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EROSIONE COSTIERA -
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In molti paesi Europei, anche dove la sinistra è al governo, tira aria di destra.

Il vero partito che vince alle elezioni Europee, è quello dell’astensionismo. In Italia, quasi quattro milioni e mezzo di astenuti in più rispetto agli oltre tredici milioni del 2004, per un totale esatto di 17 milioni 594 mila 068, sarebbero il primo partito in assoluto con il 34,94%. Se si pensa che il maggior partito, il PDL, abbia raccolto 10 milioni 807 mila 327 voti, seguito dal PD con 8 milioni 007 mila 854, di conseguenza, il PDL, dall’attuale 35,26% scenderebbero al 21,46%, e il PD dal 26,13% al 15,90%. Il che dimostra, se ancora non si fosse capito, una disaffezione e disgusto verso una classe politica – almeno in Italia – logorata e priva di un rapporto con le persone in carne e ossa. Se pur condivisibile per alcuni aspetti, non può essere giustificato in nessun modo questo elevato tasso di astensionismo. Non fosse altro perché, quel parlamento Europeo che sembra così lontano, si occupa sempre di più della vita e del futuro dei nostri territori. Così com’è altrettanto paradossale che, da un lato si cerca di unificare sempre di più l’Europa, da un altro si divida l’Italia con il federalismo. Al contrario di quello che afferma la destra, i dati dell’astensionismo storicamente in Italia riguardato prevalentemente la sinistra e, specificatamente in momenti storici ben individuabili. E’ paradossale però, che tengano o vanno avanti forze politiche – sia al governo che non – ultraliberiste, cioè le stesse forze che sono i maggiori responsabili della crisi economica. Un modello che ha fallito in tutto il pianeta, e che ha prodotto i guasti finanziari che sono sotto gli occhi di tutti. Per non parlare dei guasti ecologici e climatici che, pagheremo a prezzo carissimo. E ancora, governi e multinazionali collusi, che estraggono le materie prime nei paesi più poveri del mondo, lasciando morire di fame, sete e malattie quelle popolazioni che ne sarebbero i padroni. Se poi questi si azzardano a scappare dalla miseria più indegna per raggiungere le coste Europee, o si affondano in mare aperto, o bene che gli vada è rimpatriato nella loro miseria, donne e bambini appena nati compresi. In definitiva, vince il populismo, il razzismo e l’egoismo, secondo cui, bisogna tenere lontano quelli che barbaramente sono definiti diversi. Insomma, viviamo in un’epoca, dove si assiste inermi di fronte al dramma nel mondo in cui ogni minuto diciassette bambini (circa venticinque mila il giorno) muore per denutrizione e sete. Per quanto mi riguarda, sono convinto che le immigrazioni diventeranno sempre di più bibliche, e, in confronto ancora non abbiamo visto niente. Non ci sarà nessuna legge che potrà fermare l’invasione nei paesi occidentali delle popolazioni povere, sfruttate e perseguitate, poiché, la fame e la sete non conoscono confini statali. L’occidente così detto opulento, pagherà il prezzo di non avere capito e interpretato la storia. D’altronde, il Partito Democratico italiano che doveva essere l’antagonista a questa deriva, finora non ha dimostrato di essere all’altezza, ansi, ancora una volta si è dimostrato debole e privo di una Leadership all’altezza, e soprattutto, privo di un’idea alternativa che faccia sognare. A differenza del PD Americano che, con Barak Obama sta facendo i conti con la storia e, ha dato un sogno agli Americani. Per non parlare delle forze minori a sinistra del PD, è meglio stendere un velo! E’ solo da apprezzare il tentativo di Nichi Vendola, persona rara che ancora riesce a parlare di contenuti e trasmettere qualche emozione, però, ha pagato il prezzo di una sinistra sparpagliata, divisa, confusa e rissosa. Pensate veramente di rappresentare il mondo con poco più di un milione di voti, che oltretutto si sono ultra dimezzati dai 2 milioni 695 mila 216 del 2004? A tal proposito di tanto in tanto mi viene la voglia di fare questa domanda: chi siete, cosa volete, chi rappresentate? La colpa è di chi ha preferito piuttosto non votare, o il problema siete voi? Il muro di Berlino è caduto esattamente vent’anni fa, cosa volete che gli importi a un giovane di vent’anni del falce e martello? I problemi delle nostre giovani generazioni sono o non sono la precarietà e l’insicurezza di un futuro? E se così è, chi è che da loro una speranza? Che è esattamente quello che ha saputo dare agli Americani un giovanotto di quarantotto anni. Di contro, noi Italiani, mandiamo a Strasburgo un ultrapensionato con oltre 10 mila euro il mese di appena ottantuno anni, Ciriaco De Mita! L’ho detto e lo ripeto, non rinnego di essere stato un comunista, ma, non rimpiango nulla del comunismo, e statene certi che, le mie idee di sinistra sicuramente nessuno mai riuscirà a riformarle con nessun decreto. Perciò, sono convinto che ancora una volta il partito dell’astensionismo riguardi soprattutto la sinistra. D’altronde, bisogna farsi un’altra domanda: può nascere un nuovo partito con una vecchia classe dirigente logorata? Se in Italia, si vuole battere la destra liberista e populista, non vi è che una sola possibilità. Cari compagni della sinistra e amici del PD, professionisti della politica da oltre trenta anni, dove tra l’altro, molti di voi non avete mai conosciuto il lavoro vero, è giunta l’ora di mettervi da parte, e, se amate l’Italia, date in mano la guida politica a tanti giovani freschi e non logorati, che sappiano trasmettere un’idea di speranza. Insomma, è necessaria una rivoluzione culturale e generazionale che, metta al centro poche cose e concrete per l’immediato, e prospetti un’idea di società equa e solidale per il futuro. Un’idea di Stato che metta in alto alla piramide il proprio cittadino, con i suoi bisogni e la sicurezza sociale, attraverso un welfare che diventi una risorsa, per far si che si senta orgoglioso della sua classe dirigente. Di uno Stato, che metta al centro del suo essere, la scienza e il sapere dei propri cittadini.

 Fausto Pettinato

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