Soverato Web - "Baia di Soverato" - Segnalazione tutela ambientale

Il gruppo archeologico “Palo Orsi” di Soverato (CZ), nella persona del suo legale rappresentante Angela Maida, preso atto del parere positivo di VIA concernente il progetto “Recupero ambientale e salvaguardia del litorale costiero del Comune di Soverato”, segnala quanto segue:

1. Il Comune di Soverato ha richiesto e ottenuto parere positivo alla Valutazione di Impatto Ambientale per l’attuazione del progetto di cui sopra, che prevede la realizzazione di cinque pennelli a mare di cui due già completati e tre di imminente realizzazione.

2. Premesso che la relativa documentazione da noi richiesta in copia non ci è mai stata rilasciata – a dispetto di quanto garantito dalla legge in materia di accesso agli amministrativi - dalla sola presa visione dei documenti suddetti abbiamo potuto costatare che la procedura di VIA non è stata correttamente seguita in tutti i suoi termini, che tale irregolarità non può che incidere anche sull’opportunità dell’intervento e che comunque non sono state considerate alcune problematiche più appresso specificate.

In particolare:

a) Non sono stati richiesti i pareri obbligatori dell’Ente Parco Baia di Soverato e della Soprintendenza Archeologica di zona, Enti, questi ultimi, mai formalmente informati dell’iniziativa del Comune. Il parere positivo di VIA risulta pertanto, quanto alla forma, viziato dal difetto di un requisito essenziale per la formazione dell’atto.

b) Inoltre, mancando il parere dei suddetti Enti, la valutazione di impatto ambientale è stata rilasciata sulla base di informazioni e valutazioni incomplete, potendo, pertanto, risultare non corrispondente alla reale situazione ambientale esistente ed essere, quindi, viziata anche nel merito. Ed in vero, non abbiamo potuto verificare se nella motivazione del provvedimento di VIA, sia stato tenuto conto dell’esistenza, nei luoghi interessati dal “progetto”, di una zona di rilevanza archeologica che potrebbe risultare irreparabilmente danneggiata dalla realizzazione dei pennelli in oggetto. Alcuni pennelli, infatti, insisteranno proprio sull’area riconosciuta d’interesse archeologico sita in località “San Nicola” comprendente una antica cava, un attracco portuale e la residua parte di una necropoli preellenica che è stata già in parte distrutta e sulla quale esiste vincolo archeologico. L’importanza del rischio archeologico è facilmente deducibile anche dall’esame dei documenti dell’archivio storico della Soprintendenza Archeologica (Cartella Soverato prat. 1 pos. 26: docum. del 15/03/26 – 16/03/26 – 18/03/26 – 09/03/29 – 13/03/29 (prot. 680) – 11/08/59 (prot. 1301) – 30/11/68 (prot. 2808) – 15/09/79 (prot. 5568) – 13/08/82)

c) Nell’area interessata alla realizzazione del progetto sono state, peraltro, recentemente rinvenute ulteriori tracce della presenza di antichi insediamenti, in un raggio di c.ca … metri dalla costa. Ciò a dimostrazione del fatto che la zona non è stata finora completamente scandagliata e custodisce ancora segreti della storia locale più antica che potrebbero andare irrecuperabilmente perduti in caso di inadeguati interventi sul territorio. Attesa la situazione di incertezza sulla reale consistenza ed estensione dell’area di rilievo archeologico, che potrebbe essere di ben maggiori dimensioni e valore rispetto a quanto fin ora accertato, sarebbe opportuno attendere le risultanze di ulteriori verifiche e indagini sui luoghi, onde evitare il prodursi di danni irreparabili.

d) Si evidenzia, ancora, la non piena corrispondenza fra gli elaborati progettuali e le indicazioni contenute nel progetto definitivo pubblicato sul BURC. N. 8 del 16 aprile 2008 supplemento straordinario n. 2, nulla prevedendo quest’ultimo circa i pennelli “A” e “B” che come detto al punto a), ricadrebbero nell’area archeologica;

e) L’area interessata comprende, inoltre, gran parte del parco marino “Baia di Soverato”. Anche l’ambiente naturalistico rischia dunque di subire notevoli danni poiché è risaputo che i pennelli in oggetto limitano fortemente il ricambio dell’acqua e con essa dell’apporto di nutrimento per gli organismi marini esistenti e in particolare delle specie protette degli ippocampi la cui presenza costituisce una preziosa caratteristica dei fondali marini della zona, tanto da essere stata il principale motivo del riconoscimento di riserva marina.

f) Non trascurabile è inoltre l’impatto ambientale paesaggistico determinato dalla emersione di ben 35 m dei pennelli dalla battigia, nel tratto costiero fra i più belli della zona. 3. Il problema che ha portato alla programmazione dell’intervento in questione merita certamente di trovare rimedio. Esistono tuttavia soluzioni alternative per far fronte all’erosione della costa, che chiediamo vengano esaminate da chi di competenza. Peraltro è ben risaputo che i pennelli, non solo modificano la morfologia dei fondali, ma non risolvono il problema poiché determinano la sedimentazione della sabbia da una parte e la sua erosione dall’altra. Per tutti i motivi dinanzi esposti, la sottoscritta, in qualità, chiede che le Autorità e gli Enti in indirizzo, vogliano prendere in esame la questione posta e, attesi i tempi ristretti per l’imminente realizzazione del progetto contestato, vogliano tempestivamente intervenire onde impedire interventi inappropriati e dannosi per il comune patrimonio ambientale, storico-archeologico, paesaggistico.

Grata della Vs cortese attenzione, porgo distinti saluti
Angela Maida Gruppo archeologico "Paolo Orsi" . Soverato

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