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Soverato tra passato, presente e futuro
di Enrico Vaccaro

   


La città di Soverato

Soverato, come sappiamo è posta tra lo Jonio e le Serre, ad oggi ha una popolazione residenziale pari a 9.590 (1.1.11) abitanti di cui il 53% è di sesso femminile  il restante 47% sono uomini,  è situata nella parte sud del Golfo di Squillace, anticamente era conosciuta come  Poliporto, a partire del 1096 gli fu dato il nome di Suberatum e  ancora oggi  è una cittadina che presenta delle specificità che la rendono una realtà urbana moderna e sviluppata.  Nell’alto medioevo i Saraceni bruciarono,depredarono e saccheggiarono il  villaggio della marina,  i sopravissuti si rifugiarono a  poca distanza dal  mare, su una collina da dove era  possibile avvistare  con largo anticipo ogni nuovo sbarco. Questo nuovo villaggio andò distrutto durante il  violento terremoto del 28 marzo  1783, ovvero 228 anni fa, e i sopravissuti si insediarono a  Soverato Superiore dando vita ad un terzo villaggio, costruito agli inizi dell’800, mentre a partire dal 1881 parte della popolazione di Soverato Superiore incominciò a trasferirsi in marina. Oggi la popolazione soveratese, vive in maggioranza nella zona marina. E come non ricordare che il 19° e 20° secolo provenienti dalla Sicilia e in  particolare dalla città di Acireale alcune famiglie dedite alla pesca si stabilirono a Soverato.

La storia

Il territorio soveratese,come la storia tramanda,nell’ XI secolo è stato sottoposto a numerose denominazioni si ricordano i Normanni, gli Svevi(1194), gli Angioini(1271), gli Aragonesi(1443). Soverato per circa 133 anni fu un feudo della casata dei Borgia. Nel 1635 il feudo di Soverato passò ai Marincola, e nel 1806 con una legge emanata da  Giuseppe Napoleone fu abolita la feudalità per cui Soverato divenne autonoma. La Città di Soverato oggi è composta di due distinti nuclei urbani abitativi: Soverato Marina e Soverato Superiore. La comunità Soveratese è distribuita per il 60% (5.754 abitanti) nella zona marina, e il restante 40% (3.836) è localizzata nella  bassa collina è nell’area collinare di Soverato Superiore.          Suberatum (1096), Sughereto, Sovrato e Subrato sono stati i nomi attribuiti a quel territorio che oggi  delimita la Città di Soverato. Il nome Soverato, per come la tradizione erudita ci insegna, deriva dal grande numero di alberi di sughero che crescevano  nel territorio soveratese. Ed è grazie all’on. Giovanni Leone, già Presidente della Repubblica, se  oggi  Soverato si può fregiare del titolo di Città sin dal 1974. 

La Soverato del XX e XXI

Credo che spetti ai soveratesi  capire quali siano  le dinamiche che caratterizzano la città, per individuare le azioni specifiche che bisogna avviare, sostenere o intraprendere, per aiutare a far crescere sempre di più la città di Soverato. Mi preme sottolineare che Soverato  è sede di un buon Presidio Ospedaliero, è dotata di un adeguato Teatro Comunale, di un interessante Acquario, di un bellissimo Giardino Botanico,  di 6  istituti bancari, di 29 scuole, pubbliche e private, per l’infanzia, scuole primarie, scuole secondarie di I e II grado,  corsi serali e un centro territoriale permanente.  Vi  faccio notare che tra le 7.30 e le 8.30; tra le 12.30 e  le 13.30; e  alle 16.30, in città c’è un flusso quotidiano di Autobus, e un numero imprecisato di Autoveicoli e Motorini che movimentano un flusso di studenti,  insegnanti, personale ATA  per circa  6.000 persone, va ancora segnalato l’esistenza un efficiente servizio di trasporti da e per Soverato.  La città di Soverato è in possesso di   un ottimo “ Sistema Lungomare” che consente a noi tutti, di  poter passeggiare,  sul lungomare Giovanni XXIII, sul Lungomare Europa e sul Lungomare Ippocampo, per circa 2,8 km, senza  venire a contatto con gli autoveicoli.

