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Rispetto alla campagna elettorale che è iniziata, seppure in pochi
se ne siano accorti, mi sento poco coinvolto e interessato, a
differenza degli anni scorsi e la vivo dunque non più dal punto di
vista del militante o del candidato, bensì dal punto di vista del
semplice cittadino – elettore, che non vive a stretto contatto con
le forze politiche che si sfideranno nella tenzone elettorale, ma
con la gente comune che non esita a giudicare, ragionare, apprezzare
o condannare questo o quel candidato, questa o quella fazione; del
resto così è sempre stato e sempre sarà, ma se mi limito a indossare
nuovamente i panni del cronista e dunque a riportare fatti e umori,
con fare verghiano, non posso non registrare che spesso l’
atteggiamento dominate nella gente è lo sgomento di fronte a un
panorama politico – elettorale che pare privo dei tradizionali
contendenti, poiché la gente stenta a rintracciare la sinistra o se
volete, il centro – sinistra ; qualcuno mi ha detto che è come
parlare di “ guerra Fredda “ senza USA o URSS; ed ha aggiunto : “è
come parlare di nulla” ! provo a spiegare che in realtà la sinistra
esiste ancora, sia pure dentro un contenitore più vasto che in parte
la edulcora, ma che comunque questo contenitore è nato anche su
iniziativa del PD che è il maggior partito della sinistra ; è a
questo punto però che la gente incomincia a smarrirsi del tutto e a
non capirci più nulla, perché non riesce a comprendere come possa il
PD allearsi con quelle persone con cui sino a poche settimane fa, si
scontrava dai banchi dell’ opposizione e non solo; altrettanto
incomprensibile appare alla gente la rinuncia alla candidatura da
parte del capogruppo PD in consiglio comunale Francesco Severino,
che lo stesso ha motivato, a mezzo stampa, con la necessità di
lasciare spazio ai giovani. La gente allora più che smarrita sembra
entrare in crisi di identità e con gli occhi sgranati ti chiede chi
siano mai questi giovani dediti alla politica e agli ideali di
sinistra . Da buon cronista – quale ero – spiego che non tocca a me
rispondere e che io le mie battaglie , le mie campagne elettorali,
la mia militanza , le mie feste dell’ Unità le ho fatte , ma ora non
ne ho più la voglia e la forza e – devo dire la verità – nessuno ha
fatto molto per farmele tornare e dunque mi limito a fare il
cittadino e il professionista per la gioia mia e dei miei ex
compagni. La gente continua a farsi domande , continua a chiedersi
perché il capogruppo del PD che ha guidato in consiglio le battaglie
del partito per cinque anni e che ha recato in dote un bel po’ di
voti, non si debba candidare; continua a chiederlo al diretto
interessato, manifestandogli una vicinanza che – sempre a detta
della gente – lo ha lasciato un po’ sorpreso. pare che un gruppo di
sostenitori / simpatizzanti del pd, stia pensando di redigere un
articolo o qualcosa del genere con il quale invitare il Severino a
ripensarci, almeno queste sono le voci che circolano e si odono , se
solo non ci si rinchiude in riunioni simili a conclavi. Ho cercato
di capire perché la gente o almeno la gente vicina alla sinistra non
comprenda il passo indietro del capogruppo pd in consiglio comunale,
forse perché la gente di sinistra – mi sono detto – apprezza quel PD
che fa opposizione alla destra , quel capogruppo che la destra la
avversa, mentre capisce poco quel pd che con la destra si allea , la
stessa , proprio gli stessi uomini che il capogruppo ha – per cinque
anni - combattuto. Sarà che la non candidatura di Severino venga
vista come un abdicazione alla funzione della sinistra che è quella
– per sua natura – di essere alternativa alla destra?
A. Pellegrino
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