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Come
purtroppo previsto da ormai quasi un mese, il nuovo orario
Trenitalia che entrerà in vigore domenica 11, segnerà un ulteriore e
decisivo passo avanti verso lo smantellamento del sistema
ferroviario calabrese. Ciò che più sta colpendo l’opinione pubblica
(solo quella politica continua a rimanere totalmente indifferente) è
la limitazione a Roma Termini dei treni a lunga percorrenza da/per
Torino, Milano e Venezia che da più di 70 anni collegavano la
Sicilia e la Calabria Tirrenica al Nord Italia. Perciò, chi vorrà
raggiungere in treno Milano, per esempio, dovrà servirsi
dell’Espresso 894 Reggio Calabria Centrale – Roma Termini, da dove
sarà costretto a salire su una delle costose Frecce Rosse ed Argento
di Trenitalia: sparirà la comodità di poter andare da Lamezia Terme
Centrale a Milano, Torino o Venezia con un unico treno con servizio
cuccette e vagoni letto.
Ma la situazione peggiore e davvero da insulto
alla storia ed ai cittadini, sarà sulla Jonica: come avevo già
annunciato tempo fa, dopo 137 anni questa storica ferrovia rimarrà
senza treni a lunga percorrenza: gli ultimi due che fino a domenica
continueranno a percorrerla, gli ICN 782/787 da Reggio Calabria
Centrale e l’IC 615/618 da Crotone, entrambi per Milano Centrale,
verranno completamente soppressi. E quel che più fa rabbia, è che i
politici Regionali ed in primis quelli della costa Jonica sembrano
non avere il minimo interesse a difendere un patrimonio comune da
questo disastro sociale: basti pensare che in occasione della
manifestazione dello scorso 26 novembre a Catanzaro, hanno aderito
solo parte dei sindaci dello Jonio: in questa occasione voglio
ringraziare vivamente le amministrazioni comunali di Melito di Porto
Salvo, Motta San Giovanni, Palizzi, Brancaleone, Bovalino, Locri (è
stato presente anche il Vescovo!), Roccella Jonica, Caulonia, oltre
che di Lamezia Terme, Soveria Mannelli, Decollatura.
Vergognosamente l’amministrazione comunale di
Soverato è stata una delle poche ad ignorare completamente il mio
invito: ringrazio solo l’Assessore Emanuele Amoruso, che è stato
l’unico a dimostrare interesse alla questione. Trovo inconcepibile
che una città turistica (o forse lo era?) come Soverato, non guardi
con preoccupazione all’isolamento totale dal resto d’Italia.
Chiudendo la parentesi polemica, faccio notare
che anche il servizio Regionale sarà modificato in modo decisamente
preoccupante: tra Catanzaro Lido e Reggio Calabria per fortuna
cambierà molto poco, le corse rimarranno le stesse: preoccupante
invece il taglio dei treni Sibari – Taranto, che verranno spezzati a
Metaponto: stessa sorte per il Regionale Catanzaro Lido – Taranto,
che verrà limitato a Sibari. Nei giorni festivi mette quasi paura
vedere che tra Crotone e Catanzaro Lido ci saranno solo quattro
treni al giorno, due tra Crotone e Sibari e addirittura nessuno tra
Sibari e Metaponto! In pratica si può dire che per la prima volta
nella storia, parte della Jonica venga completamente chiusa in
determinati giorni: attenzione, perché questo è il preludio ad una
probabile chiusura definitiva in occasione del cambio d’orario di
giugno, purtroppo come avevo già annunciato nei precedenti articoli.
Scommettiamo che i nostri politici, che ormai
non rappresentano più gli interessi dei cittadini, continueranno a
stare zitti anche quando smantelleranno i binari dalla nostra
Ferrovia Jonica?
Appuntamento a domenica pomeriggio, alle 15:00,
per salutare l’ultimo arrivo a Soverato dell’InterCity Notte 787 da
Milano Centrale: si terrà contemporaneamente una raccolta di firme
per la Vertenza Ferrovie in Calabria.
Roberto Galati
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