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Dopo
una lunga attesa durata quasi un mese, è stato finalmente pubblicato
il nuovo orario FS 2010-2011, che entrerà in vigore giorno 12
dicembre. Come consuetudine da almeno dieci anni, è evidente come
l’Italia risulti spezzata anche dal punto di vista ferroviario: da
Roma verso il nord le ormai famose Frecce Rosse ed Argento
raddoppiano ad ogni cambio d’orario, anche se a volte a discapito
dei più umili (ma economici) treni Espressi, InterCity ed anche
Regionali, migliorando comunque il servizio offerto.
Ed in Calabria con che cosa vengono sostituiti
gli InterCity, gli Espressi o i Regionali? Non di certo con la
Freccia Rossa, bensì con uno scomodissimo autobus, o peggio con il
nulla totale.
Attualmente infatti risultano soppressi più di
trenta treni metropolitani tra Melito di Porto Salvo e Rosarno (si
tratta di un servizio denominato “Tamburello” finanziato, ancora per
poco, dal Ministero dei Trasporti tramite la Regione Calabria),
oltre al collegamento notturno diretto Reggio Calabria-Venezia e
Crotone-Sibari-Cosenza-Roma sia diurno che notturno. Purtroppo anche
la costa jonica soveratese e la locride verrà investita da questi
tagli indiscriminati, in particolare per quanto riguarda alcuni
treni Regionali tra Roccella e Lamezia Terme Centrale. I rimanenti
treni Lamezia-Reggio e Reggio-Lamezia invece avranno
inspiegabilmente origine e termine corsa a Catanzaro Lido,
costringendo i viaggiatori ad un ulteriore cambio nel nodo
catanzarese per raggiungere Lamezia e da lì poter servirsi dei treni
a lunga percorrenza. Fino al primo marzo era possibile raggiungere
Bologna, Milano e Torino partendo da Soverato senza alcun cambio,
grazie ai due treni InterCity Notte “Scilla” e “Tommaso Campanella”
che tra l’altro avevano in composizione le comode “cuccette
comfort”: tagliati il “Milano” e “Torino”, ci rimane soltanto
l’Espresso notturno per Roma Termini, l’890/893 con servizio
cuccette tradizionali, posti a sedere ed anche vettura letti: è
possibile infatti partire da Soverato alle 22:14 per arrivare a Roma
di primo mattino, e da lì proseguire per i centri del Nord tramite i
treni ad alta velocità o i vari InterCity.
Purtroppo dal 12 dicembre neanche questo sarà più
possibile, visto che anche il nostro mitico “Roma” verrà tagliato
dopo più di 70 anni di vita, a causa degli alti costi per la manovra
del locomotore a Catanzaro Lido e Lamezia(dove avviene l’aggancio
con la sezione proveniente dalla Tirrenica): nessuno si aspettava
una simile tragica decisione. Al posto del treno verrà infatti
istituito un autobus tra Reggio e Lamezia, che comunque viaggerà
puntualmente vuoto(sfido chiunque a scendere dal treno a Lamezia in
pieno inverno alle 5:30 per prendere l’autobus, tra l’altro allo
stesso prezzo del treno) e sarà utile soltanto a favorire il
monopolio della gomma.
Dagli orari risulta comunque che verrà istituito
un nuovo treno unico per Milano e Torino tutto via Jonica, sul
percorso Reggio-Catanzaro Lido-Crotone-Taranto-Bari Centrale: in
quest’ultima stazione le due sezioni per Torino e Milano
proseguiranno separate, in composizione ai treni notturni
Lecce-Milano e Lecce-Torino. Sicuramente possiamo tirare un sospiro
di sollievo (ed ora vi spiegherò perché), però la soluzione non è
comunque ottimale in quanto i tempi di percorrenza sono
spropositatamente lunghi rispetto ai precedenti via
Catanzaro-Lamezia: inizia ad essere conveniente come tempi soltanto
da Crotone in su, mentre sulla fascia Reggio-Catanzaro Lido sarà
comunque un comodo treno per raggiungere la Puglia.
Perché il sospiro di sollievo se non sarà
comunque il massimo come soluzione? Perché questo nuovo treno,
istituito, tra l’altro, grazie all’impegno di alcuni politici
pugliesi (i nostri non si sa dove siano e soprattutto cosa facciano
sulle loro comode poltrone), per il momento ha praticamente salvato
la ferrovia Jonica da Sibari fino a Melito di Porto Salvo: non ci
crederete, ma le intenzioni del Ministero dei Trasporti sono quelle
di chiudere battenti definitivamente, visto che la nostra amata
Regione Calabria, non ha intenzione di finanziare un servizio
decente sulla linea: attualmente infatti tutti i treni Regionali
vengono effettuati con delle automotrici ALn668 in singola
composizione: ogni automotrice, una sorta di “autobus su rotaia” può
ospitare solo 88 viaggiatori (di cui 20 in piedi), e proprio per
questo motivo i costi di produzione sono esageratamente alti
rispetto ad un normale autobus: fino a pochi anni fa infatti tutti i
Regionali Lamezia-Reggio via Roccella venivano effettuati con treni
composti da locomotore in testa a 2-4 carrozze, per un totale di 250
posti minimo: a quel punto un treno riusciva quasi ad auto
sostenersi con i costi. In seguito tutti i treni sono stati
forzatamente sostituiti con le poco capienti automotrici
sopracitate, e per ovvi motivi tantissimi viaggiatori si sono
spostati dal treno all’autobus: modo rapido e quasi indolore per
favorire un mezzo di trasporto inquinante, che genera traffico e per
altro con livelli di sicurezza minimi. Perciò se non vogliamo
arrenderci a questo scempio, dobbiamo assolutamente fare in modo che
il nuovo treno per Torino/Milano (che essendo a lunga percorrenza
non è finanziato dalla Regione bensì dallo Stato) viaggi con buoni
riempimenti giornalieri: evitando la sua soppressione, eviteremo
anche la chiusura della ferrovia Jonica.
Per chi fosse interessato, la mattina del 12
dicembre verranno affissi alla stazione di Soverato dei manifesti a
lutto per la soppressione dell’Espresso 890/893: verranno
distribuiti anche sul treno stesso, che il 12 per l’ultima volta
percorrerà i binari sulle rive dello Jonio…
Roberto Galati
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