Soverato Web - La scuola di Via Olimpia

Ho letto con interesse quanto scritto da Michele Amadori (Vai all'Articolo... ndr)e non posso che concordare. Non sono mai stato un alunno della Scuola Elementare di Via Olimpia (così si chiamava allora) ma penso che ha fatto parte della mia vita da adolescente. Vederla con quei colori così male intonati al quartiere mi ha fatto trasalire. Mi chiedo se la colorazione rosa e celeste sia una voglia di ritornare al passato, quanto le allora scuole elementari ( per chi ha scritto la nuova targa, oltre alla tilde ricordo che da anni si chiamano scuole primarie e non elementari...!!!!) avevano addirittura entrate differenti ed erano categoricamente divise in sezione maschile e sezione femminile, con la recinzione anche a dividere i cortili e gli spazi comuni. Qualcuno forse tenta di riportare indietro le lancette della storia, ma questo modo di colorare una struttura pubblica mi sembra oltremodo ridicolo. Le scuole primarie, come edificio, sono di proprietà dei comuni entro i quali sorgono, ed allora dovrò rendere conto della colorazione assurda il Signor Sindaco o chi per lui.

Vorrei concludere con una considerazione: grande rumore fa in Soverato la "querelle" legata alla festa di Maria di Porto Salvo, quasi che il problema più importante di una intera comunità sia chi sale o meno su di una barca o chi partecipa e a che titolo alla processione. Sembra quasi che si voglia stornare la nostra attenzione dai problemi più gravi (leggi traffico, sporcizia delle strade e dei marciapiedi, sosta selvaggia, ed altro ancora).

Ma ritornando ad un discorso squisitamente scolastico, forse mi sbaglio, ma le scuole sono statali e laiche, e poi ci sono le scuole confessionali. Mi risulta strano che le Ns. scuole primarie e dell'infanzia statali e laiche siano dedicate a Domenico Savio, Padre Pio, Laura Vicuna. Con tutto il rispetto per le loro nobili personalità, mi sarei aspettato una scuola primaria o dell'infanzia "statale" dedicata anche a nomi e personaggi che hanno dato il loro contributo all'educazione ed alla didattica. Ma queste sono idee di chi crede nella laicità dello stato e delle sue istituzioni, in primis la scuola. Speriamo che il nostro sole faccia presto sbiadire gli improponibili rosa e celeste e che la scuola ritorni ad una colorazione più sobria e consona.....

Nino Normanno

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