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SPECIALI PAGINA LIBERA |
C’è un sud nel sud
rivendicazione della dignità di un territorio
L’analisi del Comprensorio Soveratese, con riferimento alle azioni messe in campo dalla Amministrazione Regionale, lungo tutto il periodo dal 1970 a oggi, conduce alla espressione di un giudizio unanimemente riconosciuto come insoddisfacente. Gli indicatori economici e sociali – reddito procapite, flussi migratori, livello di gradimento dei servizi, con particolare riferimento a quelli sanitari e scolastici oltre che a quelli della comunicazione- fanno emergere una situazione di degrado e di marginalità non solo nei confronti delle altre realtà del Paese, ma anche nei confronti delle altre realtà regionali. C’è un sud nel sud. Le responsabilità non sono da ricercare esclusivamente nella mancanza di una azione efficace del governo regionale. C’è la consapevolezza che anche la classe politica locale si è spesso dimostrata inadeguata. E’ mancata la progettualità, l’autorevolezza nel proporre soluzioni, la capacità di cogliere le opportunità. E quando gli amministratori locali hanno espresso progettualità all’altezza, la risposta del governo regionale non è stata congrua. L’occasione del Piano Strategico Comprensoriale, che l’ultimo governo regionale ha offerto al soveratese, presupposto per la realizzazione di opere decisive per lo sviluppo, non può essere persa: alla azione locale coordinata per l’individuazione dei bisogni deve corrispondere l’ascolto e la conseguente azione a livello di governo regionale. Le risorse disponibili devono essere ben impiegate, superando la logica del campanile che spesso ha determinato sprechi e alcune volte addirittura danni. Il mio impegno che inizia con la candidatura alle prossime elezioni regionali nella lista della Federazione della Sinistra ha la finalità di contribuire al processo di programmazione comprensoriale e di sostenere in sede di governo regionale le ragioni di questo territorio: rivendicarne la dignità, perché si superi il divario con le altre realtà regionali. 1 marzo 2010
Giovanni Maria Calabretta |
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