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La città di Soverato 2011
La città di Soverato è attraversata da una strisciante ma palese crisi economica, sociale e politica. Crisi da cui è complicato venirne a capo. Personalmente, da residente, dipendente, genitore rifiuto l’idea di chi attribuisce solo alla classe politica, di oggi e di ieri, la responsabilità di tutti i mali esistenti nella comunità Soveratese. Ciò però non mi astiene dal chiedermi: cosa pensare della classe politica che esercita, o ha esercitato, la funzione di governo della città? Qual è stata l’azione positiva dal 2000 ad oggi che l’agire politico ha saputo trasferire,implementare,nella comunità soveratese? e infine quale ruolo di guida sociale e di orientamento positivo ha saputo esercitare la classe politica nell’espletamento del loro mandato elettorale? Analizzando i fenomeni che si sono succeduti nella città di Soverato credo che si possa sostenete l’ipotesi che La classe politica, ma anche quella imprenditoriale e dirigenziale, ha dimostrato di non essere né coesa né tanto meno solidale. Inoltre credo che non sia azzardato sostenere che l’attuale sistema politico italiano non regge più. Esiste, oggi, la necessità di individuare una nuova via politica da percorrere affinché la città di Soverato non segni il passo in settori strategici, come la sanità,la scuola,il pubblico impiego,le banche,il commercio,il turismo,gli spettacoli,la pesca,lo sport,il volontariato,i club, e in tutti quei settori pubblici e privati che hanno reso importante La Perla dello Jonio. E queste specifici fattori endogeni, sono inseriti nell’agenda politica di tutti coloro che ritengono di essere idonei a poter esercitare la funzione di Sindaco. Il non volere riflettere sullo status quo della città di Soverato emerge in particolare in un settore strategico per l’economia della città il turismo. Settore questo che però non è più considerato dalla politica locale un volano di sviluppo e di crescita per la città. Inoltre la mancanza di una seria e concreta politica sociale ed economica del territorio,il palese degrado urbano e ambientale sta erodendo lentamente l’immagine positiva della città di Soverato. Così come la carenza di un reale piano di tutela del patrimonio storico,culturale e ambientale soveratese evidenza che da qui a poco per riparare i guasti d’immagine bisognerà investire enormi somme di denaro che la città di Soverato al momento non può permettersi visto che esiste un buco di bilancio prossimo ai circa 3,8 milioni di euro. E’ auspicabile che si faccia chiarezza sulla situazione finanziaria del comune così come e tempo di riconoscere culturalmente, che a partire dal 1981, in molti si sono adoperati a depauperare i veri tesori della città: il Mare, la Spiaggia, i Lungomari, i Giardini, gli Alberi. Credo, da Soveratano, di poter invitare tutti i soggetti che in città ci vivono,gli imprenditori,gli operatori del mare,i dipendenti del pubblico impiego e del privato, a comprendere che è giunto il tempo eliminare “il cerchio delle negatività” che caratterizza la città di Soverato.E’ tempo di definire “ un nuovo assetto sociale per la città di Soverato”. E tale invito è esteso anche ai 371 cittadini stranieri(138 maschi e 233 donne) che risiedono e vivono nella città di Soverato. Il debito pubblico è certamente una malattia cronica, però non può essere continuamente inneggiato da chi pensa che sia positivo far “Bruciare la Città”. La spesa pubblica e sociale nella città di Soverato segna il passo, per cui Il futuro sindaco della Città di Soverato dovrà essere contemporaneamente capace di gestire finanziariamente la città ma anche di saper valorizzare i Saperi della Città pur in carenza di specifici fondi. La politica di oggi è basata sul principio della dismissione, del controllo delle spese,della ricollocazione dei servizi,della collocazione coatta a riposo dei dipendenti; per cui il nuovo Primo Cittadino di Soverato dovrà essere contemporaneamente un parsimonioso,una persona seria, corretta, preparata, trasparente e umile. Dietro l’ apparente normalità espressa da tanti soveratani si nasconde una non visibile situazioni di profondo disagio economico e sociale che non aiuta ad implementare una immagine positiva della città di Soverato. La città di Soverato deve fare di necessità virtù e sostituire agli anatemi economico-finanziari di oggi idee e progetti percorribili per dare vita ancora di più ai profumi della città di Soverato . Credo che il senso di vivere con soddisfazione nella città di Soverato è obiettivo empatico che sarà compito del Nuovo Sindaco che i cittadini eleggeranno ad aprile-maggio 2011 renderlo concretamente esplicito. Enrico Vaccaro – Sociologo -
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