CONSORZIO TRA COMUNIIIIIII, LAVORARE COESI FRA COMUNITA’, non cercare in vano lo sviluppo di SOVERATO, e poi magari avere il vuoto intorno, perché senza lo sviluppo e l’aiuto dell’ hinterland, la nostra cara cittadina si avvierà ad saturazione veloce e dolorosa.
Per evitare che nasca qualsiasi altra polemica, facendo un giro su internet (fortunatamente con fibra ottica a 10mb/s) ho notato che in realtà una sorella minore del WI MAX esiste già, si chiama UMTS infatti le grandi aziende di telecomunicazioni sono interessate a questo progetto, proprio per sostituire lo stesso UMTS con il WI-MAX. Per farvela breve le aziende che hanno in dotazione LINEE UMTS cosa fanno, facendo comprare al cliente un normalissimo ricevitore/trasmettitore UMTS(http://www.3g.co.uk/PR/Sept2006/VodafoneICBox.jpg) usano il segnale della videochiamate che è paragonabile ad un ADSL, per farli connettere al web, tenendo conto che questo servizio è offerto solo sul territorio coperto da UMTS e pagando ovviamente le stesse aziende che hanno il predominio sui cablaggi nazionali di qualsiasi banda (es. gsm, gprs, umts e rete fissa)
Infine una piccola considerazione personale, permettetemela! sono contento che finalmente ci sia una sito dove confrontarsi liberamente dove tutti possono dire la loro! (a differenza di qualcuno in maniera educata) la cosa che mi rammarica e che questo servizio si offerto completamente da un PRIVATO perché soveratoweb.it è gestito da un privato, certe cose sarebbe meglio comunicarle direttamente al comune, come proposte popolari, lamentele o valutazioni sull’operato, ma vi capisco se siete scoraggiati, perché v’immaginereste IO CLAUDIO APICELLA magari insieme a qualche ragazzo più competente di me in materia, andare dal DELEGATO ALL’INNOVAZIONE TECNOLOGICA al Comune di Soverato! Il resto fate voi...
DICO NO e spero che il comune usi le risorse destinate a questo “PSEUDO PROGETTO INNOVATIVO” per la vera svolta tecnologica del nostro TERRITORIO (SOVERATESE) e da IGNORANTONE invito “ANONIMOWIFI” come ho fatto io, a firmarsi su quello che scrive, cosi si potrà iniziare un confronto aperto ovviamente a tutti, perché ora come ora io e tutti quelli che vorranno intervenire non avranno sicuramente voglia di confrontarsi con un’anonimo!
PER L’INFORMAZIONE, LO SVILUPPO ECONOMICO E SOCIO-CULTURALE DEL MIO, ANZI, DEL NOSTRO TERRITORIO
Apicella Claudio
P.S. ricordo a tutti coloro che leggeranno il mio intervento, di non badare alle provocazioni da me scritte, e cosi di cadere nel tranello come vorrebbe l’anonimo, preferirei vi concentriate sul vero problema, cioè che solo 120 COMUNI SU 409 in Calabria hanno accesso alla banda larga! (NO FASTWEB-NO FIBRA OTTICA) e che il prossimo commento che leggerò riguardante la mia proposta sia solo di sfondo tecnico, e magari se poi sia firmato meglio ancora!
Progetto Wireless
Caro Anonimo wi-fi,
Se si parla di un progetto innovativo e tale deve essere… quello che scrivi è molto interessante… perche solleva il problema!!!! Era qui che volevo portarti….. se il cittadino soveratese deve pagare l’implementazione di un servizio, deve anche averne dei vantaggi… vero??
Allora se come dici tu, non c’è problema di copertura (perche a Soverato tutti hanno L’adsl), non si puo garantire neanche un Voip, perche la banda è poca, (Segue lista dei codec con relativo consumo di banda: G.729A (24 Kbit/s), GSM (27 Kbit/s), iLBC (27 Kbit/s), G.726-32 (48 Kbit/s), G.711 (80 Kbit/s… giusto per farti capire di cosa si parla!!!!!)…
Non si sa quanta Banda L’ISP può garantirti con una linea DSL o HDSL …. E quindi non si può offrire un servizio performante… etc etc.. Allora caro Anonimo wi-fi mi spieghi a cosa C…O serve questo wi-fi a Soverato?? Dobbiamo fare un regalo a qualche amichetto della giunta????? Oppure serve per fregare soldi alla comunità europea…
E i Soveratesi??? Continuano a pagare…
P.S.
