Soverato Web | Quando cadrà il Governo Berlusconi

Quando cadrà il Governo Berlusconi io sarò molto felice e celebrerò un giorno importante con tanto di spumante, rigorosamente italiano.

So bene che l’eventuale caduta di questo Governo non aprirà a nessun futuro particolarmente roseo. So bene che non è stata ancora partorita alcuna alternativa. So che, legittimante, potrebbe nascere un altro governo mediocre, senza idee, incapace di amministrare bene le nostre cose. So anche che se tornassimo a votare probabilmente non saprei cosa votare e non avrei affatto la sensazione di poter contribuire a una concreta e duratura svolta per l’amministrazione del Paese.

Nonostante questo, con convinzione, sarò molto felice e celebrerò un giorno importante con tanto di spumante. Sarò felice perché questi anni, con molti responsabili ma con uno in particolare, sono stati contraddistinti più che mai dal culto del denaro, dal consumismo , dal materialismo, dai cialtroni, dai politici puttanieri e immuni, dal sentimento di impunità che spinge a varcare ogni limite della decenza. Io, che non sono una santa, né una bacchettona, né una moralista ma soltanto un'italiana, ho patito tutto questo.

Sarò felice perché odio la mafia e i mafiosi, chi è colluso con loro, chi non li isola ma ha costruito la propria fortuna sul denaro riciclato, rubato con la violenza ai miei concittadini. Dunque a me.

Sarò felice perché considererò auspicabilmente finito il tempo delle leggi ad uso personale, della prevalenza degli interessi particolari su quelli collettivi, dei tagli alla scuola, alla cultura, a ciò che, come ha detto esplicitamente Tremonti, “non si mangia”.

Sarò felice perché mentre il pensiero consumista e materialista berlusconiano si affermava e si radicava, il nostro Paese è stato dimenticato, violato nel territorio, nelle acque, lasciato privo di salvaguardia, tutela, restauro, privo di qualunque progetto di rinnovamento e difesa, e ogni giorno cade a pezzi per incuria e ignoranza.

Sarò felice perché Bondi rappresenta Berlusconi, non l’enorme cultura del nostro Paese, perché Alfano rappresenta Berlusconi, non la nostra giustizia, perché la Gelmini rappresenta Berlusconi, non la scuola e l’università di cui hanno bisogno i giovani italiani.

Sarò felice perché sono contraria al reato di immigrazione, contraria al Ponte sullo Stretto, contraria ai tagli alla cultura, contraria al nucleare, contraria alla riforma Gelmini, contraria alle ronde in camicia verde, contraria al Lodo Alfano, contraria alla depenalizzazione del reato di banda armata proposto da Castelli, contraria a questa legge elettorale, contraria al conflitto d’interessi, e sono stato contraria alla depenalizzazione del reato di falso in bilancio, contraria ai tagli alla ricerca scientifica, contraria al decreto salva-ladri, contraria al rientro dei capitali con una multa simbolica, contraria a chi dice irrispettosamente, ad esempio, che Barack Obama è abbronzato o fa le corna a un collega in una foto ufficiale mentre rappresenta il nostro Paese all’estero. Mentre rappresenta me.

Sarò felice perché sono nata in un posto di mare, e quando guardo le coste del nostro Paese vedo da anni un Paese in decadenza, dove imperversano ignoranza, cattiva televisione, informazione violata, tutto ciò consentito e sospinto dal laissez faire travestito da libertà propugnato dalla cultura berlusconiana.

Sarò felice perché all’estero si sono sentiti,e si sentono ancora, autorizzati a sorridere, a fare battute o, peggio ancora, a ridere di noi italiani. Di quel riso soffro e ho sofferto, ne ha sofferto il mio orgoglio, il mio amore per me stessa e per il nostro Paese. Di quel riso provo vergogna.

Sarò felice perché serve esserlo, e so che tanti altri lo saranno. Potremo passeggiare per le nostre strade con la sensazione che in tanti vogliono un Paese con altri presupposti e altre basi sociali, culturali, politiche, amministrative. Sarò felice per me, per la mia speranza, non certo per fiducia in un cambiamento che non vedo, che non c’è, che non è pronto, che non mi convince, che nessuno in questi anni ha ancora pensato.

Miriam Santopolo

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