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SALVATA IN EXTREMIS DALL’INTERVENTO DELL’ASS. CALIGIURI LA V CAMPAGNA DI SCAVI ARCHEOLOGICI A ISCA SULLO IONIO
La forte determinazione dei soci del Gruppo Archeologico “ Paolo Orsi “ di Soverato a non volere chiudere lo scavo della villa romana del piccolo centro del catanzarese e la forte protesta sollevata dai cittadini di Isca per continuare la riscoperta delle gloriose origini, hanno indotto l’Ass.re Regionale alla Cultura prof . Caligiuri a scendere in campo a difesa dei volontari facendo finanziare la campagna scavi. Campagna che partirà il 16 agosto per concludersi il 29 c.m. e che vedrà impegnati il gruppo di Soverato coadiuvato da 2 irriducibili professori universitari soci del gruppo provenienti da Pisa e da Piacenza, oltre alla presenza di altri soci dei gruppi archeologici della Calabria. Lo scavo diretto dall’archeologo classicista Nicola Sanseverino, sotto la direzione scientifica della Soprintendenza archeologica nella persona del direttore archeologo Maria Teresa Iannelli approfondirà la ricerca sviluppatesi negli ultimi 4 anni. La villa romana di Zagaglie è l’unica allo stato attuale indagata tra le poche conosciute nello spazio geografico tra Kaulon e Scolacium Il gruppo ha accettato l’aiuto sebbene giunto con molto ritardo, per non interrompere la continuità della ricerca. I sacrifici che il gruppo dovrà affrontare, a causa del poco tempo rimasto per l’organizzazione, saranno certamente maggiori per il forfait dei numerosi studenti che avevano dato adesionee che per mancanza di certezza, hanno scelto altre mete di scavi dove fin da gennaio si pianificano questi interventi con serietà e giusta tempistica, ciò che noi auspichiamo per gli anni a venire. Rimane aperta la possibilità agli appassionati e studenti del comprensorio che vogliono dare il loro contributo a partecipare ad un’esperienza unica telefonando ai seguenti numeri Angela Maida |
ISCA SULLO IONIO (CZ) Campagna di scavo 16 - 29 agosto 2010
Il Gruppo Archeologico “ Paolo Orsi “ di Soverato, in collaborazione con il Comune di Isca sullo Ionio e sotto la direzione scientifica della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria, organizza la 5° campagna di scavi in loc. Zagaglie di Isca Marina CZ. Per la stagione 2010 prosegue l’attività d’indagine a Isca sullo Jonio in località Zagaglie. Le precedenti campagne scavo e i risultati relativi a indagini preventive, hanno messo in evidenza l’estensione e la potenzialità dell’area indagata. I resti murari, unitamente ai materiali rinvenuti, hanno consentito di ipotizzare che gli ambienti venuti alla luce sono pertinenti alla “pars fructuaria” di una villa produttiva con diverse fasi edilizie che vanno dal I sec. a.C. al IV sec. d.C. Tra i numerosi reperti si evidenzia una moneta Traianea (98-117 d.C.) proveniente da Abydus (Troade), un Dupondio Augusteo (18 a.C.), un Antoniniano di Claudio II il Gotico (III sec. d.C.), un AE 4 di Costantino I (IV sec. d.C.), un“anulus signatories”(anello con sigillo incastonato), oggetti in bronzo, ceramica fine e da fuoco, sigillata africana, vetro, frammenti di anfore vinarie. Rinvenimento decisivo al fine di identificare le strutture nel contesto dell’ampia villa sono, nell’ambiente centrale, due tracce circolari in malta di circa 120 cm di diametro, interpretate come incassi di un torcularium in legno per la spremitura dell’uva . Ulteriori ipotesi, che possiamo al momento proporre, vedono questo sito in un contesto ben più vasto. La sua ubicazione e i riscontri con altre villae produttive come il “Naniglio” di Gioiosa e la villa di Casignana, la mettono in connessione, forse anche con una mansio, alla viabilità romana che collegava Tarentum a Rhegium lungo il litorale Jonico e agli insediamenti produttivi, che sopravvissero anche dopo la caduta dell’impero romano. Ubicata nel medio golfo di Squillace, tra l’antica Skylletion-Scolacium e l’antica Kaulon-Stilida, il sito di Isca rappresenta la prima evidenza archeologica in un’area ancora poco conosciuta. Tale ricerca, getta nuova luce sulle attuali conoscenze dove una quasi totale assenza di dati è spiegabile soltanto dalla carenza di ricerche sul territorio. La prossima campagna mira all’ampliamento dello scavo al fine di mettere in luce gli ambienti intercettati in parte ai lati dello scavo in asse EST-OVEST. Ospitalità: Durante il periodo del campo, si prevedono incontri didattici e visite guidate ai siti archeologici vicini.
CERTIFICAZIONI
PARTECIPAZIONE COME ARRIVARE Con il treno: stazione di Soverato o Badolato; con l’autobus: autolinee Federico, Saija; con l’aereo: aeroporto di Lamezia
La partecipazione al campo è subordinata all’iscrizione ai Gruppi
Archeologici d’Italia che fornisce anche la copertura assicurativa.
Gruppo Archeologico “Paolo Orsi”, via Trento e Trieste, 118 88068
SOVERATO (CZ) |
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