Censimento e festività locali

Come certamente saprete, gli abitanti censiti dall’Istat nel 1991 furono 10.454,  nel 2001 erano 10.034,  e oggi risultano essere stabilmente residenti a Soverato, 9.590 abitanti, senza sottovalutare la  cospicua presenza in città di cittadini extra comunitari valutata tra le 300 e le 400 unità. Vorrei ricordare inoltre,  che nel 1861(ovvero 150 anni fa), per il 1° censimento della popolazione,  i  residenti a Soverato  risultavano essere solo 682 persone.   Annualmente sia in Marina che  a Soverato Superiore sono organizzate  feste e manifestazioni pubbliche e religiose  nè segnalo alcune: 31 Gennaio festa di san Giovanni Bosco, Domenica di Pasqua la Cumprunta, Lunedì e martedì di pasqua, fiera della Galilea,Maggio festa e processione di Maria Ausiliatrice, Giugno Processione del Corpus Domine, 26 luglio festa di sant’Anna, si vendevano animali,Seconda Domenica di Agosto festa della Madonna a Mare, 16 agosto San Rocco, asta dei Papatoli, 5 Settembre Madonna Addolorata a Soverato Superiore,Ottobre festa di San Gerardo a Soverato Superiore, 4 Novembre commemorazione religiosa e civile dei caduti, 11 novembre San Martino, 8 Dicembre festa dell’immacolata, e le Celebrazioni proprie del Natale Sagra di mezza estate,delle sarde e peperoni fritti,della malanzana. Feste che devono rappresentare  punti di forza, per avviare a Soverato, una concreta e organica politica di sviluppo che, nel suo dispiegarsi, deve procedere per contiguità e continuità e non attraverso interventi isolati. Tra le manifestazioni  che potenzialmente possono attrarre utenza extra comunale cito “ Il Magna Graecia Film Festival”. letteralmente  inventato dai fratelli  Casadonte, così come bisogna recuperare il vecchio splendore del Carnevale (voluto da Mimmo Caminiti) e dare continuità allo stesso, facendo sfilare nelle vie di Soverato i numerosi carri preparati dai quartieri e gli alunni di tutto il territorio soveratese. Va ricordato che il 10 settembre 2000 abbiamo  vissuto il dramma del camping le Giare ove la violenta inondazione del fiume Beltrame  provocò la morte di 12 persone.

Manifestazioni

Bisogna evitare l’errore culturale di pensare che la Città  possa esprimere tutta le sue endogene  potenzialità solo nel periodo estivo (maggio settembre). Credo che la nostra Soverato possa essere attivamente viva  tutto l’anno. Questo anche grazie   alla nostra specifica posizione geografica. L’altitudine è stimata a soli  8 metri sopra il livello del mare, (misura  che ha riferimento  la “Casa Comunale”). Ed è da li che si deve partire dal mare, vera  ricchezza della città, da difendere e da proteggere in quanto bene comune a tutti.    In questa ottica di continuità, va rivisto il rapporto che intercorre tra le due comunità di Soverato Superiore e Soverato Marina che, mettendo da parte ogni rancore culturale, possono diventare un’ unica identità dal punto di vista urbanistico e culturale. Soverato deve costruire un nuovo tessuto progettuale articolato ed unitario, andando a ricercare i settori dove ci sono concrete possibilità di successo ripartendo dalla nostra storia. E’ importante avviare una reale e sostenuta ricerca storica sulle tradizioni marinare e  relative invasioni. Si pensi ai “Bastimenti” che entravano in rada negli anni 40-50, alla leggenda della nave infossata presso il Miramare.  Ritrovamenti importanti in tal senso, sono state le monete greche,  quelle d’argento, gli utensili  ritrovati in contrada Schernia, o gli scavi di Soverato Vecchia, in località San Nicola.   E’stato troppo frettolosamente messo in soffitta un vecchio slogan che recitava: “ Soverato, dove l’inverno è primavera” , ed allora, dobbiamo continuare a valorizzare la bellezza dei nostri colori naturali, il blu marino,l’azzurro del cielo, il rosso dell’alba soveratese, in quanto queste sono ancora icone o potenziali motori determinanti di sviluppo per la nostra città. Soverato  è certamente un bel posto per vivere, per soggiornare, per lavorare, per investire, per produrre ricchezza culturale ed economica. Soverato rappresenta fin dagli anni 60, una meta turistica , un luogo dove è bello incontrarsi il sabato e la domenica, rappresenta  un punto d’incontro per l’intera Regione, è un luogo di scambi culturali.

