Soverato Web - Antonio Pellegrino Sindaco di Soverato!

Ho vissuto due anni a Soverato lavorando come insegnante in una scuola e come direttore artistico del teatro comunale e ho potuto ammirare le bellezze di una cittadina che tuttavia non riesce a decollare, anzi, col passar del tempo, tende a ingrigirsi a sprigionare un tedio esistenziale che sembra aver tarlato gradualmente tutti i Soveratesi. Ho capito che la città aveva bisogno di una scossa di idee nuove, di un nuovo entusiasmo per vivere un rilancio che non può avvenire fin quando non ci sarà una classe politica in grado di esprimere un’Amministrazione moderna; forse il momento buono sta per arrivare, poiché il prossimo anno si voterà per il rinnovo dell’Amministrazione Comunale e penso che Antonio Pellegrino possa essere l’uomo giusto per guidare il rilancio, il riscatto, il nuovo che avanza. Sono convinto che ringiovanire la classe politica sia una necessità di tutta la Calabria e credo tuttavia che il “giovanilismo” non possa essere il rimedio, non basta candidare 10 ragazzi e credere che tutto è stato risolto, del resto non otterrebbero neanche la fiducia dei cittadini poiché li riterrebbero – giustamente – immaturi e inesperti; penso a un rinnovamento che passi attraverso gente capace di disegnare un nuovo profilo della politica; gente che abbia competenze, capacità di comunicare; un minimo di esperienza politica; dei valori da esprimere e soprattutto che non abbia interessi da tutelare e che nella vita abbia una professione a cui attingere quello che gli serve per vivere e che dunque non guardi alla politica come a un mestiere; tutto ciò mi porta a pensare che Antonio Pellegrino possa essere la persona giusta: ha esperienza politica; è sempre stato da una parte sola (il che non è dote diffusa) è sempre stato di sinistra, ma su posizioni moderate; è capace di dialogare con tutti; è radicato in città, è un professionista stimato; vive il mondo giovanile; quello dello sport; dello spettacolo e della scuola ed è inoltre uomo di cultura (altra caratteristica poco diffusa); ha una professione e un lavoro da svolgere e non ha ambizioni politiche smodate (mi ha sempre colpito il suo amore per il suo lavoro, la passione con cui si dedica all’insegnamento, alla cultura e al teatro e ai giovani). È capace di comunicare se non altro perché ha lavorato nel mondo della comunicazione e ciò vuol dire capacità di relazionarsi con tutti; credo che Antonio insieme a 15 giovani di buona volontà potrebbe rappresentare il nuovo e non il giovane, il buono e non il solito!

Giovanni Carpanzano
Direttore dell’Accademia dello Spettacolo Officina Teatrale

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