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Soverato - Stagione balneare 1901
Letto l’articolo 151 della Legge Com.le e Prov.le 4 maggio 1898, n. 164 Ordina Gl’imprenditori di stabilimenti sul mare dovranno darne avviso al Sindaco entro la prima quindicina del corrente mese, uniformandosi a le seguenti prescrizioni:
Soverato, 9 gennaio 1901 Il Sindaco, Alcaro Antonio Qualche considerazione. Il testo dell’ordinanza è solo una minuta; presenta, infatti, alcune cancellazioni e modificazioni. Trascrivo qui quanto appare definitivo, rispettando la grafia dell’epoca. Centodieci anni fa Soverato aveva già una rigogliosa attività balneare. Essa era destinata soprattutto alle famiglie del ceto medio ricco, moderno e di larga mentalità, composto di grandi commercianti, imprenditori, artigiani, professionisti, e ai loro parenti e amici del comprensorio e di Catanzaro. I più cospicui possedevano baracche private; altri si servivano, come facciamo oggi, di baracche in affitto. I “camerini” di uomini e donne dovevano essere separati. Una volta messisi in costume, i bagni non appaiono così castigati. Chi non va in uno stabilimento, deve tenersi a duecento metri: mica tanto! Quali erano allora i lidi dei bagni? Certo il San Domenico, che vanta a buon diritto la data del 1887; e il lido di Aurora Colcitti. Speriamo di trovare traccia anche degli altri.
Tonino Fiorita |
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