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Tra i due litiganti, il terzo gode, è stato sempre così, e sarà sempre così
A Crotone, si sono presentati due Presidenti del PD con due liste diverse alle elezioni provinciali, l’uscente S. Iritale e U. Schifino, alla fine, ha vinto Zurlo del PDL. E’ fin troppo evidente che ancora, ci sono quelli che camminano con la testa girata all’indietro, nel senso che, al ballottaggio, per ragioni di appartenenza pensavano che i voti di Iritale (ma poteva succedere anche il contrario), finissero in automatico a Schifino. Ora, che la vecchia base e roccaforte rossa di Crotone è finita da qualche tempo si sa, ma, che non esiste più il voto di appartenenza, questo ancora pochi l’hanno capito. A mio avviso, la base elettorale, e questo vale per tutta l’Italia, è diventata fluida a tal punto che, se nella stessa città si vota in contemporanea per più di un’istituzione, si nota che i voti di un partito non sono omogenei e si differenziano notevolmente tra quelli magari presi alla Camera, piuttosto che quelli presi alla Provincia Comune o Regione. Il primo problema che fa emergere questo fenomeno è che i partiti sono diventati anch’essi fluidi, nel senso che, non sono e non sono percepiti come forza politica organizzata, che a sua volta organizza battaglie politiche sulle problematiche quotidiane di una città o quartiere, e soprattutto lontani anni luce dai problemi reali che vive una popolazione. In mancanza di ciò, non vi è una crescita di classe dirigente dal basso riconosciuta tale dalla stessa gente che poi va a votare, poiché il contatto con essa avviene sporadicamente solo ed esclusivamente nelle tornate elettorali alla ricerca del voto. Se poi aggiungiamo che, il segretario regionale del Partito Democratico M. Minniti, che ricordo, ha fatto di tutto per eliminare i concorrenti alle primarie del 2007 per ritrovarsi da solo a essere eletto segretario, il quadro inizia a disegnarsi. Lo stesso, è spesso assente dalla scena politica calabrese, perché lui è un uomo distante dalla popolazione e fa di tutto per evitare i contatti diretti, preferisce la Tv, quando lo invitano! Non una lotta politica e parlamentare si ricordano in Calabria dall’On. Minniti, eppure, non penso che questa regione non abbia problemi, basta solo ricordare che siamo gli ultimi in tutti gli indicatori economici. Lui non si occupa dei problemi della plebe, perché essa è qualcosa che bisogna starne lontano. Infatti, non è mai stato eletto Deputato direttamente, o è stato ripescato, o è stato nominato, grazie alla legge del porcellum, e una volta eletto, si nega anche ai più stretti collaboratori del partito e cambia numero di telefono. Poi arriviamo al segretario del PD di Crotone F. Sulla, che lo ricordo, è anche assessore alla Regione, ma, forse pochi sanno che è stato anche dirigente della Cgil calabrese. In questa veste, poche volte ho avuto modo di confrontarmi all’epoca in cui io ero un delegato sindacale della Fiom-Cgil. Ricordo semplicemente che in alcuni momenti, noi eravamo impegnati alla ricerca di soluzioni sulle vertenzialità che riguardavano centinaia di lavoratori, i suoi contributi erano più teorici che sul che fare. Se devo essere sincero, non è il solo di quelli che ho conosciuto che hanno fatto “carriera politica”, c’è di peggio! Non conosco Iritale ma, ho conosciuto Schifino, mi permetto semplicemente di ricordare che quest’ultimo anni fa, è stato anche assessore Regionale alla sanità, e qui si potrebbe aprire un capitolo interminabile. Mi soffermo solo a costatare come in Calabria siamo (siete) in grado di riciclare di tutto e di più. E non solo, dopo avere perso le elezioni alla provincia di Crotone, forse qualcuno si aspettava tumulti, dimissioni del Segretario e via di questo passo; nulla di tutto ciò, state tranquilli! Ora tutte le analisi degli sconfitti parlano di: “Forze esterne che hanno condizionato la libertà di voto”; oppure, “il centrodestra ha fatto leva sulle divisioni del centrosinistra”; che scoperta! E ancora, “il centrodestra pur di vincere la competizione elettorale ha proceduto ad alleanze innaturali”. Io penso semplicemente che se ci sia qualcosa d’innaturale è proprio questa pseudo riflessione delle frasi prima riportate. E’ un linguaggio politichese che evita volutamente di entrare nel merito, e il merito è semplice: se ha vinto il PDL, e perché voi vi siete divisi, e ancora una volta avete dimostrato tutta la vostra incapacità e nello stesso tempo la testardaggine di restare attaccati al potere a vita. Comunque, il segretario Minniti ha fatto sapere che non si ricandiderà a segretario al congresso di ottobre; immagino che sarà una grande perdita per la Calabria!
Intanto, è cominciata anche in Calabria la lotta tra le correnti alla conquista della segreteria, e soprattutto, la lotta tra Cosenza e Reggio C., con le altre provincie che stanno a guardare! Evidentemente, non hanno nessuno ritenuto valido per candidarlo/a. Il potente di Reggio C. candida il suo uomo di Cosenza alla segreteria, come scambio di cortesia, il potente di Cosenza candida il suo uomo di Reggio C.