Ho citato Matacera perche lui è l’assessore all’innovazione, e quindi mi aspetto risposte dalla persona responsabile del progetto, se poi è solo scritto su un pezzo di carta depositato al comune… e me lo stai facendo capire con una metafora…
Allora ti ringrazio….
Anonimo
Progetto Wireless
Caro AnonimoWIFI…
Anziché sputare veleno e insulti gratuiti contro chi, a differenza di molti che passano il giorno lungo le scale e i marciapiedi dei luoghi pubblici si informa… e visto che “forse” e ripeto “forse” a differenza tua che sali e scendi le scale del comune inutilmente… ci lavora e ripeto LAVORA in questo campo e quindi non scopiazza da un sito all’altro,ma la vive giornalmente la realtà informatica... dai a tutti insegnamenti gratuiti sull’argomento… Come al solito continuate a dare risposte con sfondo polemico senza far nulla di costruttivo…quindi cortesemente… esponi dall’alto della tua conoscenza informatica a tutti gli “ignoranti” del sito cosa è il WIFI O IL WIMAX e cortesemente fallo con parole semplici….cosa è l’ISP… VoIp…..???
RICORDA… PARLI CON IGNORANTONI!!!
E UN’ALTRA COSA AMICO MIO… SMETTILA DI FARE IL MESSAGGERO (perché ultimamente fai solo questo)…… E FAI UNA COSA!!!
VISTA LA TUA CULTURA… INSEGNA QUALCOSA A CHI DOVREBBE REALMENTE REPLICARE… OGNI TANTO FAREBBE PIACERE CHE CHI è INTERROGATO RISPONDA!!! E non che lo faccia tu al posto suo!!!
Beh spero di essere stata chiara… aaaa.. un’altra cosa… IO MI FIRMO QUANDO SCRIVO… perchè non temo nessuno e amo i confronti aperti… a differenza tua e di chi si nasconde dietro un ANONIMO!!!
n.b Ci tengo a precisare una cosa, questa lettera non è stata scritta per difendere mio fratello.. ha le armi intellettive per farlo da solo!!!! E' scritta perché io come tanti altri vogliamo dire basta a questa palla che va avanti indietro... e un continuo scontro… che non porta a nulla!!!
Antonella Apicella
Progetto Wireless
Interessante il progetto sul WiFi a Soverato e spero riesca ad essere operativo entro l’estate. Volevo fare “brevissimi commenti” sulle note poste da Claudio Apicella e Anonimo: Claudio Apicella ma lei è un pazzo a dire no ad una tecnologia che entra per la prima volta in Calabria e che porterebbe i cittadini di Soverato ad avere accesso ad internet all’aperto. Ma che racconti di WiMax e tutta la roba che hai copiato dal sito di Beppe Grillo presentandola come la scoperta dell’America….. Soverato non è un paese digital diviso (cioè ha già l’ADSL ) di conseguenza a quale ISP interesserebbe portare la larga banda outdoor ( all’aperto ) a Soverato!!! Le prestazioni che già abbiamo con l’ADSL non potranno mai essere superati in termini di banda garantita ( e non throughput !!) dalWiMax a parità di utenti contemporanei. Spero nessuno voglia mettere servizi tipo il VoIp che non farebbe altro che abbassare le performance del sistema ( Addirittura Claudio parlava di GRATIS :-) :-) che risate e chi ti pensi che i sordi i caca a ciuccia (nessuno ti regala niente caro). Anonimo già parla di QoS come se fosse solo l’assessore Pietro Matacera a decidere…queste sono cose in cui anche l’ISP (che è il fornitore del servizio) avrà da decidere…sei spaventato della copertura contemporanea di utenti :-) ma è da anni che tutti abbiamo l’ADSL in casa a Soverato mica esiste un problema di contemporaneità di utenza…l’hot spot è per definizione una piccola area che non ha problemi di contemporaneità di utenza (leggete e informatevi prima di scrivere roba senza senso). Io dico SI al progetto e no a tutti gli ignorantoni che scriveranno cose copiate su internet facendo calare la novità del progetto in CALABRIA.
