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La giunta comunale di Catanzaro e il sindaco Olivo hanno operato,
senza ombra di dubbio, in maniera soddisfacente negli ultimi cinque
anni: la città si è risvegliata dopo un lungo letargo: dal rilancio
della cultura alla rivalutazione del patrimonio storico,si sono
succedute una serie di iniziative valide,che hanno contribuito a
cambiare in meglio il volto del capoluogo .Grazie ai cambiamenti
apportati i giovani hanno trovato il coraggio,sia pure in un momento
critico per l’economia generale, di investire in nuove attività
commerciali e ristorative nel cuore della citta’. Al di là del
lavoro dell’ amministrazione uscente,visibile agli occhi di tutti,
non è da meno l’atteggiamento,diciamo pure “democratico”, del
sindaco Olivo che, nonostante l’operosità dimostrata,è pronto a fare
un passo indietro,rinunciando ad una seconda candidatura a favore di
volti “nuovi”. Non posso che elogiare il centrosinistra catanzarese
per aver lanciato la candidatura a sindaco del giovane Salvatore
Scalzo: una scelta che, mi auguro, da semplice proposta possa
tradursi,a breve, in un atto concreto. In una fase particolarmente
delicata per i giovani ,in cui essi stessi reclamano il loro diritto
ad un futuro dignitoso ed esprimono la voglia di essere i fautori
di quel rinnovamento tanto ambito nella politica del
centrosinistra,sia nazionale che territoriale, è giunto il momento
di procedere verso una nuova direzione. Cosi’è già accaduto in
alcuni comuni italiani: basti citare,come esempio ,la città di
Firenze,il cui sindaco è uno zelante giovanotto di 35 anni, Matteo
Renzi il quale,in occasione della campagna elettorale, aveva
asserito: “Per cambiare, c’è bisogno di scuotersi di dosso le
vecchie abitudini”. A quanto pare le sue parole hanno fatto breccia
nei cuori e nei cervelli dei suoi concittadini,evidenziando un
desiderio collettivo di rottamare i vecchi politici attaccati alle
poltrone e di prendere una boccata d’aria . Una città fra le piu’
importanti d’Italia, non certo uno sperduto paesino di poche anime
che,per sfuggire alla crisi che ne aveva paralizzato il cuore, ha
deciso di scommettere sul nuovo, su quello vero però,non certo sui
politici riciclati a novità. In molti comuni calabresi, c’è una
classe politica che governa da decenni in maniera insoddisfacente,
saltellando tra maggioranza ed opposizione, illudendo l’elettorato
di svolgere tranquillamente un lavoro mai avviato e, magari,
proponendosi come la nuova ancora di salvezza quando,in realtà, è la
vecchia minestra riscaldata. E’ forte la tentazione di gridare a
costoro di rendersi conto dei loro fallimenti. E’ per questo che noi
giovani possiamo affemare : “Se non ora, quando?”. Un “in bocca a
lupo” a quanti vorranno e dovranno spendersi per la loro città e per
la loro terra,un invito a dimostrare di essere competenti e capaci
di affrontare nuove sfide non perché giovani e basta, ma perché
giovani dotati di talento,idee,iniziative da mettere al servizio del
bene collettivo. Rotondo Francesco (Circolo PD Soverato) |
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