Soverato Web - La Scelta sofferta

Mancano pochi giorni al voto e a Soverato i vari schieramenti politici e le correnti al loro interno stanno stringendo d'assedio i cittadini per la caccia al voto.

La candidatura di Raffaele Mancini al Consiglio Regionale, pone in crisi i consiglieri comunali di maggioranza: votare il proprio Sindaco o i candidati del proprio Partito? E’ meglio l’uovo oggi o la gallina domani? Certo che la candidatura di Mancini nella lista del PDL, traslocando all’ultimo minuto dalla lista di Scopelliti, ha tolto le castagne dal fuoco ai consiglieri dello stesso PDL che non avranno più l’imbarazzo di dover votare il proprio Sindaco a discapito del loro partito….o almeno così dovrebbe essere sulla carta! Se poi i conti non dovessero tornare, se cioè i voti fossero dirottati su altri candidati del PDL, vedremo quale sarà le giustificazione del “tradimento” politico. Rimane la gatta da pelare per i consiglieri dell’UDC. E si, perché qui il dubbio amletico si pone e come! I consiglieri di maggioranza dell’UDC saranno fedeli al partito o al Sindaco? Nel primo caso mi chiedo quale sarà la reazione del Sindaco visto che l’UDC, con cinque componenti, è divenuto pilastro della maggioranza al pari del PDL; nel secondo caso, i vertici dell’UDC prenderanno provvedimenti “disciplinari” nei confronti dei propri rappresentanti cittadini? magari pretendendo una distribuzione diversa delle cariche? Mancini riuscirà, a quel punto, a tutelare i propri assessori e vicesindaco o, per salvare il suo mandato, li butterà a mare, come è già successo in passato con l'ex assessore al commercio nonchè vicesindaco?

Se chi aderisce ad un partito lo fa per affinità di idee la scelta dei candidati da votare dovrebbe essere scontata. Se, invece, si aderisce per ottenere poltrone e posizioni di vantaggio, come nelle precedenti elezioni regionali, allora il dilemma sopra prospettato è più che legittimo. Questa situazione ci consentirà di vedere di che pasta sono fatti i consiglieri dell’UDC e del PDL e come reagiranno i partiti dopo il risultato, anche nell'ottica della prossima competizione elettorale comunale.

La candidatura di quattro cittadini soveratesi al Consiglio Regionale, a mio modesto parere, costituisce una sconfitta elettorale preannunciata. E' evidente, anche ai meno attenti, che Soverato non si possa più identificare, sotto il profilo elettorale, con tutto il suo comprensorio; infatti diversi paesi limitrofi, vedi Isca o Montepaone, hanno, oramai, raggiunto una consapevolezza politica che li ha portati a candidare un proprio rappresentante; il tutto, ovviamente, a danno dei candidati soveratesi che ancora oggi , magari, hanno la presunzione di elevarsi a candidati leaders di tutto il comprensorio, quando invece saranno proprio i voti del comprensorio a mancare. La verità è che Soverato e il suo comprensorio hanno bisogno di aria nuova e soprattutto di gente nuova alla guida della politica e dell’amministrazione. Chi è stato già bocciato dall’elettorato dovrebbe avere la pazienza e la modestia di farsi da parte. Dunque, sarebbe opportuno operare la scelta del voto non in base al luogo di nascita del candidato ma in base ad una attenta valutazione della persona, dei suoi trascorsi, dei risultati precedentemente ottenuti e sui programmi di cui oggi non si sente parlare, preferendo i nostri candidati affidarsi, per lo più, alle solite logiche clientelari di paese che non hanno mai portato da nessuna parte.

Ringrazio SW per lo spazio pubblico concesso.

Un saluto a tutti.
R.D.

Condividi su Facebook