L’On. Loiero, intervenendo alla festa del PD di Soverato, ha tenuto a rassicurare che, ha appreso con rammarico quando ha saputo che Soverato era stata esclusa dalle otto polarità urbane, ed essendo che lui abita vicino a Soverato, si è impegnato a modificare il progetto, e far rientrare la fascia Ionica Soveratese nelle polarità urbane di secondo livello, cioè, quello che era già previsto all’inizio: “Zona accessoria”. Inoltre, anche se ha tenuto a rassicurare che non lascerà il PD per un’eventuale lega sud, però, ha affermato che comunque serve un contrappeso verso gli otto Ministri più il Presidente del Consiglio della Lombardia, si chiami come si vuole, magari anche partito del sud. A dire la verità, neanche con i governi Prodi i Ministri e Sottosegretari sono abbondati in Calabria! Evidentemente, esiste un problema di qualità e capacità, che accomuna la maggior parte delle regioni del sud e prevalentemente la Calabria. Intanto, sarebbe interessante sapere come passano il tempo i trentadue (tra Senato e Camera) parlamentari calabresi; se sono lì per l’interesse della nostra terra, o, per eseguire ordini prestabiliti che spesso disattendono tali interessi. Anche perché viceversa, rischierebbero, di non essere più nominati parlamentari, si badi bene no non eletti, “nominati”, poiché la legge del porcellum, non ci da noi cittadini la possibilità di eleggere i parlamentari con la preferenza, e non so quanti di loro sarebbero disposti a rinunciare a 21 mila euro il mese di stipendio! Intanto, così come la giunta Chiaravalloti (centrodestra) ha lasciato la Calabria nel 2005 ultima come l’ha trovata; anche la giunta Loiero la lascerà agli ultimi posti di tutti gli indicatori economici. Non penso che a un anno delle elezioni recupererà il lavoro perso in quattro anni! E quindi, eccoci con l’inizio della campagna elettorale e le solite promesse. Dimenticando però, le promesse fatte a noi del 65% dei Calabresi che l’avevamo votato con tanta speranza nel 2005, noi, non ci siamo dimenticati Onorevole! E’ sufficiente ricordare solo lo stato d’inefficienza dei depuratori su tutte le coste calabresi, forse, Lei ha dimenticato persino di aver chiesto scusa agli Italiani su tutta le stampa di tale vergogna. Finora, uno dei pochi provvedimenti concreti e con effetti immediati presi dalla giunta Loiero, sono stati i ticket sulle ricette, grazie ai quali, per curarmi la mia salute con i cosiddetti farmaci salvavita, mi costano 512 euro l’anno. Grazie On. Loiero! Mi ricorderò di Lei l’anno prossimo nella cabina elettorale. Di fronte a questo scenario, il PD è completamente assente sulla scena politica nazionale e regionale, nel senso più nobile della parola. Esso è permanentemente in congresso, alla caccia sfrenata della preferenza alle correnti nelle primarie, primarie che, sono diventate un imbroglio vero e proprio, ma, sempre di problemi interni si tratta e non dei problemi e drammi degli Italiani. Infatti, se si ricorre in continuazione a primarie, vuol dire che non c’è un Leader riconosciuto tale, e quindi, si sceglie nella mediocrità, avendo paura persino di un comico come Beppe Grillo, che guarda caso, propone qualcosa di concreto. Per non parlare delle primarie del 2007, dove ha votato gente che con il PD non ha nulla da spartire. Un segretario che è eletto con questo tipo di primarie, lascia il tempo che trova, a differenza dell’America che sono una cosa seria, e servono per designare il concorrente alla Casa Bianca, e non il segretario di un partito. Non è di meno il PDL che, dopo le elezioni europee in Calabria, è alla resa dei conti. Domanda: ma a noi cittadini calabresi, di tutte queste magagne interne al PD e al PDL, che cavolo ce ne frega? Infine, bisogna dare atto alla Lega Nord che sta ottenendo, quanto voleva, a medaglia rovesciata, e cioè, far fare agli altri quello che voleva lei: “Dividere l’Italia”, quello che da sempre cercava. Tutta la classe politica meridionale, anziché prendere atto del suo fallimento totale, sta cadendo nella trappola che aspettava la Lega Nord. Credo che pochi abbiano fatto caso negli ultimi anni che la Lega ha cambiato persino linguaggio, infatti, ora è il Sud che si vuole contrapporre al Nord, e non più il Nord che si contrappone al Sud. Che tristezza sentir parlare questi pseudo Leader dei maggiori partiti nazionali! Se solo pensiamo per un attimo ai grandi Uomini che hanno fatto la nostra storia e la Costituzione Italiana, ci rendiamo conto quanto loro amavano l’Italia, e quanto rispetto avevano per le istituzioni. A differenza di quelli attuali che, utilizzano i partiti come fine e non come strumento di elaborazione, partecipazione, proposte e lotta politica nella società.
Soverato 06/08/09
Fausto Pettinato
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