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Piano Strutturale Comunale: occhio all’etichetta!
Mercoledì scorso è stato illustrato il documento di indirizzo per la stesura del Piano Strutturale Comunale elaborato dalla maggioranza. Per comprendere la portata del documento è bene elencare gli insuccessi in campo urbanistico della Amministrazione di centro destra negli ultimi otto anni.
Limitandoci all’essenziale, il Sindaco e la sua maggioranza si sono resi responsabili di:
1. Assenza di qualsiasi azione a difesa del Piano di Zona di località Mortara, perfettamente legittimo, che ha portato alla condanna del Comune per oltre quattro milioni e mezzo di euro, oltre che alla mancata esecuzione delle opere di urbanizzazione di quel comparto;
2. Bocciatura della Variante Generale al PRG, vanificando così ingenti spese per competenze tecniche.
3. Fallimento del contratto di quartiere, che avrebbe dovuto riguardare la riqualificazione del Piano di Zona di via Amirante e che invece conteneva tutt’altro;
4. Fallimento del Piano Spiaggia;
5. Fallimento del Piano delle alienazioni, che avrebbe dovuto portare nelle casse comunali ingenti somme e, che ha comportato ingenti esborsi per spese tecniche e legali;
6. Assenza di controlli sulla attività edilizia privata e introduzione di innumerevoli deroghe agli strumenti urbanistici vigenti, che hanno comportato danni irreparabili sul piano della vivibilità di interi quartieri (illegittime sopraelevazioni in zone densamente edificate e carenti di servizi pubblici, palazzi a sette piani in aree destinate a verde e nel bel mezzo di importanti strade, punto di ristoro nel bel mezzo di un’area destinata a verde pubblico, per ultimo il tentativo di modificare una zona destinata a servizi privati in area residenziale con fabbricati a otto piani ….).
Con questo palmares, davvero poco invidiabile, il Sindaco Mancini ha presentato il suo documento di indirizzo per la redazione del Piano Strutturale Comunale, nel quale si predica tutto il bene possibile e, con incredibile nonchalance, si propone tutto il male possibile.
Da una parte si sostiene: “Va contenuto il consumo di suolo urbano”, dall’altra si propongono nuove espansioni urbane a Turrati, Piani di Alene, lungo la congiungente tra Soverato Marina e Soverato Superiore (via Serocades(?)) ed anche “sul lato del crinale in concerto con il Comune di Satriano e fino a raggiungere le zone di Palazzo Laganosa di Satriano”. Non contento di una tale considerevole estensione che si potrebbe definire consumo di territorio a tutta randa, il nostro pianificatore propone di conferire potestà edificatoria, evidentemente a fini speculativi, a terreni comunali oggi destinati a servizi (scuole, verde, parcheggi, piazze pedonali ecc.). Se a tali nefaste previsioni aggiungiamo il territorio interessato alle strutture turistiche ricettive, avremo il quadro di una città tuttocemento per realizzare la quale probabilmente sarà necessario acquisire territorio dai Comuni contermini.
Una considerazione ulteriore sulle dotazioni dei servizi: da una parte si sostiene di prevedere strutture sportive e altri servizi sull’intero territorio cittadino (“non possiamo permettere che in una cittadina di 7 Kmq esistano periferie”), dall’altra riscontriamo la pervicace determinazione a vendere il patrimonio comunale, oggi destinato a servizi e verde, per insediarvi edifici residenziali. Davvero incredibile! Non sono bastate le false certificazioni degli ultimi due anni, per fortuna cancellate dai Tribunali!
Sembrerebbe insomma che ai buoni propositi enunciati evidentemente come slogan (verde, ambiente, rispetto del territorio …) seguano, in coerenza con la politica urbanistica degli ultimi otto anni, ignobili obiettivi, quale quello di depauperare il patrimonio del demanio comunale di dotazioni e servizi.
Un documento contraddittorio, povero, ispirato alla logica del contentare tutti a fini elettorali, senza che ci sia una reale possibilità di realizzazione. Un documento che sconta la povertà culturale di una Amministrazione dedita al favore, alla pacca sulla spalla e all’occhiolino, senza che ci sia il coraggio della scelta, il coraggio di difendere il bene comune, di tutelare gli interessi delle future generazioni. Un documento truffaldino persino nei confronti di coloro ai quali è stato promesso di costruire dappertutto.
Un documento che sarà combattuto in sede di Consiglio Comunale dal Gruppo Centro Sinistra Progetto per Soverato, perché dannoso per la Città. In quella sede ci batteremo per la città, per la città che vorremmo.
28 novembre 2009
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