Soverato Web | Il Tg3 della Calabria oscura la provincia di Catanzaro

Ormai è sempre più evidente ed insopportabile l’arroganza incolta e brutale con la quale il Tg3 della Calabria ha oscurato per decenni la provincia di Catanzaro. Il segno di un campanilismo ottuso, rozzo ed antidemocratico che porta la redazione del Tg regionale ad arrogarsi il diritto di escludere dalla informazione televisiva una parte così cospicua della popolazione calabrese.

Il rituale dell’informazione regionale lo conosciamo. Tre quarti del telegiornale dedicato alla provincia di Cosenza: tra queste notizie spesso siamo puntualmente informati sulle famose sagre cosentine, sui centenari ancora incredibilmente vivi, ma anche sui balletti e sulle recite scolastiche, sulle opinioni dei passanti di corso Telesio, o sulle mostre di pittura di artisti probabilmente conosciuti solo dalla redazione del Tg3 calabrese (a quando le notizie sui compleanni e sugli onomastici?). A seguire qualche notizia reggina perché è bene tenersi buoni ed alleati una città ed una provincia la cui potenza politica potrebbe creare qualche problema, in particolare adesso che abbiamo un presidente della regione di Reggio. Non so dirvi invece per quale arcano abbiamo notizie quasi quotidiane da Locri, notizie spesso così insignificanti da fare a gara con quelle di Cosenza. Infine viene omaggiata Crotone che è probabilmente considerato un fedele feudo cosentino.

Tuttavia è legittimo chiedersi: “Ma forse abitiamo una città morta, dove non succede nulla? Siamo come il paese della Bella Addormentata, tutti caduti in letargo aspettando un principe azzurro dell’ informazione che ci faccia risvegliare da questo lunghissimo sonno?”. E invece no! Basta guardare un Tg di una delle emittenti private per capire che cose nella nostra provincia ne accadono ed anche cose importanti e significative, che qualsiasi giornalista dotato di normale etica professionale si sentirebbe in dovere di dare.

Il paradosso è che in una regione dalle problematiche politiche, economiche e sociali esplosive il nostro immarcescibile TG si occupa e preoccupa del fumo. Una domanda (retorica): sarà servilismo politico?

Lancio adesso una proposta concreta: attuiamo un’autoriduzione del canone televisivo, stornando con un semplice calcolo, quella quota di informazione pubblica regionale che stiamo pagando del tutto inutilmente da anni ed anni specificandolo nella causale del versamento e, perché no, destiniamo la stessa somma a emittenti che svolgono il ruolo informativo dell’inadempiente TV pubblica.

Davanti al menefreghismo ed all’inconsistenza dei nostri politici, scardiniamo noi una volta per tutte la violenza insopportabile quotidiana, che per tre volte al giorno ci viene propinata con invisibile sarcasmo.

F. Lobello