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Lettera Aperta
Pubblicamente spero che il rincorrersi di parole
degli ultimi articoli poco edificanti che ho letto si esaurisca,
perchè credo, oggi come in passato, che ci siano problemi più
scottanti a Soverato che discutere sulla figura di mio padre. Non
che non mi interessi e forse, spero di no, lui si diverte pure a
rispondere a personaggi che si permettono di giudicare la sua figura
pubblica all'interno di una comunità morta e senza prospettive
future. Personaggi, che tra l'altro, scrivono in forma anonima e in
un italiano discutibile. E i pochi che invece si premurano di
identificarsi, si preoccupano più di auto pubblicizzarsi. Qualcuno,
più maliziosetto, penserà che scrivo a favore di mio padre, ma non
c'è niente di meno esatto, dal momento che sa difendere le proprie
idee meglio di qualunque altro. In realtà scrivo perchè il degrado
morale e l'assenza totale di argomenti, che la fa da padrona in
questo scenario di assoluta carenza di idee, mi rattrista e mi porta
a pensare che, benchè ognuno di noi abbia il suo da fare, non
sfrutti il proprio potenziale per rendere la vita nel nostro
comprensorio, un pò meno fatiscente. E' di questo che tratta la mia
polemica. Adesso non mi verrete a dire che il problema è cosa abbia
scritto mio padre o se sia uno storico o altro, oppure magari, e mi
meraviglierei se fosse così, che nessuno, e lo sottolineo, quando si
tratta di fare le cose, preferisce tenere i piedi al caldo,
piuttosto che agire concretamente per portare ad un livello
superiore la conversazione. Non dico fare, ma almeno argomentare. E
invece ecco divenire urgenza una questione astiosa e stupida a cui,
lo dico pubblicamente, mio padre non dovrebbe rispondere. Perché,
con tutto il rispetto, lui e pochi altri, almeno possono dire di
aver fatto, oltre che di aver argomentato. Altri magari, sempre poco
informati, penseranno che parlo a sproposito, quando invece aspetto
ancora di essere "ricompensata (e con me altri cinque archeologi) da
un anno, per aver scavato l'area archeologica di Soverato Vecchia (e
comunico ufficialmente che esiste, perché tutti fanno gli
acculturati ma mi divertirei a farmi indicare da un abitante di
Soverato la strada che porta al sito archeologico...).. E alla
fine, sono consapevole di esserci caduta anche io, ma è alienante e
poco produttivo il perpetuarsi di parole (MA è STANCANTE E SIETE
RIPETITIVI... IL PROFESSORE DI QUA, CARO PROFESSORE DI Là, IO HO
DETTO QUESTO ALLA RADIO DI GIù, IO HO FATTO QUESTO (MA QUANDO E
DOVE) DI SU, E AD HANNO AMMAZZATO UN VOSTRO CONCITTADINO (PRESUNTO
BOSS DELLA 'NDRINA SOVERATESE) E NESSUNO è SCESO IN PIAZZA (A FARE,
SCUSA? E CAINO CHI è NELLA FATTISPECIE, IL MORTO PRESUNTO BOSS O
L'OMICIDA? E IO HO SUONATO DI GIù, E MI CHIAMO JOLANDA PER FINTA E
NON SONO ANDATA A SCUOLA E NON SO PARLARE ITALIANO PERò INSEGNO COME
LEI PROFESSORE...e ho letto di passaggio, figuriamoci se non avessi
nulla di meglio da fare che leggervi tutti, belli e brutti...) Sperando di non essere censurata
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