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SPECIALI PAGINA LIBERA |
Nubifragio a
Soverato
Cari genitori dell'oratorio ...
Sono madre di due ragazzini e so che quando un figlio cresce, cresce con lui l’ansia dei suoi genitori e sono persuasa che nessuno funziona meglio da “fattore di protezione” dei figli di due genitori che si sforzano di portare avanti un solido progetto educativo di cui faccia parte la scelta di ambienti “sani e santi” ai quali indirizzare i ragazzi. Sono certa, inoltre, che, se non si presidia la scena educativa dei propri figli, specie adolescenti, si può incorrere in una sequenza di azzardate incursioni nell’area del rischio. Spesso oggi l’aggregazione che gli adolescenti cercano non li fa crescere, anzi…. nel periodo in cui essi hanno la percezione chiara che la vita sta diventando realmente loro e non necessitano più della guida degli adulti che possono mettersi in gioco per quello che sono e non per quello che gli adulti si aspettano da loro… è proprio questo il momento in cui bisogna fornire ai giovani occasioni realmente educative, in cui l’emozione non sia confusa col “mi fa sentire bene, quindi, è cosa buona per me”, in cui possano vivere sensazioni forti ed inedite che non li stravolgano, ma che li facciano crescere, in cui trovino piacere nelle cose giuste che siano per loro lezioni “vere” che la vita “vera” ha da offrire. In poche parole, il bisogno di crescere e di sentirsi grandi va saputo incanalare in “iniziative”dove il rischio sia sano, evolutivo, formativo di maturazione fisica, psichica e morale che gli servirà per il resto della vita. Quando un adolescente decide di mettersi in gioco sa che andrà incontro o ad fallimento con conseguente giudizio negativo altrui (specie dei coetanei); o ad un’opportunità di crescita. Ebbene, i nostri ragazzi di Soverato si sono messi in gioco volontariamente, con entusiasmo in una iniziativa che certamente li ha fatti crescere poiché ha comportato diversi sacrifici (fisici, di rinuncia a quattro giorni di vacanza..). Ed hanno sperimentato un’insolita pace nella fatica, gioia nella stanchezza, forza nella debolezza e sono diventati GRANDI. Accanto a loro ci siete stati voi genitori che, evidentemente, avete ritenuto maggiormente significativo l’aiuto dato che i rischi. E non c’è legge (ma quale legge limita interventi volontari?) che tenga di fronte alla necessità di molta gente disagiata. Se poi vogliamo analizzare le situazioni di emergenza vissute da Soverato negli ultimi dieci anni (di cui questa, dopo le giare, è senza rischio di essere smentita, la più tremenda) e verificare chi ha sempre fatto volontariato sin da allora e chi, invece, lo ha fatto in questa occasione, ci sarebbe da ricordare la parabola di quel padrone che, quando alla fine della giornata di lavoro, decise di dare la stessa paga a tutti gli operai indipendentemente dalle ore di lavoro svolte, rispose all’operaio che si era lamentato “non hai ricevuto quanto concordato? Non posso fare delle mie cose ciò che voglio? Oppure sei invidioso perché io sono buono? Gli ultimi saranno i primi ed i primi gli ultimi”. Infine, per non tralasciare nulla, metto in evidenza di chi non lo sa, che la Parrocchia (tramite i suoi organi), l’oratorio di Soverato, i suoi ragazzi-animatori e molti genitori, fanno un gran bel volontariato “silenzioso” da così tanto tempo!..... chi vuol sapere si avvicini!.... E chiedo scusa a qualcuno se tutte queste lettere, inclusa la mia, non risultano troppo “intelligenti” agli occhi di qualcuno…
Teresa Frangipane |
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