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Due
record del mondo stabiliti nel giro di pochi giorni, e proprio nella
baia di Soverato, scelta per la particolarità dei suoi fondali:
Homar Leuci, campione mondiale di apnea, dopo il trionfo delle
scorse settimane, ringrazia la città e annuncia che non si è
trattato solo di un connubio occasionale, ma che vuole farne il
centro delle sue imprese. E quindi una potenziale capitale
internazionale per sportivi e appassionati di immersioni. “Soverato
ha la particolarità di avere un mare con una grande profondità, ma a
pochi metri dalla riva, caratteristiche che la collocano ai massimi
livelli di sicurezza e comfort per praticare questo sport”, ha
spiegato Leuci, che ieri nel corso di una cerimonia in Comune ha
ricevuto una targa dall’amministrazione comunale. “Ti ringrazio per
averci scelto e ti auguro maggiori successi, anche perché il nostro
percorso insieme non finisce qua”, ha detto il sindaco, Leonardo
Taverniti, consegnando il riconoscimento all’atleta. E infatti tra
Leuci e la perla dello jonio si è appena ufficializzata una
collaborazione duratura. Intanto il campione sarà già dal prossimo
inverno impegnato in un progetto per le scuole soveratesi, come
anticipato da Francesco Gualtieri, assessore allo sport, dove terrà
una serie di incontri e workshop con gli studenti per parlare del
suo sport e delle caratteristiche fisiche, ma soprattutto mentali,
che occorrono per praticarlo, “come tenacia, abnegazione, costante
sfida con se stessi, che sono anche le basi per affrontare la vita”,
ha spiegato Leuci. Inoltre Homar anche l’anno prossimo tenterà di
battere il proprio record, ovviamente immergendosi nelle acque
soveratesi. Lo scorso 11 settembre, si ricorda, Leuci ha stabilito
il record mondiale in assetto variabile regolamentato, scendendo
alla profondità da brivido di 131 metri, facendolo seguire il 15
settembre dal nuovo record del mondo in assetto costante (-95
metri). Due risultati seguiti e certificati dai giudici della Cmas,
la confederazione mondiale delle attività subacquee. E ancora più
notevoli se si pensa che i mezzi per raggiungerli non erano
infiniti, vista la limitatezza dei finanziamenti convogliati su
questo sport. “Quando hanno visto il gommoncino che abbiamo usato,
io e lo staff di trenta-quaranta persone che è stato fondamentale
per il mio successo, ci hanno chiesto: ma come avete fatto?”, ha
ironizzato Leuci, ringraziando CalabriApnea. E ricordando anche gli
allenamenti a secco sugli scalini della villa comunale, tra
l’incoraggiamento e le pacche sulla spalla dei passanti, stile Rocky
Balboa sulla gradinata di un edificio di Philadelphia,
nell’indimenticabile scena del film. “L’evento sta facendo il giro
del mondo, e vorrei che diventasse un trampolino di lancio non solo
per me, ma anche per dare visibilità internazionale alle bellezze e
ai fondali di Soverato”, ha chiosato Leuci. Pieno sostegno da parte
di Emanuele Amoruso, assessore al turismo, che sta lavorando in
questo senso, anche in vista della bit di Milano.
Teresa Pittelli - Calabria Ora
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