AnonimoWiFi
Progetto Wireless
2) Altro progetto importantissimo e nel segno dell’innovazione tecnologica è stato quello fortemente voluto dal consigliere Antonio Rattà e dal Sindaco Mancini . Il progetto riguarda il sistema wireless in modalità wi fi. Questo consentirà, tramite l’installazione di antenne di piccola portata, di connettersi alla rete internet con un pc portatile sia dalla spiaggia che dall’intero lungomare di Soverato. Un servizio che poche realtà possono vantare e che colloca Soverato tra le città sensibili ad i nuovi servizi e che sarà esteso gradualmente, dapprima alla via Amirante dove si trovano scuole, teatro, acquario e stadio comunale, ed in seguito a tutta la città che potrà così permettere a tutti i cittadini di usufruire di un servizio innovativo ed al passo con i tempi.
Dopo un articolo pubblicato sul sito istituzionale del Comune di Soverato sopra allegato... come direbbe Antonio Lubrano... la polemica nasce spontanea... a partire dalla descrizione “ sistema wireless in modalità wi fi” e come scrivere un sistema wireless in modalità wireless fidelity... cioè la stessa cosa ripetuta.... vabbè consideriamolo un errore di distrazione.
Quattro righe dove si descrive un ipotetico progetto fortemente voluto dal Consigliere Antonio Ratta e dal Sindaco Raffaele Mancini, che prevede l’implementazione della tecnologia Wireless nella Città di Soverato.
Devo dire che il progetto si potrebbe considerare ambizioso, pero a questo punto i soveratesi sarebbero grati se il Comune di Soverato nella Persona di Pietro Matacera, nonché Assessore all’innovazione tecnologica (vogliamo parlarne???), spiegasse nel dettaglio il progetto:
- posizionamento delle antenne
- tipologia di tecnologia wireless utilizzata
- numero di connessioni simultanee supportate
- banda minima garantita per utente
- eventuali sportelli online e servizi offerti dal Comune ai cittadini attraverso questa tecnologia...
Informazioni che servono per valutarne l’effettiva utilità di un servizio rivolto al cittadino e non al turista che viene in vacanza per 2 settimane... e del computer in quel periodo non vuole nemmeno sentirne parlare...
Anonimo
NON VORREI SI PENSASSE…
Ciao sono ancora Claudio!! A 2 giorni dalla pubblicazione della mia lettera aperta ai soveratesi ed agli utenti di Soveratoweb.it riguardante “IL BANDO PER LA DISTRIBUZIONE E LO SVILUPPO DEL WI-MAX”, mi sono arrivate delle segnalazioni di vario tipo. Dai semplici elogi per aver proposto una cosa interessante, alle tipiche critiche (che ci sono sempre),quando si scrive sul web e quando sono anche gli ignoranti a leggere!!!, e meno male che avevo inserito un video ed un link a cui riferirsi, in caso non si sapeva di cosa si stava parlando!!!! ma il bello è anche questo perché per ora la rete è “LIBERA”!
Comunque la cosa che più di tutte tengo a precisare è una sola!. Sul sito da tutti visionabile www.comune-soverato.it nell’ area news.
Il 28-09-2007 è stata fatta da uno “PSEUDO CONSIGLIERE” del partito di AN ci tengo a precisare di AN….. (magari qualcuno potrebbe confondersi), una proposta, che mi è stata rimbalzata addosso subito dopo la pubblicazione della mia lettera aperta su soveratoweb.it, sentendomi dire che quello che io avevo fatto notare nella lettera, era già stato segnalato al sindaco, riflettiamo sulla NOTIZIONA che girava nei corridoi del comune! Per evitare qualsiasi imprevisto faccio un “copia&incolla” dal sito del comune di Soverato, LEGGETE:
IL 28-09-2007
Altro progetto importantissimo e nel segno dell’innovazione tecnologica è stato quello fortemente voluto dal consigliere Antonio Rattà e dal Sindaco Mancini . Il progetto riguarda il sistema wireless in modalità wi fi. Questo consentirà, tramite l’installazione di antenne di piccola portata, di connettersi alla rete internet con un pc portatile sia dalla spiaggia che dall’intero lungomare di Soverato. Un servizio che poche realtà possono vantare e che colloca Soverato tra le città sensibili ad i nuovi servizi e che sarà esteso gradualmente, dapprima alla via amirante dove si trovano scuole, teatro, acquario e stadio comunale, ed in seguito a tutta la città che potrà così permettere a tutti i cittadini di usufruire di un servizio innovativo ed al passo con i tempi.
