Ebbene, a mio avviso l’Associazione dei Quartieri, forte di una struttura collaudata e di un gran numero di “soldati”, sarebbe il miglior esercito da schierare per la rinascita di Soverato Vecchia.

1°  PROPOSTA
La mia idea è che i Quartieri di Soverato “ adottino ” i Rioni di Soverato Vecchia, in una sorta di gemellaggio tra la città nuova e la città “vecchia”, e che si impegnino a curarli e frequentarli tutto l’anno.

Attenzione: non si tratta ovviamente di intervenire con opere “strutturali” (che toccano ovviamente agli enti preposti), ma semplicemente di eseguire l’ordinaria manutenzione del sito per poterlo rendere sempre fruibile a tutti.
 

Tutto, ovviamente, da attuarsi nel rispetto delle norme e sotto l’egida degli enti competenti.

Prima, pero, per mettere in sicurezza il sito, il Comune dovrebbe provvedere a puntellare qualche parete pericolante, almeno quella della chiesa matrice che è a rischio di crollo.

Così, il primo sabato o domenica di ogni mese il gioioso “esercito” dei quartieri potrebbe muovere verso Soverato Vecchia armato di attrezzi da giardinaggio, per ripulire tutto il vecchio borgo, accatastare il materiale di crollo, sistemare le viuzze, ed organizzare periodiche escursioni per cittadini e turisti.

Volendo, si potrebbero apporre dei cartelli coi nomi dei rioni (e perfino dei proprietari delle abitazioni, sulla scorta del mio libro: sono disposto a fornire gratuitamente il mio materiale documentario raccolto in anni di ricerche.

I Quartieri potranno anche cimentarsi in una sana e costante competizione, magari istituendo un premio al Quartiere che durante l’anno si sarà distinto nelle iniziative a favore del borgo antico.

Soverato Vecchia, da parte sua, ringrazierà manifestandosi in tutta la sua bellezza.

E’ un’iniziativa che per il Comune è praticamente a costo zero ma con grande ritorno d’immagine sui mass-media (credo sia cosa rara una partecipazione popolare alla manutenzione di un sito archeologico!).

Per i Quartieri, comporta “lavorare per la gloria”, in cambio del godimento dello spirito e della gratitudine eterna dei soveratani antichi e moderni.

2°  PROPOSTA

Ma siccome senza soldi non si cantano messe, come possono i Quartieri autofinanziarsi?

Proposta: istituire la “Lotteria di Suberatum” con biglietti da 2-3 euro, da vendere in tutti i negozi e esercizi pubblici di Soverato. Il ricavato andrà a finanziare le spese vive per la manutenzione del sito.

I negozi potranno incentivare l’acquisto di più biglietti dando buoni-sconto sulla merce, anche per incentivare le loro vendite. I biglietti vincenti verranno sorteggiati e premiati.

3°  PROPOSTA

La più intrigante: organizzare “I Giochi di Suberatum”, aperti ai bambini delle scuole elementari e medie di Soverato, da svolgersi a primavera all’interno dei ruderi (che nel frattempo saranno stati tirati a lucido dai Quartieri) e sempre gestiti dai quartieri sulla scia dei Giochi di Eutimo, ma con giochi “a tema” basati sulle antiche leggende come il fantasma del fabbro o la campana della chiesa. O, se preferite, una bella “caccia al tesoro” , rammentando la leggenda della gallina dalle uova d’oro.

Non vi piacerebbe vedere i bambini di Soverato rincorrersi tra i ruderi alla ricerca di un tesoro nascosto?

Sarebbe il modo migliore per avvicinare i nostri figli, attraverso il gioco, alla riscoperta delle loro radici.

Ad ogni quartiere di Soverato potrebbe inoltre essere “abbinato” un rione di Soverato Vecchia: per esempio, Arenile / Romano, Caramante / Terra Cutugno, eccetera.

Da parte mia, sono disponibile (gratuitamente, come sempre) a dare il mio contributo, e a fornire il materiale documentario del mio libro, le mappe e  le ricostruzioni virtuali da apporre sui cartelli.

Mi auguro vivamente che gli enti sopra detti, ed in particolare i QUARTIERI, facciano propria questa proposta per amore di Soverato Vecchia, anche integrandola con proposte ulteriori o migliori.

Sono benvenute altre proposte da chiunque, finalizzate alla valorizzazione dei sito.

Non lasciate che i ruderi, sopravvissuti alle insidie del tempo, periscano per l’incuria o la burocrazia! Pompei insegna!

Grazie a tutti

Michele Repice Lentini