S.
Biagio, protettore delle gola e degli otorinolaringoiatri: quale
migliore occasione per parlare di questi argomenti?
Ed infatti, proprio in concomitanza della festa si è tenuto a
Chiaravalle un convegno sul tema”I tumori testa-collo: presente e
futuro della regione Calabria”.
Organizzato dalla parrocchia “S.Maria della
Pietra, dai comuni di Chiaravalle e Maratea, dalla fondazione
“Campanella”, dall’Università “Magna Graecia di Catanzaro, nella
sala di palazzo Staglianò si è svolta una serie di relazioni e di
testimonianze su questo scottante ed importante problema.
Al tavolo dei relatori: il prof. Garozzo, ex
direttore e collaboratore dell’U.O. di chirurgia
otorinolaringoiatrica nonché docente dell’università, il dott.
Nicola Lombardo, attuale dirigente della divisione, d. Enzo Iezzi,
i dirigenti amministrativi Doldo e De Filippo, i direttori generali
Esposito e Destito.
Dopo i saluti del Prefetto Reppucci e dei
Sindaci di Chiaravalle e Maratea, che hanno espresso apprezzamento e
soddisfazione per l’evento che si ripete per la terza volta nella
cittadina, e la presentazione della figura di S. Biagio da parte del
parroco, i clinici Garozzo e Lombardo hanno relazionato sul tema,
con approfondimenti sulle esperienze e sulla casistica della U.O. di
ORL della fondazione Campanella- università Magna Graecia.
E’ stato posto l’accento, in maniera
particolare, sulla possibilità di diagnosi e terapia dei tumori
della testa e del collo, con prestazioni di primo livello sia per
gli interventi chirurgici che per i successivi follow-up.
Non è giustificata, quindi, la migrazione
sanitaria che vede, ogni anno un consistente numero di pazienti che
si rivolgono fuori regione per le loro necessità.
Quel che occorre è intensificare la
comunicazione,far conoscere le reali possibilità che si offrono
nella regione e conquistare la fiducia del malato, con le
testimonianze, con l’accoglienza, con l’attenzione per la
persona,con un adeguato confort alberghiero.
Quale futuro, allora per la cura dei tumori
testa-collo nella nostra regione?
Con interventi mirati,con la conoscenza delle
reali possibilità offerte dalla nostre strutture, con le sinergie
indispensabili tra le varie unità operative per mettere a
disposizione maggiori competenze e più posti- letto nelle
divisioni, con la specializzazione sempre più precisa ed
approfondita,con le diagnosi precoci,questo terribile male può
essere sconfitto.
Per non parlare ,poi, della necessaria
riabilitazione, che può mettere a disposizione fior di
logopedisti,se la burocrazia ne consente l’utilizzo.
Tanti gli operatori sanitari presenti,sia
dell’ex ospedale S.Biagio che della medicina di base e del
nosocomio catanzarese; tanti anche i pazienti grati per le cure
ricevute,che hanno arricchito la discussione con testimonianze ed
interventi mirati a chiarire alcuni dubbi.
TERESA TINO
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