“Importantissimo e nel segno dell’innovazione tecnologica è stato quello fortemente voluto dal consigliere Antonio Rattà e dal Sindaco Mancini.!!”
Io vorrei chiedere sia al consigliere RATTA’ e al sindaco Mancini se sanno di cosa stanno parlando. Loro stanno proponendo alla città, facendola sembrare come un EVENTO TECNOLOGICO e come scrivono sul sito un progetto importantissimo e nel segno dell’innovazione tecnologica è stato quello fortemente voluto dal consigliere Antonio Rattà e dal Sindaco Mancini. Il nostro caro “PSEUDO CONSIGLIERE” a proposto alla rappresentanza della città una tecnologia un pò “obsoleta” parliamo di un servizio che in altri posti d’Italia è già attivo da un paio d’anni però per conto di privati, cioè lidi o locali che fanno un abbonamento FLAT ad internet comprano un MODEM ROUTER WI-FI, e offrono INTERNET a tutti i clienti che consumano giustamente nella loro attività!.
Quindi in poche parole “il progetto importantissimo e nel segno dell’innovazione tecnologica è stato quello fortemente voluto dal consigliere Antonio Rattà e dal Sindaco Mancini” per me e ripeto per me!, è una cagata pazzesca!
1. Perché il sito del nostro comune (maggioranza centro-destra) come tipico atteggiamento berlusconiano si fa passare una semplice e obsoleta proposta come la svolta dell’anno.
2. Perché quello che ha proposto IL VOSTRO CONSIGLIERE è un servizio vecchio e non al passo coi tempi, visto che si parla di WI-FI e no di WI-MAX.
3. La “chiamiamola” proposta era un’iniziativa per farvi NOTARE le potenzialità di questa nuova tecnologia (wi-max) che non serve sicuramente solo ad offrire servizio sul lungomare poi verso le scuole, l’acquario o al turista! Sto parlando di una “COSA” che permetterebbe lo sviluppo socio-economico del nostro territorio tutto l’anno, e non solo a Soverato per poi andare a dire in giro che Soverato è la Rimini del sud (perché a Rimini il wi-fi c’è da 3 anni) e che a Soverato c’è internet senza fili, perché Soverato da sola senza Satriano, Montepaone, Davoli ect.ect. non ha lunga strada! Allora ripeto perché non fare un consorzio tra comuni, altro che lungomare e Via Amirante, parliamo di vaste aree, tutta Soverato marina e superiore, uguale per Satriano uguale per Montepaone, dove si potrà telefonare con SKYPE, con un semplice VOiP, GRATISSSS CAPITO GRATISSS!! ma ci sarebbe tanto da spiegare, ma non sono qui per questo. Di conseguenza chiudo e vi ricordo per chi non avesse capito CHE PARLO DI WI-MAX! no internet senza fili!, quindi non fatevi abbindolare da gente incompetente che propone cose che non conosce, informatevi, proponete, la rete è libera!
Infine DICO NO a questo stupido e insignificante progetto.
Propongo invece di riguardare la questione e visto che siamo alle porte del 2008! ovviamente insieme a tutti “DAVULISI, SATRIANOTI , MONTEPAUNISI, cosi Soverato i NOSTRI ASSESSORI O CONSIGLIERI potranno vantarsi di aver per PRIMI lanciato la proposta per un un servizio innovativo ed al passo con i tempi.
PER L’INFORMAZIONE, LO SVILUPPO ECONOMICO E SOCIO-CULTURALE DEL MIO, ANZI, DEL NOSTRO TERRITORIO
Claudio Apicella
Una buona occasione
Ciao a tutti! Sono Claudio uno dei tanto giovani che è dovuto emigrare al NORD per motivi lavorativi ma la mia non è la solita lettera aperta di critica all’ennesima amministrazione comunale o all’assuefazione della nostra gente al malaffare!. Sono qui per farvi notare una “CHICCA”, in questi giorni il Corriere della Sera (http://www.corriere.it/economia/07_ottobre_11/bando_wi_max.shtml ), e altre testate giornalistiche hanno pubblicato un articolo di vitale importanza!!, è partito come leggerete sicuramente sul link, in ITALIA il bando per la diffusione del WI-MAX. Chi di voi non conoscesse ciò di qui stiamo parlando può LIBERAMENTE!!!! Cliccare qui (http://it.wikipedia.org/wiki/WiMAX ).
