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La rinnovata Proloco di Soverato, presieduta da Peppe Chiaravalloti,
ha ufficialmente concluso sabato scorso la sua prima uscita
pubblica, grazie alla manifestazione “premio dell’hippocampus”
intitolato al compianto poeta e musicista Vito Maida. Nella cornice
del teatro si sono esibiti, annunziando la loro ricostituzione, i
celebri Figli di Calabria; l’attore Frangipane ha letto con finezza
alcuni tra i migliori versi del compianto Maida, mentre ad
impreziosire lo spettacolo serale era Lea Ursino, facendo indossare
i suoi gioielli da splendide ragazze. La serata è stata presentata
da Corrado Corradini. Il presidente Chiaravalloti, ha ricordato la
collaborazione con la Fondazione Marincola – Politi, ha spiegato il
valore del riconoscimento, che viene assegnato a personalità che,
ciascuno per la sua parte, hanno contribuito all’immagine e al
miglioramento di Soverato. I premiati sono stati: alla memoria
Antonino Calabretta, per il quale ha ritirato il premio il figlio
Giovanni, e Mario Munizzi, per il quale era presente la figlia
Sonia. Riconoscimenti sono andati all’Arcivescovo mons. Ciliberti,
che, costretto altrove, è stato rappresentato dal segretario don
Massimo; al presidente della Provincia, Wanda Ferro; a don Giorgio
Pascolo, arciprete di Soverato Superiore, a Eusebio Chiefari, a
Ulderico Nisticò, a Antonietta Macrina Tomaselli, a Gianvito
Casadonte e all’Istituto Salesiano. Chiaramente l’attenzione della
serata altro non poteva essere che rivolta alla ricostituzione dei
figli di Calabria, gruppo famosissimo negli anni ottanta quando
portò la loro musica fino alla lontana America. I figli di Calabria
composti dai fratelli Matacera (Pietro, Giacomo e Giovanni), da
Pietro Cilurzo e da Angelo Laganà (in sostituzione del maestro Vito
Maida, scomparso prematuramente), hanno dalla loro l’incisione di un
disco con la King Universal e in collaborazione con Mino Reitano
hanno inciso due LP. Del famoso gruppo calabro, vanno sicuramente
citate le due tappe in America nel 1980 e nel 1986 quando i figli di
Calabria fecero il pieno sia di gente che di consensi da parte della
critica di oltre oceano. Doveroso è quindi il “bentornato” ad un
gruppo che ha portato per l’Italia e per il mondo la musica
calabrese facendo vedere un’altra immagine della nostra terra e
sulle note di Vito Maida vogliamo lanciare un messaggio di rilancio
di questa terra passando per le note di una canzone: “sugnu a
memoria vostra calabresi, vi dicu cosi chi nessunu vi dissi, chista
storia è scritta cu sangu Anticu e novu perciò sentitala, cantatala
e portatala in giro ‘pe sta terra finu a quando sangu ‘ntra vita on
vi diventa”. Antonio
Baldassarre Sinopoli
Figli di Calabria (foto Mezzatesta)
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