Soverato Web | Soverato - Via Don Pilla: lo scempio

Spettabile Redazione,

non più tardi di ieri passeggiavo in via Don Pilla e sono rimasto sconcertato dall’accumulo di rifiuti ivi presente. Ho pensato, allora, di scattare alcune foto con il chiaro intento di pubblicare su questo sito e denunciare lo scempio (uno dei tanti) che violentano Soverato.

Già in altre occasioni mi sono permesso di intervenire benché da anni non viva più la realtà cittadina, ma con onore vanto radici e mi sento ancora parte di questa che potrebbe essere una meravigliosa realtà.

Arrivato davanti alla tastiera del pc mi sono accorto che qualcuno (“anonimo”) mi ha preceduto nell’attività di documentazione che volevo intraprendere ed allora ho pensato che fosse corretto assumere spunto dalle foto già inviate per questo pubblico sfogo.

Ma appena mi sono apprestato a scrivere mi è sorto un amletico dubbio: “a chi mi rivolgo???”.

D’acchito ho pensato che la cosa migliore sarebbe stata far pubblicare una reprimenda verso i responsabili (ovviamente ignoti) di tale nefandezza: sarebbe stato logico e, di più, giusto accusare ed additare chi di tale colpa si è macchiato. Poi però mi sono detto che sarebbe stato uno sforzo inutile: non sono così ingenuo da pensare che i SIGNORI che hanno scaricato quanto descritto nelle foto siano anche capaci di leggere. Suvvia, non voglio mica essere preso in giro: è evidente che per comunicare con tali Egregi rappresentanti della comunità umana altri metodi debbono essere adottati che non la “barbara” scrittura.

Cosa potrebbero intendere se dovessi scrivere che res pubblica non sinonimo di “cosa di nessuno” ma, invero, “cosa di tutti”!

Cosa potrebbero capire se facessi riferimento al senso civico. Potrebbero magari obiettare che i sensi cinque sono e di questo sesto mai hanno sentito parlare.

Cosa mai comprenderebbero se facessi presente che quanto da loro posto in essere è penalmente sanzionato: che in particolare è prevista l’applicazione di una sanzione amministrativa che può andare da 105,00 a 620,00 Euro. Che nel caso in cui tali condotte di abbandono e deposito incontrollato di rifiuti, siano poste in essere da soggetti titolari di imprese o enti, la sanzione applicata prevede l’arresto da tre mesi ad un anno o l’ammenda da 2.600,00 Euro a 26.000,00 Euro, se si tratta di rifiuti non pericolosi; mentre se si tratta di rifiuti pericolosi, la pena applicata va dall’arresto da sei mesi a 2 anni, con conseguente applicazione di una ammenda che può andare da 2.600,00 Euro a 26.000,00 Euro.

Va bene, non posso rivolgermi a costoro mi sono detto, anche perché nella ottimistica ipotesi che qualcuno riuscisse a leggerli quanto scritto difficilmente riuscirebbero a comprenderne il significato.

Quindi non mi resta che sfogarmi con Voi che avrete la pazienza di sopportarmi e comprendere il disagio continuo che provo nel vedere la bellezza di questi luoghi deturpata dalla condotta di pochi e dal menefreghismo di molti: qualcuno intervenga e lo faccia subito. Sia il Sindaco, l’assessore all’ambiente, al territorio o chi per essi, un comitato di quartiere, i singoli cittadini, ma qualcuno intervenga e lo faccia subito.

Il rischio è quello che i suddetti SIGNORI, dinnanzi all’inerzia, si convincano, tra l’altro, di essere nel giusto, di essere soprattutto più furbi di tutti noi, di averla fatta franca, di avere utilizzato la res pubblica come pattumiera delle loro SIGNORILI abitazioni, dimore, attività, grotte o porcilaie.

Sono fermamente convinto che i Soveratani siano diversi ed abbiano a cuore la loro città: ebbene è ora di dimostrarlo, non solo a parole.

Davide Mazzaferro

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