La cosa a cui tengo tanto ed è anche il motivo per cui scrivo è appunto il non poter perdere l’occasione di rilanciare il nostro territorio, tramite una tecnologia che favorirebbe lo sviluppo economico e socio-culturale, sarebbe una svolta per un territorio come il nostro, dove paesi del Soveratese e della Calabria intera si vedano negati servizi come “internet VELOCE” ho meglio banda larga! Per motivi strutturali!, dove ancora la gente usa “strumenti” come “modem e connessioni a 56k” mentre in altre realtà italiane ed europee la banda larga è diventata quasi indispensabile mezzo di comunicazione.
Ricordando a tutti che ogni famiglia della calabria che possiede un’ allaccio telefonico TELECOM è costretta pagare il “canone”, CAPITOOO!!!! CANONEEE! Come lo pagano a Milano, Roma, Lodi e in tante altre città italiane dove sicuramente nel 2007! Non gli si viene negato il servizio “per problemi strutturati e topografici”, quindi cito un pezzo di quello che sicuramente avete letto sul link (http://it.wikipedia.org/wiki/WiMAX).
Diffusione della tecnologia WiMAX
Al momento WiMAX è una tecnologia in corso di sperimentazione in Italia, dove è utilizzata unicamente alla frequenza di 3,5 GHz, ma nel resto del mondo sono già molti i paesi in cui viene offerto il servizio. La ragione del ritardo italiano è stata la questione dell'assegnazione delle bande di frequenza, che erano usate per scopi militari. Dei 200 MHz previsti per il WiMAX saranno concessi per ora solo 35+35 MHz, attraverso aste, probabilmente su base regionale da tenersi nell'estate 2007. Una lista delle implementazioni si può trovare qui.
L'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha aperto Consultazione pubblica sull’introduzione di tecnologie di tipo Broadband Wireless Access (BWA) nella banda A 3.5 GHz .
Nel mese di settembre 2007, si doveva tenere l'asta pubblica per l'assegnazione delle frequenze per il Wi-Max. Il tutto è stato spostato ad ottobre 2007 quando il giorno 11 è stata resa pubblica l'asta. L'asta prevede delle concessioni provinciali o regionali di durata decennale, che assegneranno ad un WiSP l'esclusiva del servizio su un determinato territorio. L'esclusiva del servizio dovrebbe garantire un adeguato rientro economico degli investimenti. Tuttavia, la tecnologia del WiMax consente di coprire vasti territori con una singola antenna, e richiede investimenti molto limitati rispetto ad altre tecnologie, anche wireless. Considerando la durata delle concessioni, si creeranno dei monopoli legali e locali, per di più con una tecnologia del Wi-MaX aperta non proprietaria e su un bene comune come l'etere, che tecnicamente consentirebbero un regime di concorrenza fra operatori.
CIOE’’’!!!!! non so se avete letto!!! VASTI TERRITORI CON 1 SOLA ANTENNA!!, minchia!!!! Immaginereste voi SOVERATO, SATRIANO, DAVOLI E MONTEPAONE che creano un consorzio per l’acquisto e la diffusione del WI-MAX!!!!! ahahahaha!!!! io che CHATTO ! gratis sul lungomare di Soverato al tramonto! con un mio amico in piazza a Satriano seduto magari a bere un buon bicchiere di vino! Tutto gratis!!o magari offrire un servizio al turista!! Che è in spiaggia accende il suo PORTATILE si collega ad internet magari per leggere posta elettronica!?? o per vedere l’orario dei treni!?? o per prenotare un’altra settimana! A SOVERATO!!!??? v’immaginate!?? noo……. Sarebbe troppo bello!! Mandare una mail al comune! Invece di andare a fare file chilometriche per poi farsi sorpassare dall’amico dell’assessore!!!
Dai giovani assessori!!! Fatevi avanti!! È un giovane soveratese ( ormai emigrato) che vi da una dritta!
Vi invito a visionare questo video ( http://it.youtube.com/watch?v=zBTnkEnXTlc ) che trovate liberamente pubblicato sul famoso YOUTUBE.COM . Un’altra precisazione che voglio farvi è di stare attenti perché non sono io a parlarvi ma un “giovane assessore” di buone intenzioni!
PER L’INFOMAZIONE , LO SVILUPPO ECONOMICO E SOCIO-CULTURALE DEL MIO ANZI DEL NOSTRO TERRITORIO
Claudio Apicella
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