Ricordate quante  attività sportive  nazionali si sono svolte a Soverato?  I Campionati del Mondo per ciclisti non professionisti , il Giro della Calabria (e qui permettetemi di  ricordare l’opera meritoria del il rag. Fiorenzo Viscomi  di Soverato Superiore), i Concorsi Ippici, le Gare di Motonautica(volute dal dr. Curatola), gli  autoraduni di macchine storiche,  i premi per la letteratura e la poesia, e ancora, le squadre di serie A e  B di calcio che si allenavano al Baldassarre Sinopoli  e soggiornavano nei nostri alberghi prima della partita.    Soverato è stata per tanto tempo un centro importante per lo sviluppo per la crescita sportiva e civile. Oggi, nella città di Soverato, la pallavolo femminile, il basket, il calcio, il calcetto, svolgono una funzione di promozione della stessa città che va sostenuta. Soverato, dal 1875, dispone di una efficace stazione ferroviaria, che ha contribuito allo  sviluppo economico e urbanistico di tutto il territorio  in quanto offriva tutta una serie di servizi, tra i quali il servizio di spedizione pacchi utilizzato per inviare o ricevere  effetti personali e culinari. Negli anni 70’ era normale prendere l’autobus delle ex Calabro Lucane,  che ogni mattina alla cinque partiva per  la Città di Vibo Valentia, sapientemente condotti dai fratelli Lipari. Nei primi del 900’ esisteva anche un collegamento ferroviario che consentiva di raggiungere Chiaravalle, collegamento oggi completamente in disuso.   Soverato tra il 1971 e il 1981 ha avuto un’efficace crescita demografica di 3.127 unità, passando da 6.939 a 10.066 residenti, mentre oggi è bene sottolineare  la popolazione è in calo , ciò  fa supporre che la città di Soverato forse ha perso le sue storiche attrazioni, oppure che il tessuto economico-sociale è in crisi,  o ancora, che a  Soverato  è cambiata la cultura dell’accoglienza. A Soverato,a partire dagli anni 60’, l’arrivo della modernità, oltre  ad avere avuto effetti positivi e attivato servizi fondamentali come l’elettricità, il gas, il servizio idrico, la raccolta dei rifiuti urbani, ha consentito anche la costruzione di  abitazioni dotati di tutti i confort in tutta la Città.     

La modernità ha generato negli anni 70’, anche  qualche elemento non positivo, si pensi ai  molti imprenditori calabresi che, fiutando  l’affare  in particolare nel settore della edilizia, hanno cominciato a costruire nei quartieri marini e collinari  numerosi stabili e relativi appartamenti senza una logica unitaria,  demolendo i vecchi palazzi padronali e generando  il fenomeno delle  seconde case. Vi segnalo a tal proposito, che a tutt’oggi, rimangono inutilizzati per circa 300 giorni all’anno numerosi appartamenti . Basta pensare ai tanti appartamenti liberi siti in Viale Cristoforo Colombo, in Viale Kennedy, in Via Vittorio Veneto,  sulla Cuturella, e sulla strada di transito per raggiungere Soverato Superiore, subito dopo l’ospedale o “alla curva del chilometro” , zone dove  il fenomeno delle seconde case è  fortemente accentuato.

