Sabato
29 maggio si è concluso l’incontro organizzato dai Lions di
Soverato, dal titolo “Tracce di storia ed archeologia nel
comprensorio di Soverato”, che ha visto protagonisti il gruppo
archeologico “ Paolo Orsi” di Soverato e i due direttori archeologi,
dr. Roberto Spadea e dott.ssa Maria Teresa Iannelli, ispettori di
zona della Soprintendenza archeologica.
Ospitati nella sala conferenze dell’Istituto Istruzioni Superiore “
Malafarina “, gremita in ogni ordine di posto, il dr. Giuseppe
Polerà Presidente dei Lions Club di Soverato e del Versante Ionico,
ha avviato i lavori, auspicando una maggiore conoscenza del
territorio attraverso fonti storiche e ricerca, spronando tutti alla
tutela, valorizzazione e conservazione dei beni culturali per le
generazioni future.
In rappresentanza dell’amministrazione comunale di Soverato ha preso
la parola l’ass.re Gioviale che ha asserito anche l’importanza delle
risorse archeologiche per creare indotto nel turismo della città.
Subito dopo ha preso la parola Angela Maida, direttore del gruppo di
Soverato, che ha evidenziato con una ricerca ricca di documenti di
archivio, fotografici e cartografici le potenzialità finora
nascoste di una Soverato archeologica che va dalla preistoria al
medioevo.
Numerose e dettagliate sono state le proiezioni delle varie
ricognizioni sul territorio, esaustiva la ricerca dei siti sulla
costa della nostra città che spaziano dalla cava di S. Nicola, alle
grotticelle Sicule, ai magazzini portuali e al posizionamento del
porto romano-bizantino.
Approfondita anche la ricerca del sito dove è stato scoperto nel
1915 il tesoretto monetale di Soverato, unitamente
al saggio del 1997 della Soprintendenza Archeologica in loc. Mortara
dal quale emergeva che ( “……l’insediamento emerso (fattoria e
annessi artigianali) risale, per le fasi più antiche, agli ultimi
decenni del V sec, a.C., fatto di eccezionale interesse per
l’archeologia di questo tratto di costa”, a firma del
Soprintendente dott.ssa Elena Lattanzi.
Le fonti archivistiche e bibliografiche, il materiale raccolto
durante ricognizioni di superficie e il recupero di 9 cassette di
materiale archeologico proveniente dalla loc. Mangiafico hanno
permesso, di stilare la prima bozza della carta archeologica di
Soverato, sotto la direzione scientifica della Soprintendenza
Archeologica, uno strumento importante per coniugare la
conservazione e il rispetto dei resti archeologici, con il nuovo
sviluppo urbanistico.
L’intervento di A. Maida si è concluso illustrando altre attività
del gruppo tra cui le campagne di scavo nel comune di Isca,
consentita dall’impegno del Sindaco Mirarchi, dove i volontari
stanno portando alla luce una villa di età romana e le ricerche nel
comune di S. Caterina dello Ionio dove sono state censite numerose
grotte di probabile origine basiliana e numerose tipologie di
palmenti, manufatti scavati nella roccia e funzionali alla
vinificazione.
A seguire l’intervento della dott.ssa Manuela Alessia Pisano,
storica dell’arte, che ha incantato il numeroso pubblico presente
con una lezione sui suddetti palmenti nel contesto del
Mediterraneo, esaltandone pertanto la valenza in una dimensione di
ampio respiro.
Sono state proiettate delle bellissime immagini tra le quali quelle
dei palmenti di S. Caterina, attualmente unico esempio nella nostra
provincia.
Ha preso poi la parola il dott. Spadea, che ha tenuto una “
lectio magistralis “ della nostra storia che va fin dai primi
secoli dell’età storicafino alla romanizzazione della Calabria,
soffermandosi sulle ricerche condotte da lui e da Ermanno Arslan
sulla città di Scolacium.
L’archeologo ha messo in evidenza le potenzialità del territorio
comprensoriale che vanno dall’insediamento brettio di Montauro, alla
villa romana di contrada Rollo nel comune di Montepaone, alla grandi
risorse dei vari siti di Gagliato e per finire alla villa romana di
Zagaglie in Isca M.na.
A chiuso l’incontro la dott.ssa Maria Teresa Iannelli che si è
soffermata sulle ricerche archeologiche che la Soprintendenza sta
conducendo nel territorio di Isca con la collaborazione attiva del
Comune e del suo intraprendente Sindaco Mirarchi.
La proiezione delle varie fasi della ricerca, iniziata nel 2006, ha
evidenziato l’importanza di una villa che abbraccia, allo stato
attuale, 5 secoli di storia dal 1° a.C. Al 4 d.C.; le strutture e i
materiali e rinvenuti la collocano nell’età della romanizzazione che
in Calabria sta vivendo una nuova e particolare attenzione con studi
approfonditi di numerose villae produttive.
Tra i ritrovamenti di questi anni numerose monete, un sigillo,
ceramiche di pregio tra cui una coppa corinzia, svariati contenitori
per olio, vino e granaglie.
L’archeologa ha chiuso l’intervento con la speranza di proseguire la
ricerca della villa romana con la V° campagna di scavi che avrà
luogo dal 16 al 29 agosto 2010, stante i gravi problemi economici
che attanagliano le piccole amministrazioni.
Preoccupazione che è stata fugata da un accorato intervento del
Sindaco di Isca dott. Mirarchi, il quale si è impegnato a sostenere
economicamente la prossima campagna di scavi ma ha anche chiesto
formalmente alle autorità della Soprintendenza archeologica un
maggiore impegno per quanto riguarda lo studio dei materiali e la
possibilità di avere da essi una relazione scientifica utile per
ottenere contributi specifici dall’attuale assessore regionale alla
Cultura, dott. Caligiuri.
E’ intervenuto anche nel dibattito il Sindaco di S. Andrea Ap. dello
Ionio che ha messo in evidenza l’assenza totale delle autorità per
quanto riguarda lo studio dei materiali e del sito della chiesa di
Campo edificata sopra una fattoria ellenistica.
L’amministratore ha chiesto un maggiore impegno invitando la
responsabile di zona ad una visita dell’importante monumento
bizantino, ricco di affreschi del medesimo periodo, dichiarandosi
disponibile a finanziare una ricerca archeologica.
Ha chiuso i lavori l’avv. Pietro Funaro presidente della X
Circoscrizione Lions che ha portando ad esempio il lavoro svolto dai
volontari dei gruppi archeologici, nel Comune di Cropani permettendo
l’apertura di un antiquarium, fiore all’occhiello della valle del
Crocchio. Funaro ha esaltato lo spirito e l’impegno dei volontari
che, con il loro sudore e passione, operano al servizio della tutela
e valorizzazione dei beni culturali.
Un ulteriore invito dunque, al gruppo archeologico “ Paolo Orsi “ di
Soverato, di continuare la ricerca e la valorizzazione del
patrimonio culturale del comprensorio.
Raffaele Riverso
Gruppo archeologico “Paolo Orsi”
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