Soverato Web | Le scuole a Soverato: Le inadempienze della Provincia

Il Quotidiano della Calabria del 26 gennaio 2011 riferisce che dalla relazione della Sezione regionale di Controllo per la Calabria della Corte dei Conti, presentata a Catanzaro, spuntano rilievi in materia di gestione del patrimonio scolastico, con riferimento alla programmazione e ai profili strategici, ai criteri per la provvista e l’assegnazione delle risorse e la consistenza e gestione degli interventi. “Nel triennio 2007-2009, a fronte di somme rese disponibili dalla legge 23/96 sull'edilizia scolastica, per oltre 13 milioni di euro sono stati spesi, in Calabria, solo 648 mila 726 euro pari a poco meno del 5% del totale”.
Nello specifico la relazione ha messo a fuoco uno stato di avanzamento delle opere «alquanto lento e disomogeneo» e circostanze temporali, unite alle risorse non utilizzate, che «prefigurano il rischio di nuove rideterminazioni di costi e programmazione». È stata rilevata, ancora, la «pressochè inesistente attività di monitoraggio e informazione sull'avanzamento fisico e finanziario delle opere» e «l'inadeguatezza delle progettazioni iniziali».

Questi rilievi sono particolarmente interessanti per la situazione dell’edilizia scolastica di Soverato di competenza della Provincia. Gli edifici dell’Istituto Tecnico Commerciale , del Liceo Scientifico e dell’Istituto Alberghiero non solo non sono adeguati al numero degli alunni che li frequentano, ma non sono dotati di palestre, come anche l’edificio dell’ Istituto Tecnico per Geometri. In una tradizione di inadempienze da parte della Provincia, che dura dal 1984,cioè da quando il consiglio Comunale deliberò di definire la destinazione delle aree per l’edilizia scolastica individuando i siti per i diversi edifici di competenza provinciale. Nel 1989 un decreto del ministro Galloni, su proposta della regione Calabria assegnò alla Provincia la somma di 800 milioni di lire per la costruzione del Liceo Scientifico: l’Amministrazione Provinciale, secondo la normativa allora vigente, avrebbe dovuto assegnare l’incarico per la progettazione e deliberare la richiesta alla Cassa Depositi e Prestiti entro 3 mesi dalla comunicazione ministeriale. Nonostante tutte le sollecitazioni all’adempimento, da parte anche del Provveditore agli Studi, dr. Anzani, la Provincia non assunse mai i provvedimenti richiesti. La somma restò a disposizione per alcuni anni, fino a quando il Ministero della Pubblica Istruzione decise di assegnarla ad un’altra Regione. Nel 1990 su proposta dell’assessore Clericò, l‘Amministrazione Provinciale deliberò l’assunzione di tre mutui con la Cassa dell’ENPAM, presso il Ministero del Tesoro, di 3miliardi e 900milioni di lire ciascuno, per la costruzione del Liceo Scientifico, dell’Istituto Tecnico per Geometri di Soverato e del Liceo Scientifico di Catanzaro Lido. I lavori del Liceo Scientifico di Soverato ebbero inizio solo nel 1998, dopo una complessa procedura per l’approvazione del progetto, elaborato da una èquipe coordinata dall’arch. Riverso: ai progettisti fu richiesta l’elaborazione del progetto esecutivo completo con aule, laboratori, auditorium e palestra. I lavori furono sospesi più volte, anche per l’abbandono della ditta aggiudicataria del primo appalto. Nella fase di completamento del primo lotto, fu richiesto ripetutamente al presidente della Provincia, Traversa, di assumere l’iniziativa di finanziare il progetto nella sua interezza: nel dibattito, organizzato dall’Università della Terza Età, nel gennaio 2003, con la partecipazione di tutti i presidi degli Istituti di istruzione superiore, il presidente ci invitò ad accontentarci delle aule! Nello stesso tempo, invece, i lavori del Liceo Scientifico di Catanzaro Lido procedevano e furono completati secondo progetto con auditorium e palestra coperta in località Giovino. Tra il 2005 il 2007 è stato realizzato il secondo lotto dei lavori per le aule del Liceo Scientifico di Soverato. L’area, nella quale è prevista la costruzione dell’auditorium e della palestra, è ora destinata a parcheggio. Così come fu destinata a parcheggio nel 1979, l’area tra via Pisani e via C. Amirante originariamente destinata al completamento dell’edificio dell’Istituto Tecnico Commerciale, il cui primo lotto era stato inaugurato dal ministro Misasi nel 1971: e gli studenti di quell’istituto, che ha avuto una notevole espansione della frequenza, sono costretti ad utilizzare una sede precaria a Satriano Marina, come gli studenti dell’Istituto Alberghiero. Insomma, si fece una lunga battaglia politica e giudiziaria per espropriare i terreni del Barone Paparo per poi destinarne una parte a parcheggio ….

Ora, a fronte dei rilievi della Corte dei Conti, c’è da domandarsi per quali misteriose ragioni, la Provincia, alla quale il Comune di Soverato ha messo a disposizione le aree necessarie, non provveda a tutte le incombenze procedurali, sia per l’acquisizione delle risorse finanziarie che per l’appalto dei lavori, al fine di dotare gli Istituti di tutte le aule. Il progetto del Liceo Scientifico, come si diceva, è approvato nella sua interezza, mentre il progetto per il completamento dell’Istituto Tecnico Commerciale, dorme nell’archivio dell’Ufficio tecnico Comunale dal 1966. E’ possibile che a Soverato nessun istituto superore sia dotato di palestra? E’ possibile che non si trovi il modo di porre mano ad una revisione dell’edilizia scolastica esistente e ad una razionalizzazione degli interventi da realizzare? In tutte le riflessioni e i dibattiti sullo sviluppo di Soverato non si deve dimenticare che la scuola a Soverato è il fenomeno sociale ed economico più rilevante.

Gerardo Pagano