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Finchè “si ammazzano tra di loro”, è “la faida dei boschi”,
pensano tanti cittadini di Soverato dopo i recenti efferati omicidi.
Può darsi anche sia vero che c’è in atto una lotta tra clan opposti
per il controllo del territorio, ma questo ci fa stare tranquilli
come cittadini? Ad ulteriore prova che non si tratta solo di “faida
dei boschi”, ci sono le recenti indagini e arresti di San’Andrea e
Stalettì da parte delle forze dell’ordine. E cosa significa
controllo del territorio? Significa che la “ndrangheta controlla
l’economia e ne determina anche il tipo di sviluppo dello stesso. In
parole povere, essa ha il predominio e non lo Stato. E com’è
possibile che non scatti nessuna indignazione popolare di fronte a
queste cose? Purtroppo, non c’è traccia dell’emergenza criminalità
nelle priorità del Governo, se non in modo propagandistico. Anzi, il
nostro Presidente del Consiglio, non perde occasione per lanciare
attacchi e delegittimare l’operato della Magistratura. Una
Magistratura che secondo lui, dovrebbe essere il suo cagnolino al
guinzaglio, pur sapendo – per averci giurato sopra – che nella
nostra Costituzione la Magistratura è uno dei tre pilastri della
democrazia. Non solo, secondo il suo Ministro Brunetta, la Calabria
e la Campania sono una palla al piede per l’Italia, se non ci
fossero – secondo lui – l’Italia starebbe meglio. E’ saputo e
risaputo che la corruzione in Italia dilaga a tutti i livelli, dal
più piccolo comune fino al parlamento. Strane coincidenze: nel 2005
appena Loiero (Presidente della Giunta Regionale) – centrosinistra –
cominciò a parlare della sanità calabrese, fu ucciso il Vice
Presidente del Consiglio Regionale Fortugno, e in più ci furono
varie minacce allo stesso Loiero. Ora, il Presidente Scopelliti –
centrodestra – come ha iniziato a parlare di sanità calabrese, ha
ricevuto pesanti minacce. Lo percepiscono anche i neonati che sulla
sanità in Calabria, si muovono interessi oscuri che non hanno nessun
colore politico, se non quello del malaffare. Di fronte a questo
scenario, c’è l’ingenuità di chi considera ancora Soverato un’isola
felice; dimenticando anche l’escalation degli omicidi della zona
solo negli ultimi due anni. Altro che “faida dei boschi”!
D’altronde, anche la relazione della Commissione Parlamentare
antimafia presieduta dall’On.Francesco Forgione nel 2008 a pag. 63,
evidenziava il fenomeno criminalità citando proprio il comune di
Soverato e dintorni. E se ancora ce ne fosse bisogno, basta leggere
le ultime dichiarazioni della DDA di Catanzaro riferite a Soverato e
dintorni: “ la criminalità organizzata è così diventata
imprenditrice, e vuole quindi sostituirsi all’attività economica
legale”. Che Soverato si avvii a non essere più l’isola felice, lo
dimostra anche il continuo calo di residenti, e le quantità di case
chiuse anche d’estate. Abbiamo dimenticato l’attentato al comune
proprio all’indomani del Consiglio Comunale, che avviava le
procedure per la redazione del nuovo PSC (Piano Strutturale
Comunale, ex Piano Regolatore) con l’indicazione dell’affidamento
dell’incarico di progettazione al Dirigente pro-tempore del Settore
Urbanistico Comunale (Ingegnere esterno)? E che dire delle
inaspettate dimissioni da responsabile dell’ufficio tecnico comunale
di un serio professionista? Per correttezza di cronaca,
l’elaborazione del PSC è stato affidato a un gruppo di Tecnici
esterni. E tanto per rinfrescare la memoria storica, forse pochi
sanno che tanti anni fa anche Locri era un’isola felice! Il fatto
preoccupante è la mancata reazione popolare sia spontanea sia
organizzata. Non una forza politica o sindacale, ha avvertito la
necessità di promuovere manifestazioni di piazza, in pochi si sono
limitati alla classica dichiarazione di condanna. D’altronde, basta
viverci in questa città per rendersi conto della tracotanza
soprattutto notturna, che più volte ho cercato di evidenziare. La
mancanza di rispetto delle regole è una costante. Provate a chiedere
a qualche giovane soveratese quanta gente circola la notte, che non
è di Soverato, (senza voler criminalizzare nessuno) con quanta
tranquillità tratta la città con disprezzo terroristico! Avete idea
di quanti giovani/e e ragazzini/e fanno uso di stupefacenti a
Soverato? E chi è che fornisce la droga, le persone perbene? Non
penso proprio… Allora, ben venga anche la repressione se necessario.
Dal mio punto di vista, è necessario un “piano Marshall” sulla
sicurezza in questa regione. Questo è l’investimento più urgente che
i governi dovrebbero fare con assoluta urgenza e priorità.
L’antidoto alla criminalità e al reclutamento criminoso è solo il
lavoro. Il male della Calabria è, che si vive soprattutto di
pubblico impiego, questo ha generato una cultura clientelare che,
solo la creazione di nuovo lavoro privato onesto e meritocratico può
incidere e modificarla. Da che ne sappia io, il lavoro lo creano le
imprese: ma quale impresa seria verrà mai a investire in Calabria se
non si bonifica e si mette in sicurezza il territorio? E’ necessario
potenziare tutte le forze dell’intelligence, con uomini, mezzi e
risorse; è necessario che tutti gli istituti preposti avviino una
campagna repressiva sul lavoro nero, sullo sfruttamento minorile e
su tutte le irregolarità che persistono in ogni ambito di lavoro di
cui tutti sanno, e in molti chiudono gli occhi. Sarebbe altrettanto
importante, per evitare ombre e dubbi, che tutti gli eletti nelle
istituzioni e il personale che ha rapporti diretti con delibere e
concessioni, fosse sottoposto a controlli patrimoniali. Intanto, si
potrebbe procedere subito all’installazione di sistemi
videosorveglianza in tutta la città. Anche le forze politiche e
sindacali, dovrebbero procedere ad azioni di bonifica al loro
interno, poiché spesso rasentano il sapore della collusione. Se
tutto ciò non avviene con tenacia e forza dalla parte sana della
popolazione, dalle forze politiche, sindacali e da tutti i livelli
istituzionali, allora, augurandomi di sbagliare, possiamo veramente
iniziare a pensare che: c’èra una volta l’isola felice di Soverato!
(Scritto e pubblicato
su Punto&@Capo n. 10 Ottobre 2010 in edicola)
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