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ABBIAMO APPENA INIZIATO……A CORRERE
Avete mai corso una c.d. mezzamaratona? La mezzamaratona è una corsa di poco più di 21 km che richiede molto allenamento, tanta dedizione e passione, e una buona dose di pazienza poiché richiede una lunga preparazione atletica e lavoro che si svolge passo dopo passo, maturando risultato dopo risultato.
Ma non basta, perché una volta che si è pronti per correre, per disputare la gara, occorre partire gradualmente, dosando le proprie forze, per evitare di bruciare nei primi chilometri la propria vitalità ed il proprio entusiasmo. Ora, ritengo che un primo, grande e concreto, risultato sia già stato raggiunto e, cioè, quello di “svegliare” la coscienza dei Giovani di Soverato.
E, francamente, non mi aspettavo un così positivo risultato, perché questo dibattito che è nato, qui su Soveratoweb, ha già dato i primi riscontri, sono emersi i primi, ancorché flebili, segnali di scuotimento. Del resto mi pare che anche la stampa regionale si sia interessata al dibattito.
Certo, Soverato ha molti problemi, questo è noto a tutti. E le domande che il Prof. Nisticò ha posto in un precedente suo intervento devono fare riflettere tutti, richiedono risposte serie e meditate, che non si risolvino in mere formule di stile valide per tutte le stagioni.
Purtuttavia, se è vero che per correre una mezzamaratona non è sufficiente un solo allenamento è altrettanto indubbio che condurre i Giovani in un percorso di sempre più maggiore coscienza del proprio “potenziale contributivo” richiede un continuo esercizio.
Manifesti, Convegni, Giornali, verranno certamente a vedere la luce quando si sarà consolidata nei Giovani la consapevolezza che essi possono, perché non solo ne hanno diritto ma anche capacità, intervenire per migliore la propria città.
Inoltre, una coscienza giovanile avrebbe una maggiore possibilità di sviluppo e di crescita ove fosse aiutata e incentivata dalle locali istituzioni.
Per questo il mio appello era, ed è ancora, rivolto ad esse.
Perchè queste hanno il compito, sono li per questo!, di accogliere le istanze di rinnovamento, di farle germogliare e, poi, farle fiorire.
Nel caso di una realtà come Soverato, è compito di un Comune e di chi lo amministra sostenere le iniziative di riforma locale, non ostacolandole ma, bensì, aiutandole in ogni forma possibile in modo particolare se provenienti dai suoi Giovani.
Non penso, poi, si debba diffidare delle istituzioni democratiche perché non può addebitarsi ad esse se la Calabria, in generale, e Soverato, nello specifico, si trovano nelle condizioni che sono agli occhi di tutti.
Il problema si ha, semmai, o quando le persone che fanno parte delle istituzioni smettono di lavorare per la comunità pensando ad altro (o ad altri) o – e forse è peggio – quando questi non fanno o fanno male per incapacità, inettitudine, o mero conservatorismo.
Tuttavia, penso non si possa non confidare nelle istituzioni atteso che queste sono l’espressione più alta di quella democrazia che, ancorché non amata da tutti, rappresenta una delle più grandi conquiste del secolo scorso, sempre se, tanto per citare uno dei primi Presidenti degli Stati Uniti come Lincoln, si sostanzi solo e soltanto “nel governo del popolo, dal popolo, per il popolo”.
In fondo quello che si sta creando è solo un gruppo di giovani, i quali non hanno altro desiderio che migliorare la città che amano.
Ma si badi, non stiamo cercando il permesso a “Menelao”, perché se sarà necessario un maggiore intervento per migliorare la nostra Soverato, se sarà necessario per porre rimedio a quei problemi in ordine ai quali altri non sono stati in grado di trovare apprezzabili soluzioni, se si renderà opportuna una decisa partecipazione, anche sulla scena politica, noi non faremo mancare la nostra voce.
Avv. Fabio Loscerbo
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