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Parcheggi a pagamento? No, proposte alternative

Ho letto qualche “sì” e molti “no”, ai parcheggi a pagamento, ma nessuno che abbia proposto una alternativa concreta. Eccone una, fatta con in conti della serva, quindi da prendere con le pinze e con beneficio d’inventario.

Diciamola tutta: i parcheggi a pagamento sono nati per rimpinguare le asfittiche casse comunali, più che  per una vera esigenza di razionalizzare la sosta. Quindi, il Comune vuole ordine e soldi, i residenti vogliono ordine e quiete, commercianti e operatori turistici vogliono che la gente entri e spenda nei propri esercizi.

Ordine e Soldi e, sono le esigenze e il comune denominatore dei contendenti.

Come mettere d’accordo tutte queste giuste esigenze?

1. ORDINE? Semplice, basta far applicare la legge: i vigili urbani elevino multe salate a disturbatori, ubriaconi notturni, teppistelli indigeni e limitrofi, proprietari di cani senza museruola e paletta… eccetera. Iniziando dal Corso e dal Lungomare, soprattutto di sera e di notte. E senza guardare in faccia nessuno, indigeno o straniero. Dura lex, sed lex. Così vanno altrove e ce li leviamo di torno.

2. SOLDI? Nessun parcheggio a pagamento: un singolo parcometro pare costi 5.000 euro, supponendo ci siano 20 parcometri in tutta Soverato (sono certamente di più) il Comune dovrebbe spendere 100.000 euro.

Allora, quali alternative?

Alternativa 1 (immediata): “Blocco GANASCE” per le ruote di auto e motorini in sosta vietata: i parcheggiatori selvaggi se rivogliono il mezzo chiamino la Polizia Municipale a paghino subito la multa salata (esempio: 40 euro a Catania). In caso di mancata presentazione del proprietario dell’auto entro la sera, l’auto sarà rimossa con il carro gru, con conseguente aggravio delle spese. Ora, supponiamo una media di appena 10 ganasce al giorno applicate dai vigili, sono 400 euro al giorno, per il solo agosto sono 12.000 euro. In tutto l’anno si potrebbe arrivare a 60.000 euro. Più le multe per sosta vietata, pare altri 100.000 euro. Totale 160.000 euro, incassi certi e immediati, con la sola spesa delle ganasce e senza scomodare piani dei parcheggi; e senza spendere una cifra per acquistare i parcometri. E soprattutto, con il passaparola il parcheggio selvaggio cesserebbe dopo due giorni, e tornerebbe l’ordine tanto agognato dai residenti. Costo di una ganascia? Con i 5.000 euro di un parcometro compri una sporta di ganasce, mantieni l’ordine, incassi bei soldini e non incidi né sulle tasche dei turisti né su quelle dei residenti. E con i soldi delle multe assumi nuovi vigili.

Alternativa 2 (breve termine): “Energie rinnovabili” : niente pale eoliche, Soverato non ha sufficiente territorio. Penso piuttosto ai pannelli fotovoltaici, che il Comune potrebbe cominciare ad installare sulla facciata e sul tetto del municipio, entrambe rivolte a sud. Nonché sugli altri edifici ed aree di sua proprietà (vedi mattatoio, mercato coperto, eccetera). Il Comune abbatterebbe le bollette e ci guadagnerebbe qualche soldino, proprio come i condòmini tedeschi di un edificio di Berlino costruito con la facciata fotovoltaica, che convocano la riunione di condominio per banchettare e spartirsi gli assegni che gli paga l’Enel tedesca.  

Senza soldi non si cantano messe, e non si alza neanche il sole. I tedeschi, con poco sole, fanno tanti quattrini. E noi soveratani, col sole perenne? Lungomare, direbbe un mio amico professore, l’unico che gira con la paletta (del cane).

Alternativa 3 (breve termine): “Soverato paese-albergo” : le seconde case a Soverato costituiscono circa il 50% del patrimonio immobiliare, e da diversi anni restano sfitte per i prezzi alti e perché il turista non affitta più un appartamento per un mese intero, semmai per una settimana.

Il Comune si faccia promotore: basterebbe “copiare” da altri centri urbani per ricavare subito almeno 2.000 posti letto (che di fatto già esistono!): agevolazioni fiscali per i proprietari che aderiscono, maggiori incassi per il Comune, maggiore gente per le strade e i locali, più soldi che circolano a Soverato. Il progetto è già inserito nel Piano strutturale? Bene, ma non v’era bisogno: applicando la legge regionale, per i permessi necessari basterebbe una semplice D.i.a. .

Ma per spiegare meglio il discorso ci vorrebbe un altro articolo.

P.S.: Cari concittadini, è giusto che ciascuno esprima la propria opinione, ma è più UTILE che qualcuno azzardi pure qualche proposta, anche se scellerata come la mia. In fondo, quattro occhi vedono più di due, e hai visto mai che per sbaglio alla fine uno ci azzecca!  A calcio vince la squadra, non il singolo. A meno che non si chiami Maradona.

Forza Azzurri.
Michele Repice Lentini

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Parcheggi a pagamento - D'accordo con Michele Repice Lentini

Carissimo Amico Michele, sono d'accordissimo con te per le proposte alternative ai parcheggi. Queste proposte però si devono basare su un presupposto. Tutti i cittadini contano allo stesso modo, senza distinzione di "io sono il figlio di x e quindi non devo pagare", altrimenti tutti quei bei calcoli si fanno benedire. 

