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Ieri sera (sabato 30 aprile) complice anche la serata inclemente, mi sono lasciato convincere da una cara amica e mi sono recato al teatro comunale di Soverato. Sono sincero: non sapevo nemmeno cosa si rappresentasse, avevo letto di sfuggita una locandina che diceva "Mi proverò a cantar" di Ettore Petrolini. Confesso che non amo molto il genera, ma anche per la piacevole compagnia ho accettato di buon grado. Giunto al teatro ho scoperto che l'iniziativa era stata voluta dall'Associazione Nazionale Carabinieri-Sezione di Soverato, che l'ingresso era libero con un eventuale contributo volontario e che il regista era Sandro De Luca. Avevo chiaro il contorno, ma dello spettacolo ne sapevo quanto prima. L'unica cosa che avevo notato, rispetto ad altre manifestazioni al teatro di Soverato, era la quasi totale assenza di autorità civili, ovviamente presenti carabinieri e guardia di finanza. Non c'erano ne l'ormai ex-sindaco, ne i vari assessori che tante volte avevano fatto a gara per essere in prima fila. Sta di fatto che con la mia amica e la figlia ci siamo accomodati in seconda fila pronti a goderci lo spettacolo.

Spettacolo che  ha avuto un inizio insolito con De Luca nei panni dell'attore protagonista che arrivava fin al proscenio ed in seguito scendeva in platea, con un aiuto-regista che interloquiva con lui dal pubblico, ed altre gradevoli trovate. Intanto avevo saputo che chi recitava era una compagnia di Guardavalle e che erano anche bravini, viste le loro giovani età.

Beh vi devo confessare che è stato uno dei migliori eventi che ho visto negli ultimi mesi messi in scena al teatro comunale di Soverato. De Luca è bravissimo: canta, recita, balla, dialoga con pubblico ed attori, un vero uomo di palco. Il resto della compagnia, formato da due adulti e una decina di giovani, con in più un piccolo cameo di 4 bambine, ha risposto alle attese, cantando (bella la voce della cantante), suonando, ballando e recitando. Di che cosa si è trattato? Difficile da descrivere in due parole. Dico soltanto che lo spettacolo era diviso in due parti. Nella prima si evidenziavano, con una buona dose di coinvolgimento ed emozione, le brutture della guerra e della violenza contro gli altri esseri umani, con un breve ma toccante e significativo accenno all'unità d'Italia. Nella seconda parte si dava spazio alla presentazione del cast con piccole performance gradevoli e di livello.

Insomma, alla fine sono uscita dal teatro contento della scelta, ringraziando la mia amica per avermi portato a vedere qualcosa di nuovo e bello. Ma mi è rimasto un piccolo tarlo nel pensiero: ma perchè non diamo il giusto rilievo a simili potenzialità?

Non sono un critico teatrale, ne ho velleità storico-culturali, e nemmeno un addetto ai lavori, ma da semplice spettatore voglio applaudire a scena aperta a Sandro De Luca ed alla sua compagnia.

Un grazie di cuore al Sig. Normanno

IL MAESTRO INTERIORE E' IL VERO GIUDICE DELLE NOSTRE ED ALTRUI CAPACITA' ED E' VERO AFFERMARE CHE NON E' NECESSARIO ESSERE UN CRITICO TEATRALE PER APPREZZARE LA BELLEZZA E L'INTEGRITA' DI UN EMOZIONE CHE VIENE DAL CUORE.
VORREMMO DIRE GRAZIE AL SIG. NINO NORMANNO, PERCHE' IL SUO COMMENTO CI HA PERMESSO DI CONCLUDERE AL MEGLIO LO "SPETTACOLO"....
CHE NON FINISCE SUL PALCOSCENICO,MA CONTINUA AL DI FUORI DAL TEATRO; NELLE PERCEZIONI DELL'ANIMA DI CHI HA SEGUITO CON PASSIONE,COMMOZIONE E DIVERTIMENTO LA STORIA RAPPRESENTATA CHE DIVENTA COSI' LA STORIA DI TUTTO IL GENERE UMANO.
"LE PICCOLE COSE RIVELANO GRANDI COSE".
E SE SULLE SEDIE DEGLI SPETTATORI RIMANE UN VELO DI PROFONDA MAGIA, ALLORA POSSIAMO DIRE DI AVER CONCLUSO BENE LO SPETTACOLO.
GRAZIE A TUTTE LE PERSONE CHE QUELLA SERA HANNO LASCIATO LI', SULLE POLTRONE ROSSO PORPORA, QUESTA POLVERE DI INCANTEVOLE ALCHIMIA.

GRAZIE <3<3<3

CON AFFETTO ED ALLEGRIA
IL REGISTA SANDRO DE LUCA E I RAGAZZI DEL LABORATORIO TEATRALE  "SKATA'"
 

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