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SPECIALI PAGINA LIBERA |
15.000 ex Lsu
definiti operai fantasma
Operai fantasma … i lavoratori ex LSU della scuola
Spett.le Redazione,
Vi scriviamo per segnalarvi la nostra situazione vissuta nell' indifferenza
del Governo, del MIUR e dei Sindacati!
Nel 1996, nelle scuole dell’infanzia e nelle scuole elementari,il personale
ausiliario (collaboratori scolastici) era ancora fornito dagli enti locali,i
quali, come tutti sappiamo,hanno da sempre problemi di bilancio e quindi si può
immaginare quanta carenza vi fosse a quel tempo,di questo personale. A quel
punto il Ministero Della Pubblica Istruzione,forse pressato dalle richieste
delle scuole, pensò di fare una convenzione con gli enti locali,dando facoltà ad
essi di presentare progetti per ovviare,dove ce ne fosse bisogno,alla carenza di
personale.
Ma bisognava affrettarsi,la situazione di alcune scuole era
insostenibile,quindi per tamponare la situazione,si pensò di reperire manodopera
che potesse risolvere i problemi immediatamente e nello stesso tempo essere a
basso costo. Una specie di lavoro nero di Stato insomma.
Venne così coniata la sigla LSU ATA, dove confluirono persone messe in
mobilità da aziende chiuse e altre provenienti dalle liste dei disoccupati di
lunga durata.
Una volta approntato questo esercito,veniamo tutti dislocati nelle varie
scuole con svariate mansioni,tutte assimilabili ata (addirittura,come nel mio
caso,anche da bidello-cuoco), rappresentando per la maggior parte di queste
scuole,l’unico personale ausiliario disponibile. Nei mesi estivi,alla chiusura
della scuola, si passava a lavori di manutenzione (biancheggiatura dei locali
scolastici, riparazione di porte e finestre, rubinetti ecc…) oppure a prendersi
cura di aiuole esterne. Fu così che il Ministero Della Pubblica Istruzione e gli
enti locali risolsero i gravi problemi di queste scuole. La retribuzione mensile
dei Lsu era rappresentata da un sussidio di 800.000 lire,erogato dall’Inps. Non
erano riconosciuti i contributi e non è stato riconosciuto il rapporto di lavoro
dipendente,nessun diritto insomma. Solo il dovere di farsi carico di vere e
proprie mansioni ordinarie. Questi “progetti” dovevano avere una durata massima
di 12 mesi ma la situazione faceva tanto comodo al Ministero e agli enti
locali,che la trascinarono con continui rinnovi per 5 anni ancora,fino al 2001
quando il personale fornito dagli enti locali,dovette passare per competenza
allo Stato.
E’ in questo momento che ci viene dato il benservito…invece di assumerci
come sarebbe stato giusto,alle dirette dipendenze della Scuola (per la
professionalità acquisita in 5 anni),succede che i comuni scaricano i loro
bidelli allo Stato camuffando tra essi anche persone che nella scuola non
avevano mai messo piede (giusto per farsi degli amici), così il fiume cominciava
ad ingrossarsi e noi restavamo ancora al palo. Parallelamente nel mondo della
scuola,vi era un’altra situazione altrettanto importante: C’erano le graduatorie
d’istituto presso scuole medie e superiori, (dove evidentemente non c’era spazio
per altri Ata)ferme da 20 anni,con il conseguente malcontento degli iscritti.
Allora il Ministero intravedendo degli spazi nelle scuole Elementari e
Materne, nell’anno scolastico 2000/01,aprì le suddette graduatorie e riversò
migliaia di persone, in scuole per le quali non avevano fatto domanda e senza
nemmeno un’ora di servizio all’attivo,non considerando che in quelle scuole
eravamo presenti già noi Lsu da 5 anni e avevamo maturato il diritto sacrosanto
alla stabilizzazione. Il Ministero ha fatto tutto questo non curandosi della
Legge 144/99 art.45 comma 8,che “riservava” il 30% dei posti vacanti agli Lsu
Ata e con il benestare dei Sindacati Confederali (Cgil Cisl Uil),sottoscrisse
una convenzione “quadro” tra Ministero della Pubblica Istruzione,Ministero del
lavoro,Ministero dell’economia e quattro Consorzi Nazionali di
cooperative,assegnando loro le pulizie della scuola,con l’obbligo di
“stabilizzare” gli Lsu Ata.
In poche parole, veniamo svenduti in massa alle cooperative e inquadrati
ingiustamente come pulitori di 2° livello e a part time, dopo tanti anni di
servizio veramente “utile” per la scuola. Questa volta a sfruttarci non è più lo
Stato ma delle ditte private,che hanno ottenuto gli appalti,grazie ad amici
nelle file della politica e del sindacato. Appalti che a conti fatti e
dimostrati più volte,rappresentano per lo Stato,un costo molto più alto della
nostra re-internalizzazione. In questi giorni,c’è in atto il riordino del
personale Ata, il Ministro Gelmini,stà ingannando ancora una volta gli
Italiani,facendo passare per assunzione di precari,un emendamento riguardante
gli Lsu della Scuola,dove si vanno a rifinanziare invece gli appalti già
esistenti da otto anni,per ingrassare ancora le lobby dei consorzi e quelli che
il Ministro dice di assumere,devono campare con 800 euro al mese perché devono
pagare il pedaggio alle cooperative. Non solo,ad ogni nuova finanziaria
rischiamo il licenziamento,non vengono quasi mai previste le risorse per questi
scellerati appalti e bisogna sempre lottare per averle. Il nostro obiettivo
rimane quello della stabilizzazione nella scuola,dove lavoriamo da più di 13
anni e abbiamo professionalità sufficiente per far parte a pieni diritti,del
personale Ata. Perchè nonostante tutto,abbiamo continuato anche dopo il
passaggio con le cooperative,a svolgere insieme alle mansioni di pulizia,anche
funzioni di collaboratore scolastico.
E qui emerge un fatto importantissimo:
La presenza delle cooperative nella scuola non è naturale,è un’evidente
forzatura a scopo di lucro,in nome di un falso criterio di efficienza e
funzionalità.
Gli appalti non sono condivisi nemmeno dai Dirigenti Scolastici,per i quali
rappresentano un’ulteriore complessità di gestione.
Il nostro orario di lavoro,nella maggior parte dei casi,và dalle 13,00 alle
20,00. Inevitabilmente si và ad intralciare le attività della scuola,dove ci
sono rientri,tempo prolungato,riunioni,progetti,corsi speciali ecc..Siamo quasi
quotidianamente in compresenza con i bidelli,così dove basterebbero (per es.)
due persone,se ne trovano quattro.
A questo punto ci chiediamo e lo vorremmo chiedere anche ai nostri politici:
perchè non re-internalizzare il servizio uniformandoci ai bidelli,così da
ottenere un utilizzo omogeneo di tutto il personale disponibile,senza sprechi ma
piuttosto risparmi?
Distinti saluti
Mimmo & Maurizio
Amministratori del blog di categoria:
indirizzo internet:
http://exlsu-ata.blogspot.com
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