Soverato Web | Lettera aperta a Michelino

Caro Michele,

scriverti questa lettera mi fa inevitabilmente pensare alle tante volte che ti ho visto sfogliare il giornale nel salone di mio padre, dove trascorrevi gran parte delle tue movimentatissime giornate. Ed in quegli episodi si racchiude una parte di te, del tuo spirito, della tua voglia di vivere la vita fino in fondo.

Chi non ti conosceva poteva pensare che lo stessi realmente leggendo quel giornale: indicavi gli articoli, li commentavi pure, davi giudizi genuini ed incredibilmente sinceri, descrivevi il mondo con gli occhi incantati di chi sa andare oltre i limiti delle relazioni sociali.

Allo stesso modo sono sicuro che stringeresti tra le mani questa lettera, con l’orgoglio di aver ricevuto un pensiero, con la felicità di poter raccontare una nuova avventura ai tanti compagni che quotidianamente incontravi sulla tua strada.

Insieme alla mia famiglia, penso di essere stato un privilegiato, caro Michele. Perché ho avuto la fortuna di conoscerti a fondo, anche nel privato, di vederti pieno di gioia, come eri quasi sempre, ma anche amabilmente “irritato”, magari con la Tata di sempre, la tua amata Maria, di vederti “duellare” con un’altra icona di Soverato, Pinone Corapi, con cui condividevi una forte amicizia che spesso sfociava in incredibili litigi.

Non dimenticherò mai quando al funerale di Pinone hai inseguito la bara esprimendo il tuo dolore per la perdita di un importante compagno d’avventura. Sono sicuro che anche lui oggi avrebbe fatto lo stesso, lui che ti aspetta lassù per continuare i dialoghi e i battibecchi di sempre.

Ho avuto la fortuna, caro Michele, di averti sempre nei momenti più importanti della mia vita: non c’era bisogno di invitarti. Sapevi sempre tutto: date, orari, luoghi. Arrivavi impeccabile nel tuo vestito elegante, nei tuoi modi alternativi ma sempre gentili ed affabili.

C’eri veramente sempre, nei momenti belli ed in quelli brutti. Ci tenevi a salutarmi, a informarmi sulle novità di Soverato, a raccontarmi le altalenanti vicende delle squadre soveratesi.

C’eri sempre ma hai voluto prepararci alla tua partenza. La malattia con cui ha strenuamente combattuto negli ultimi mesi ci aveva già fatto sentire la tua mancanza. Il tuo ritorno sapeva di miracolo e forse lo era. Era l’occasione per salutarti degnamente, per farti sentire nuovamente l’affetto di tutta una città.

Ciao Michele. Continua a seguirci da lassù, con l’entusiasmo e la semplicità che sempre ti hanno contraddistinto. Continua a tifare per i colori e per le squadre di Soverato. Ora potrai seguirle anche in trasferta. Proprio come avevi sempre desiderato.

Ci mancherai Michè!

Giuseppe Arcidiacono.