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Dibattito Protezione Civile e Arpacal
SOVERATO, QUANTI SOLDI PER RENDERLA
SICURA?
di Fausto Pettinato
Questo è stato il tema del convegno tenutosi a Soverato giorno 13 ottobre, organizzato dalla Protezione Civile e dell’Arpacal. Numerose le relazioni tecniche e scientifiche su come fare prevenzione e sull’organizzazione dell’intervento. Nel pomeriggio è stato l’intervento del Governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti a riempire la sala del teatro. Scopelliti, ha posto l’accento su alcuni disastri verificatosi in Calabria che, “in molti casi sono il risultato da opinabili gestioni territoriali”. E’ necessario e urgente – secondo Scopelliti – preparare atti per passare dalla logica dell’emergenza a quella della prevenzione. Dai disastri ove avvengono - ha proseguito – cogliere l’opportunità anche per lo sviluppo. La Regione è impegnata su tutti i fronti per cambiare marcia e costruire risultati. Affermazioni molto impegnative quelle del Governatore. Un convegno, che aveva lo scopo di diffondere con elementi concreti la cultura della prevenzione e la gestione dell’emergenza, e, tutte le fasi organizzative d’intervento in caso di calamità naturali, persino del linguaggio da utilizzare. Un percorso di educazione ambientale sulla conoscenza del territorio, proprio per attivare una profonda consapevolezza delle problematiche della natura e per indurre una modifica completa di comportamenti. Quello che più si è notato, è stata la scarsissima partecipazione degli amministratori del comprensorio e della stessa Soverato. Eccezion fatta per i momenti in cui vi sono stati gli interventi dei politici. Per il resto, il convegno è andato avanti con un teatro semideserto. Cogliendo visibilmente anche lo stupore dei relatori. Non penso sia il caso di aggiungere altri commenti alla scarsa partecipazione degli amministratori! Essa, si commenta da sola… Eppure, questo comprensorio, come quasi tutta la Calabria, non è privo di problemi, che vanno dagli incendi boschivi agli smottamenti, dalle inondazioni alle mareggiate e all’alto rischio di terremoto. Proprio Soverato è attraversata sotto pancia almeno di quattro fossi che si formano a monte e sfociano sull’arenile, e che in alcuni momenti dell’inverno, somigliano molto al torrente dragone di Atrani nella costiera amalfitana; dove di recente l’inondazione improvvisa ha lasciato vittima una giovane ragazza di soli venticinque anni. A mio avviso, guardando anche lo stesso video che è stato fatto vedere, vi è molta similitudine con i fossi di Soverato. Tant’è, - secondo il Sindaco - sembra che servirebbero tra i 7-10 milioni di euro per la messa in sicurezza di Soverato. La domanda nasce spontanea: quanto si dovrebbe spendere per educare la gente a queste problematiche? E cosa si aspetta a mettere in sicurezza Soverato? (Scritto e pubblicato su Punto&@Capo n. 11 Novembre 2010 in edicola)
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