Questo spiega che, pur disponendo di un’estensione territoriale molto limitata, pari a 7,65 Kmq,  siamo in presenza di  una forte  densità abitativa, superiore ai  1.253 residenti per Kmq,  dato tra i più alti in Calabria. Soverato, dagli anni 60’ per la sua posizione geografica, per le bellezze naturali,  per la grande disponibilità dei soveratesi, è stata  una Città “attraente” per molte persone. Permettetemi di ricordare due  icone turistiche  di Soverato il lido San Domenico e La Perla dello Jonio (oggi Marinella), che a partire dagli  60’, contemporaneamente svolgevano la funzione di lido, rotonda sul mare, ristorante, balera, pizzeria, agorà, discoteca e anche, di agenzia matrimoniale; stabilimenti balneari che svolgevano quella funzione oggi nota come  “Movida” tipica dei luoghi di divertimento ad alta densità  turistica.   Alle 17 in punto  si ascoltava la voce del titolare del lido Perla dello Jonio sig. Procopio,che invitava gli ospiti di Soverato e la gentile clientela,  con lo storico altoparlante, ad assaporare la squisita pizza alla napoletana, mentre dal lido San Domenico il suo titolare, sig. Vitale, invitava la cittadinanza a gustare la pizza sul lido e ad ammirare il meraviglioso  blu del mare di Soverato. Nel 1954 fu realizzato dall’ente provinciale del turismo il Lido Miramare che per decenni   è stata l’icona del turismo a Soverato.  Tra le tante dialettiche sfide tra i  Soveratani, una, in particolare, è rimasta impressa nei ricordi di tanti; si tratta della disputa sulla bontà dell’acqua che scorreva libera e intensa dalla Fontana e Supra (palazzo del Baroncino), dalla Fontana e Sutta (a ‘nzipida) e da quella “du Cannali”  di Soverato Superiore. Fontane alle quali erano attribuiti poteri catartici. Dal 1908 inizia a Soverato la storia dei Salesiani importantissimi per la crescita e la cultura delle nuove e vecchie generazioni, fondamentale in tal senso, il contributo della Marchese Scoppa che donò i terreni necessari per edificare l’Istituto Salesiano ove in tanti hanno studiato e continuano a farlo. Nel 1945 gestito delle  suore  Figlie di Maria Ausiliatrice, furono avviate e istituite  le scuole materne, le scuole medie   e l’Istituto Magistrale frequentato da migliaia di ragazze interne che provenivano dalle zone limitrofe e non.  In questi due storici edifici scolastici privati si sono formate intere generazioni di soveratesi e di calabresi  che oggi si sono affermati nel campo delle professioni, degli studi ,della ricerca, della politica e delle comunicazioni. Nell’anno 1904,  fu avviata al culto la chiesa del ss. Rosario,  nel 1954 iniziarono i lavori per la messa in opera della  statua della Madonna Ausiliatrice  localizzata di fronte la Chiesa Centrale di piazza Maria Ausiliatrice e di fronte  all’edificio che ospita il  Comune. Nel 1963 da Soverato passò la Fiaccola Olimpica  e i  Teofoli  furono Palazzo, Camiti, Apicella, Pultrone, l’attuale via Olimpia deve il suo nome ai  Giochi olimpici.

