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ELEMENTI DI
LETTERATURA
Un testo per i Corsi di
Formazione Professionale
di Gerardo Pagano
2. Questo è, dunque, il primo luogo comune sconfitto da questo testo di letteratura: a che serve la letteratura, aver letto di Dante e Machiavelli, Petrarca e Galilei, se poi l’attività professionale esige solo capacità e abilità di manipolazione? Come se affinare il proprio gusto personale, la disponibilità a leggere e a riflettere, la prontezza ad esprimersi correttamente e compiutamente in Italiano , non sia essenziale per una professionalità aperta alle innovazioni e alla elaborazione critica dell’esistente. Un corso di letteratura, per quanto elementare e di base, predispone alla lettura, fornisce gli strumenti per comprendere il significato e il valore delle testimonianze del tempo che viviamo in tutte le sue manifestazioni e quindi nei valori che lo animano, risponde alle esigenze del soggetto in formazione come lavoratore, definendo una sensibilità che può essere correttamente alimentata solo da una solida formazione di base: il sapere fare trova vero e solido fondamento solo nel sapere. Che si elabora e diviene organico alla personalità in formazione caratterizzandola in tutte le sue espressioni, soprattutto, come si diceva, nella capacità di comprendere la complessità e la variabilità del mondo e, quindi, di orientarsi e riorientarsi secondo le personali attitudini. Non è pensabile, cioè, una istruzione professionale, e anche un corso di Formazione Professionale, riducendola ad una sorta di addestramento, in cui le abilità manuali non siano anche espressione di una personalità capace di avere una visione del mondo e di collocarsi in esso in maniera originale. So bene che questa impostazione declinata rigorosamente comporta una revisione di tutta l’articolazione del sistema dell’istruzione nel nostro Paese. Per ora, tuttavia, in attesa dei possibili futuri sviluppi del dibattito politico-istituzionale, teniamo fermo questo approdo,a cui questo testo dà, secondo me, un contributo importante. 3. Bisogna, quindi, studiare, non solo applicarsi nelle esercitazioni pratiche, che pure sono essenziali. Antonio Pellegrino s’è inventato uno spazio originale nella composizione del testo di letteratura: la rubrica si chiama Impariamo ad imparare. Comincia con gli appunti ( come si prendono, le fasi , le fonti, le abbreviazioni utili); poi le mappe concettuali, l’errore come momento produttivo,, le argomentazioni, l’esposizione e le sue regole. Il testo di letteratura diviene così manuale per la gestione proficua del tempo di apprendimento e si propone non solo come strumento per quanti vorranno adottarlo, ma anche come documento di una esperienza didattica che, pertanto, convalida la utilità delle pagine prodotte. Il progetto di lavoro didattico è stato attuato secondo la procedura metodologica dell’apprendimento cooperativo, L'apprendimento cooperativo (Cooperative Learning, CL) è un metodo che coinvolge gli studenti nel lavoro di gruppo per raggiungere un fine comune. Lavorare in gruppo accresce le capacità di ragionamento critico. Antonio Pellegrino e le sue alunne con questi Elementi di Letteratura documentano una iniziativa didattica certamente innovativa. Gerardo Pagano ARTICOLO CORRELATO |
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