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Il debutto in Brianza presente anche l’ing. Squillacioti
MASTER ITALIA SICUREZZA

di Fausto Pettinato

   


IL tour è iniziato.

L’Associazione no profit Master Italia (www.masteritalia.org), costituita da un gruppo di tecnici di tutta Italia, a meno di un anno dalla sua nascita, giorno 24 settembre u.s. ha tenuto il primo convegno a Omate di Agrate Brianza, sul tema “Strutture civili: controlli di accettazione, nuove responsabilità del Direttore dei lavori e del Collaudatore”.  Il convegno, patrocinato dalla Regione Lombardia, dalla Provincia Monza Brianza, dal Comune di Agrate Brianza, dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia Monza e Brianza, dalla Fondazione Ordine degli Architetti pianificatori, paesaggisti e conservatori della provincia di Monza e Brianza, dall’Assimpredil Ance, dal PMI Brianza; ha registrato una grande partecipazione di soggetti interessati in materia di sicurezza nelle costruzioni. Liberi professionisti, dirigenti di Enti (era presente il coordinatore tecnico nazionale del settore patrimonio INPS), i quali, hanno seguito gli interventi con vivo interesse. Al convegno hanno portato il saluto di buon lavoro i rappresentanti politici e di categoria. Promessa mantenuta quindi, poiché, la stessa Master nasce con l’intento - in virtù anche dei provvedimenti legislativi recenti - di “Promuovere e divulgare la cultura della sicurezza e della ricerca nel campo dell’ingegneria civile, con particolare riguardo al recupero e alla conservazione del patrimonio edilizio esistente e delle infrastrutture”. “Promuovere la divulgazione tecnico-scientifica della cultura delle prove su strutture, del monitoraggio e dei controlli non distruttivi, attraverso l’informazione continua e l’educazione permanente”. “Valorizzare lo svolgimento e lo sviluppo dell’attività associativa, favorendo lo scambio d’idee, informazioni, esperienze e conoscenze tra i Soci”. Questi, sono tratti salienti dell’Associazione Master, ribaditi nella sua relazione introduttiva ai lavori, dall’Ing. D. Squillacioti, Direttore della Master, che, nel suo intervento, ha evidenziato l’importanza cruciale della divulgazione dei saperi con riferimento alle problematiche sulla sicurezza scaturenti dalle particolari condizioni in cui versa il patrimonio edilizio esistente nel nostro paese. Il Direttore, pur riconoscendo l’impostazione rivoluzionaria dell’impianto normativo sulle costruzioni, ha esternato l’esigenza che taluni punti della norma medesima fosse meglio specificata e articolata, tracciandone i profili che dovrebbero assumere.  Infine, ha avanzato la proposta di un catasto strutturale cui attingere informazioni negli interventi futuri. Ed è allo stesso, che rivolgiamo alcune domande:

Ingegner Squillacioti, una bella soddisfazione, visto la partecipazione e l’interesse dei partecipanti al Vostro convegno, è soddisfatto?

Sì, sono più che soddisfatto. Personalmente non avevo dubbi sul successo della MASTER. E’ stato proprio il profondo convincimento sull’esigenza di avere questo tipo di strutture operanti sul territorio a spingerci alla fondazione dell’Associazione.

Lei vive e lavora a Soverato (CZ), possiamo dire che anche dal sud possono partire le cose positive. E’ ipotizzabile che qualche prossimo convegno organizzato dalla Master si terrà a Soverato? Qual è il prossimo appuntamento?

Su Soverato si sta lavorando su più fronti. Come lei sa, stiamo avviando a conclusione, presso l’Istituto per Geometri, dove insegno, il laboratorio di Costruzioni. Al contempo si sta cercando di avviare, sempre presso l’ITG “G. Malafarina” corsi snelli d’informazione sui contenuti delle NTC rivolti ai tecnici operanti nel settore delle costruzioni. Inoltre, stiamo organizzando in collaborazione con l’Istituto INFORMA di Roma corsi di elevata formazione professionale (NON DESTRUCTIVE TESTING MANAGER) in cui spero di coinvolgere il più alto numero di tecnici del comprensorio Soveratese. A coronamento di queste iniziative vorrei che in Soverato, presso la Scuola, dove lavoro, si organizzasse un convegno quale quello di Omate. Per l’immediato, siamo impegnati a organizzare un convegno sullo stesso standard di quello di Omate per l’1 dicembre p.v. a Roma, col patrocinio di ROMA Capitale e dell’associazione ANTEL (Associazione Tecnici Enti Locali).

I lavori del convegno sono proseguiti con gli interventi di autorevoli relatori appartenenti alla Master e al mondo accademico. Il Dott. Stefano Bufarini, dell’Università di Ancona, presidente onorario dell’associazione, ha illustrato i contenuti del DM 14.01.2008 e della circolare esplicativa di febbraio 2009. Il Prof. Luigi Coppola, dell’Università di Bergamo, si è soffermato sugli aspetti inerenti al calcestruzzo sull’intera filiera che dal progetto va al controllo in cantiere. Il Dott. Vincenzo D’Aria, dell’Università di Ancona, si è soffermato sugli aspetti riguardanti il controllo di accettazione in cantiere degli acciai da costruzione.  E’ toccato poi all’Ing. Alessandro Zizzi, membro della Master, il quale ha illustrato alcuni esempi di controllo del calcestruzzo in opera nel quadro delle norme riguardanti i controlli di accettazione. L’Ing. Santo Mineo, vicedirettore della Master, ha illustrato le tecniche di controllo dell’integrità delle fondazioni profonde. Il Prof. Paolo Riva, dell’Università di Bergamo, ha trattato i temi inerenti, i livelli di conoscenza quale base per gli interventi sugli edifici esistenti. Infine, l’Ing. Sandro Pariset, vicedirettore della Master, ha illustrato un’esperienza di monitoraggio dei quadri fessurativi.

Avendo il sottoscritto seguito i lavori del convegno di Omate, non è azzardato affermare che l’Italia gode complessivamente di figure tecniche di altissima specializzazione e competenza. Il problema nasce quando le pubbliche amministrazioni devono procedere con interventi amministrativi per valorizzare e salvaguardare il nostro patrimonio edilizio e la messa in sicurezza. Basti pensare che, in Italia, solo il 46% delle scuole abbia il certificato di agibilità statica, contro il 98% della Francia e il 92% dell’Inghilterra. E pensare che, la lentezza di un’amministrazione, a volte, possa essere causa di mancati interventi che spesso ingenerano disgrazie. Disgrazie annunciate. Una maggiore cultura della sicurezza avrebbe di certo evitato il crollo della passerella sul fiume Beltrame; un vero cigno nero dell’ingegneria che si affaccia quando il divario tra ciò che si sa veramente e ciò che si crede di sapere, diventa piuttosto ampio.

(Scritto e pubblicato su Punto&@Capo n. 11 Novembre 2010 in edicola)

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