La Città di Soverato da sempre presenta un tessuto economico caratterizzato da forti segni di vivacità che la rendono tra le più moderne del comprensorio. E’ una realtà comunale che si caratterizza dal 1950 come un luogo capace di trainare sviluppo. Chi non ricorda che a Soverato la Rai nel 1961 aveva aperto un magazzino per la distribuzione, per i paesi del comprensorio di apparecchi radiofonici , chi non ricorda che nel 1955 a Soverato c’era una  fabbrica di pipe d’erica e che nel 1950 era attiva la fabbrica della ditta Clara che produceva indumenti intimi, e ancora, la storia del Quarzo di cui rimane uno storico manufatto industriale. E’ proprio vero che alcune attività che caratterizzavano la società di Soverato degli anni 50 sono scomparse. Tanti mestieri basati sul saper fare oggi non esistono più. Così come  tante botteghe artigianali  sono state  sostituite da pizzerie, bar, slow food, agenzie di credito,e seconde case. Va segnalato che molti titolari o proprietari di attività commerciali(circa 450)  presenti in Soverato non risiedono in città ed infatti, alle ore 20  la città di Soverato da Settembre a Maggio, somiglia sempre di più ad un negozio con le serrande chiuse. Certo la scolarizzazione e le trasformazioni economiche che ciclicamente si susseguono,  sono oramai evidenti e profonde anche nella città di Soverato. Il sistema produttivo non è più basato sull’agricoltura, sull’artigianato,o sul trasporto, e a Soverato  si è fortemente dilatato  il settore dei servizi, dell’assistenza alla persona mentre è aumentato in maniera esponenziale  il numero dei dipendenti pubblici e privati che svolgono le loro attività professionali anche se non residenti n Città, oltre alla  presenza di  300-400  extra comunitari residenti in città ,che  dopo un periodo di 5 - 10 anni  tentano di ritornare nelle loro nazioni. Nel 2001 l’Istat ha censito in 2.482 (su 9.590) che rappresentano  il 24% degli  abitanti, che hanno dichiarato di svolgere una attività lavorativa sia essa fissa o flessibile, aspettiamo al momento di vedere i dati nel nuovo censimento partito nel mese di ottobre 2011. L’esplosione edilizia ha sviluppato a Soverato i nuovi quartieri dell’Arenile, del  Caramante e del  Corvo, altresì ha consentito la realizzazione di importanti opere pubbliche tra cui  lo stadio comunale, il teatro comunale,la caserma dei carabinieri, la villa comunale, il palazzetto dello sport, il dismesso Campeggio Internazionale dove durante l’estate soveratese alloggiavano migliaia di campeggiatori, oggi trasformato in zona verde e che è stato creato nelle città di Soverato  un efficiente sistema per l’edilizia scolastica.  Il Piano di Fabbricazione di Soverato è stato redatto nel 1964.  Soverato,  nel periodo  60-80, è stata una Città dove si è costruito di più, dove si è investito sul mattone, anche se ad  oggi i dati dell’ultimo censimento hanno certificato che le abitazione censite risultano essere occupate stabilmente per il 69 percento. C’è da chiedersi,  chi sono i soggetti  che utilizzano  il restante 31 percento delle case costruite  nella città di Soverato?

In conclusione

La Soverato del terzo millennio si presenta come una Città tra le più moderne della Calabria, con numerose scuole di ogni ordine e grado ( manca solo  l’università), numerosi istituti di credito, uffici e servizi pubblici e privati. La Soverato del terzo millennio  presenta un discreto numero di alberghi, una percentuale di  laureati  superiore alla media nazionale, un elevato numero di collegamenti telefonici fissi e mobili, un elevato numero di automobili circolanti,una scarsa presenza di addetti per i settori della agricoltura e della industria.  In città risiede un alto numero di  impiegati e un cospicuo numero di professionisti e si colloca nella provincia di Catanzaro, al primo posto nella classifica dei redditi e al secondo posto in Calabria, dopo la Città di Rende. (libro “La Calabria non è un isola”  ricerca effettuata dal Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro CNEL) .La città di Soverato  presentava, nel 1996,  un reddito personale superiore del 50 percento rispetto alla media calabrese.  Appare evidente che nei giorni nostri anche la città di Soverato è investita da una grave crisi economica, che evidenzia le  certificate difficoltà finanziaria del comune, ma non per questo non deve perseguire la strada del miglioramento del contesto urbano e della riorganizzazione degli uffici e  servizi comunali, e risolvere i problemi collegati alla pulizia della città.  E’ fondamentale che la città di Soverato continui  a restare una città leader. Noi tutti certamente amiamo Soverato e mi auguro che questo sentimento possa    essere sempre di più rafforzato per consentire alle 4.371 nuclei famigliari, al sistema scolastico, alle emittenti radiotelevisive, alle strutture recettive, al presidio ospedaliero, al sistema bancario, al sistema del commercio, al sistema dei servizi, alle agenzie assicurative, di mettere in campo una comune strategia d’azione.  Ciò per implementare  lo sviluppo locale e territoriale  per  continuare ad offrire ai soveratesi, ai residenti del basso Jonio, efficaci servizi primari di qualità, per accelerare sempre di più un concreto processo di convergenza  indispensabile per migliorare  le condizioni di crescita e di occupazione della nostra  amata Soverato e per tutto il basso Jonio.

 Enrico Vaccaro
 

   
   


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