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Polarità Urbane: Esclusione del Soveratese
Come Popolari Europei non possiamo che condividere i sentimenti di biasimo per l’esclusione del comprensorio soveratese dalle Polarità Urbane stigmatizzando l’operato di una giunta regionale che nel contempo ha lanciato un forte messaggio sul quale valutare la consequenziale riflessione politica. Al momento a nulla servono gli eventuali ripensamenti dei politici di turno volti a tranquillizzare e rassicurare l’opinione pubblica che con estrema decisione ha espresso la propria condanna rispetto ad una soluzione che non può che lanciare il chiaro ed inequivocabile messaggio. L’isolamento e l’emarginazione di questo territorio che per potenzialità ambientali , paesaggistiche, artistiche e culturali costituirebbe motivo di competizione ed antagonismo alle aree, evidentemente, fortemente sponsorizzati all’interno di questa giunta.
Non servono a nulla se si pensa che, così come ha avuto modo di affermare lo stesso Governatore della Calabria On. Agazio Loiero, ci sono voluti ben quattro anni per individuare otto aree urbane che dovrebbero “costituire elementi trainanti per lo sviluppo regionale concorrendo ad un assetto unitario del territorio”.
Quattro anni per una decisione meditata ed attentamente valutata che non lascia spazio ad alcuna giustificazione ed a alcuna scusante rispetto ad una chiara volontà politica.
Se con tanta enfasi, infatti, l’attuale Assessore Regionale all’ urbanistica ha espresso il suo commento rispetto ad un progetto che rappresenterà per la Calabria “una grande svolta e una grande speranza per il futuro della regione” la sintesi che possiamo trarre da tale affermazione è che a questo comprensorio tale svolta e tale speranza non la si vuole dare.
Vorremmo ricordare tra l’altro che l’attuale Assessore all’Urbanistica è colui il quale ha contribuito in modo decisivo alla bocciatura del Piano Regolatore Generale di Soverato e che ha escluso la nostra città dai finanziamenti regionali per la riqualificazione dei centri storici che vedrà ben 187 comuni coinvolti quasi come se il nostro borgo fosse meno importante o fosse indegno di tanta considerazione ed attenzione.
Ci viene difficile, a questo punto, comprendere come si possa puntare al “partenariato istituzionale nonché all’ assetto unitario del territorio o a promuovere reti di alleanze e di complementarietà con altre città nei contesti nazionali ed europei isolando di fatto una buona fetta di Calabria.
Se “la centralità delle aree urbane costituisce il riferimento di assetto principale nella gestione di politiche di sviluppo” e se Soverato e Basso Jonio sono esclusi da suddetta centralità risulta evidente che questo territorio debba stare al di fuori da qualsiasi politica di sviluppo.
Questa è la volontà politica questa è, purtroppo, la grave colpa di un territorio che non è rappresentato e non è rappresentativo all’ interno di questa Regione.
VINCENZO CILURZO
GIACOMO MATACERA
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