Soverato Web | Soverato tenta la carta "Ulivo 2"

SOVERATO TENTA LA CARTA “ULIVO 2”
Grande coalizione di centrosinistra per le elezioni

Non è l’Ulivo ma ci somiglia: il Pd a livello provinciale ha firmato insieme a Socialisti, Rifondazione comunista, Italia dei Valori e Sel, un patto di ferro che vale per Soverato come per tutta la provincia di Catanzaro in vista delle prossime elezioni amministrative. Il messaggio è chiaro: presentarsi insieme, uniti, e far sapere al centrodestra, ma soprattutto alle liste civiche di sinistra “alternative” ai partiti, “che da oggi ci siamo e tutti devono confrontarsi con noi”, come ha detto nel suo intervento conclusivo della riunione di ieri, che si è svolta in casa del Pd soveratese, il coordinatore provinciale del partito, Pasqualino Mancuso. Presente all’incontro, a sottolinearne l’importanza strategica, anche Pino Soriero, assessore all’urbanistica di Catanzaro.

Il documento sottoscritto dai cinque segretari provinciali presenti all’incontro descrive come “debole e incapace di catalizzare lo sviluppo del comprensorio” la Soverato consegnata ai cittadini dal centrodestra, e demanda ai coordinatori cittadini l’avvio di una campagna di ascolto per realizzare un programma “netto e chiaro da proporre a tutti, anche a chi non appartiene al centrosinistra”. Campo aperto, quindi, e questo è il messaggio numero due arrivato dall’assemblea soveratese, a liste civiche e singole persone della società civile disponibili al confronto.

“La coalizione delle forze del centrosinistra è la base dalla quale partire per aprirsi anche ad altri contributi, in modo da intercettare un ampio consenso e la voglia di riscatto di tanti cittadini delusi da un centrodestra ormai esploso e da una città quasi al capolinea”, ha spiegato Mancuso, sottolineando che “i tempi sono stretti perché si vota verosimilmente l’8 maggio”. Va quindi avviata subito la discussione sul programma e sul candidato sindaco, pur discutendone nella maniera più ampia, e marcando la differenza con il centrodestra dove “le linee di comando sono terribilmente verticali”, e dove quindi le decisioni arrivano più velocemente.

“Stiamo girando per tutti i paesi del comprensorio per mostrare un centrosinistra compatto”, ha confermato Pino Mascaro, segretario provinciale di Rifondazione comunista, avanzando già qualche punto programmatico. “Il centrodestra ha condotto una politica sciagurata sul dissesto idrogeologico, bisognerebbe spostare tutti i soldi impiegati nel ponte di Messina per mettere in sicurezza le nostre 800 fiumare, creando così anche posti di lavoro e sviluppo”, ha sottolineato Mascaro. Anche secondo Michele Casciano, segretario dei Socialisti, “temi come l’ecologia, l’acqua pubblica, la raccolta differenziata saranno ai primi posti dell’agenda politica”. E per Fernando Miletta, coordinatore provinciale di Sel, occorre “l’unità, lo sforzo di cercare risorse sul territorio e il recupero di quanto di positivo abbiamo già fatto”.

Certo, la coalizione a cinque comporterà qualche mediazione e discussione in più su programma e candidature. Anche se qualcuno ha già delle idee. “Entro una settimana noi vi daremo un nostro nome di candidato sindaco”, ha detto Antonio Belcastro, dirigente provinciale Idv, “non per porre veti e condizioni, ma come base di confronto alla pari”.

Teresa Pittelli