Una leggenda che diventa, in parte, realtà! Forse non è sbagliato affermare ciò. Era infatti sfuggita, a quanto pare a tutti gli studiosi e osservatori, la croce di marmo della chiesa di “Santa Maria della Roccella” sita in Roccelletta di Borgia. Ad accorgersi della presenza di questa croce posizionata sulla parete esterna, sul lato che guarda a Oriente è stato il professore Giuseppe Pisano. La leggenda racconta di un re - che si presume fosse Ruggero, il Gran Conte- che aveva al suo servizio due architetti ai quali diede ad ognuno l'incarico di costruire una chiesa con la promessa solenne di assegnare un grosso premio a chi avrebbe costruito quella più bella. “I due si misero all'opera: uno nella pianta del Corace, l'altro più in là. La chiesa del Corace veniva su imponente e l'altro architetto ne moriva d'invidia. Un giorno l'invidioso salì sulle impalcature dove il collega stava lavorando e lo buttò giù. Il grande maestro morì e la chiesa rimase com'era, incompiuta. A ricordo di quell'assassinio è rimasta una croce di marmo fra i rovi, nella parte esterna del muro di destra”. “Della croce di marmo non se ne seppe mai più niente” recita un commento pubblicato nel sito casamestre.it, ed invece oggi si può dire, con certezza, che esiste.

Lo studioso soveratese non intende ancora pronunciarsi sul tipo di croce ma per il fatto che presenti le estremità svasate (a coda di rodine?) non si esclude l'ipotesi che possa essere normanna o templare. Il professore Pisano ci rivela però che la croce è posizionata proprio nella parte superiore, che fu distrutta da un incendio provocato dai saraceni nel X secolo e successivamente restaurata dai normanni nel XII secolo. Ciò lo comprovano alcuni documenti dallo stesso ritrovati in un fondo archivistico. Ed in effetti è ancora evidente nelle parti alte delle murature il riutilizzo di materiali edilizi romani (la chiesa potrebbe risalire – ci dice Pisano - al V secolo) e l'uso di una tecnica esecutiva diversa da quella del resto della chiesa.

Roberta Pittelli