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LA DIGNITA’ DELLE MAMME DELLE LUPE DI ARCORE
Vendute dalle madri, dai padri, dai fratelli e dai fidanzati, le lupe di Arcore non sono le vittime ma l'avanguardia di un degrado familiare che non esiste in nessuna parte del mondo civilizzato ed è addirittura inaudito in Italia, che è la terra della mamma Madonna, della natalità, la patria del presepe. Non c'erano mai
state, nel pur vasto catalogo nazionale, queste povere mamme
sfiorite che cercano un riscatto nel corpo delle figlie offrendolo
al cliente ricco e vecchio e, allo stesso tempo, al bisturi del
chirurgo estetico. La grande novità storica e sociale sono, appunto, le mamme istigatrici e complici. Queste mamme-maitresse che investono e lucrano sul sesso delle figlie, mamme che rompono la gabbia, all'apparenza inespugnabile, dell'identità italiana, della mamma chioccia, della sacra famiglia, vetrina dei valori della tradizione: il matrimonio possibilmente d'amore, la maternità, la dignità. Sono mamme-mezzane e i padri, che una volta erano il braccio armato dell'educazione, ora, come i fratelli, sembrano assistenti ruffiani. Non c'è nulla di speciale, quindi, nelle lupe di Arcore, nelle
prostitute, e meno che mai nelle loro baruffe che sono un classico
della farsa scollacciata, un topos dei teatri di periferia
dove picchiandosi, tirandosi per i capelli e contendendosi i danari
del caprone, le Filumena Marturano hanno sempre fatto sghignazzare i
Lele Mora e gli Emilio Fede di turno. Ma, in Italia, non abbiamo avuto solo Filumena Marturano, la
Ciociara e Anna Magnani. Le mamme italiane sono personaggi del
romanzo nazionale dei sentimenti; c'è, ad esempio, "la mamma
ignota", cantata anche a Sanremo, che sogna la laurea, un genero,
i nipoti… Perché, parliamoci chiaro, fare “la coloradina” non è un
mestiere e non ci vuole il metodo Stanislavskij per trasformarsi in
eccellenze del tacere agitando i fianchi. E non è necessario
frequentare l'Actor's Studio per formare corpi senza erotismo,
fantasmi televisivi, lolite smaterializzate e desessualizzate, il
sesso senza eros, il ballo senza sapori.
Ciononostante, la “professione” di velina, coloradina, etc., eccita queste nuove mamme italiane, perché appunto basta la "bella presenza" e nient'altro, come ha dimostrato a Sanremo Elisabetta Canalis. Ecco perchè non posso non ricordare, che ci sono figlie, mamme e
mogli signore d'Italia, padrone di casa, voci e volti antichi e
moderni della tradizione della nostra civiltà femminile, donne
italiane di oggi, energiche, belle e nervose o riservate ed eleganti
che rifiutano totalmente questo modo di essere. A queste donne, che sono la maggioranza, e difendono ogni giorno la loro dignità, dico: buon 8 marzo! Miriam Santopolo |
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