Mi sono fatto un calcolo veloce, con entrate possibili intorno a 150.000 euro l'anno si può dare tranquillamente lavoro a persone e specialmente ragazzi che ne hanno bisogno, e anche riparare quei tratti di strada poco scorrevoli, per via della difformità del manto stradale.

Infatti sono del parere che i soldi entranti dalle infrazioni del codice della strada, devono essere utilizzati solo ed esclusivamente per bisogni di manutenzione stradale, e stipendi dei vari vigili municipali. 

Ma torniamo al dunque, con 150.000 euro, esclusi magari 70.000 per lavori di manutenzione, ne restano 80.000 euro a disposizione di paghe per il personale, i quali divisi per uno stipendio che si aggira per 1300 euro (non sono al corrente di quanto sia uno stipendio di un vigile) fanno uscire fuori 61 mensilità pagabili, tenuto conto che un anno è formato da 12 mesi, si può arrivare tranquillamente ad avere ulteriori 5 unità l'anno di personale di polizia municipale. 

Dunque, siccome il comune di Soverato possiede una graduatoria per assunzione di vigile per massimo 3 mesi ad unità, nell'arco di un anno si può dare tranquillamente la possibilità di lavoro, se pur a tempo determinato, per tre mesi, a numero 20 persone che anno bisogno di iniziare a lavorare, e con i tempo che corrono, tre mesi di lavoro, per iniziare fanno bene a un giovane disoccupato, con la speranza che in un futuro potrebberò tornare utile per punteggio, magari per un posto a tempo indeterminato.

Cosa ne entra nelle casse comunali? Che il comune non avrà più sulle spalle le spese riguardanti i tratti stradali, e gli stipendi dei suoi dipendenti vigili. Sembra poco, ma a mio parere non è poco. 

Sperando di essermi fatto capire, iniziamo a ragionare con idee concrete che non toccano più di tanto le tasche dei cittadini, turisti, o chi che sia, ma allo stesso tempo, si tenga un ordine pubblico che dia pure opportunità di lavoro per chi ne ha bisogno. Si pensi per la collettività, non per il bene delle casse proprie. Salvaguardate i vostri giovani. 

Ora che mi trovo in tema, mi permetto di dare anche io un opinione di come vedo Soverato senza parcheggi a pagamento... semplicemente più viva, più movimentata, più Soverato di 10 anni fà. Non cadiamo nuovamente nell'errore madornale dei parcheggi a pagamento, cercate idee innovative, che tengano conto di dare opportunità di lavoro ad altre persone. Si cresce anche cosi, non con i soldi in cassa.

Ringrazio nuovamente Michele per la sua idea fantasiosa che ha avuto, sperando che la tengano in considerazione.

Saluti,

Salvatore Gatto.

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Parcheggi e rendite vitalizie: risposta a Salvatore Gatto

Caro Salvatore, ti ringrazio e sono felice di aver stimolato ulteriori proposte come la tua, spero ne seguiranno altre e spero che vengano tutte ponderate nella stanza dei bottoni.

Il vero problema dei parcheggi a pagamento è quello di creare una tassa indiretta - ma reale - sulle attività produttive, siano esse una pizza, un ombrellone, un vestito, un gelato sul lungomare, o quattro salti in discoteca. Di scoraggiare chi vuol venire a spendere a Soverato.

E poi, chi può negare che Soverato senza parcheggi a pagamento si è ripopolata?

E dove sta scritto che dobbiamo uniformarci a Catanzaro Lido?  (sic!)

I Prodi e i Visco ci sono bastati ed avanzati. La vera sfida di oggi è pensare positivo, per utilizzare finalmente le nostre risorse, e non per arrabattarsi a tappare buchi.

Amministrare, oggi, vuol dire a mio avviso ricercare fonti di reddito che sfruttino le enormi potenzialità del nostro territorio, più che ricorrere a tassazioni di qualunque genere. Vuol dire creare meccanismi virtuosi che producano rendite vitalizie per la cittadinanza, e non balzelli per gli indigeni o per i presunti invasori estivi.

Un esempio?

La lungimiranza di in un piccolo paese come San Sostene oggi consente a quel Comune di candidarsi a futuro capoluogo del comprensorio “soveratese” (!), forte di una politica energetica estremamente redditizia: centinaia di milioni di euro all’anno che entrano nelle casse comunali, roba da poter – volendo - anche rivoltare le case sottosopra! Altro che strisce blu e strisce rosa. Le banche inseguono sì quel Comune, ma per fargli la corte come a una bella donna!

Una rendita vitalizia creata dal nulla: su quelle colline c’era solo vento, che neanche si vede.

I tesori di Soverato, invece, sono sotto gli occhi di tutti, e sono già pronti da investire : mare caraibico, sole, case libere da far fruttare, grandi spazi aperti, opere d’arte uniche, Giardino Botanico, e poi, ultima ma prima, Soverato Vecchia, mia croce e mia delizia. E dimentico certo qualcosa.

Con tutti questi beni, siete ancora convinti che Soverato debba vivere di turismo 1 o 2 mesi estivi, ed arrabattarsi per il resto dell’anno?

Soltanto dopo che avremo saputo fornire in modo pieno e continuativo tutti questi servizi, potrà sembrare giustificato al visitatore il dover pagare per una sosta, e perfino per l’aria che respira!

Ecco cosa dimenticavo: l’intelligenza di noi calabresi.

Sveglia, baldi giovani soveratesi, tocca a voi. Dimostrate di saper usare il cervello.

Non aspettate che scenda un leghista, a salvarvi.

Michele Repice Lentini

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